La Coca Cola Zero fa male? La verità sulle bevande dolcificate

Coca Zero: zero calorie, zero zuccheri e tanti dubbi. Scopri se fa davvero male, cosa dice la scienza sull'aspartame e quali alternative considerare.

Ma la Coca Cola Zero fa male sul serio? Sono vere tutte quelle storie sull’aspartame cancerogeno oppure si tratta semplicemente di una delle mille leggende salutiste che girano in rete?

C’è chi la ama e chi la odia, chi la trova una semplice trovata di marketing e chi apprezza la possibilità di una Coca Cola senza esagerare con gli zuccheri. Ovunque si vada, c’è sempre qualcuno che, guardando l’iconica lattina nera, deve dire la sua in merito. Personalmente, la prima domanda che mi sono posta appena ne ho sentito parlare è stata: ma è davvero senza calorie e senza zuccheri? La risposta, in realtà, è piuttosto semplice e si trova direttamente sull’etichetta.

Scopriamo allora se la Coca Zero fa davvero male e cosa la differenzia dalla versione classica.

Coca Cola Normale e Coca Zero: quali sono le differenze?

A prima vista, Coca Cola e Coca Cola Zero sembrano identiche: stesse bollicine, stesso sapore (più o meno). La differenza principale risiede nel contenuto di zucchero e calorie.

La Coca Cola classica contiene circa 35 grammi di zucchero per lattina, equivalenti a circa 7 cucchiaini, e apporta circa 140 calorie. La Zero, invece, taglia tutto: zucchero zero, calorie quasi zero. Questo grazie ai dolcificanti artificiali, come l’aspartame e l’acesulfame K.

Mentre la Coca classica è un colpo diretto al carico glicemico, la Zero è accusata di avere effetti indiretti: alcuni studi suggeriscono che i dolcificanti possano influire sul microbiota intestinale o stimolare l’appetito.

Cosa c’è dentro la Coca Cola Zero?

Ma cosa troviamo nella lista ingredienti della Coca Cola Zero? Vediamolo subito:

  • Acqua gassata
  • Colorante (E150d)
  • Dolcificanti (aspartame e acesulfame K)
  • Regolatore di acidità (acido fosforico)
  • Aromi naturali, inclusa caffeina

L’aspartame, in particolare, è il punto dolente. Pur essendo approvato da numerose autorità sanitarie, alcuni studi suggeriscono potenziali legami con disturbi metabolici o neurologici, se consumato in eccesso. L’acido fosforico, invece, potrebbe influire negativamente sulla salute ossea.

Certo, tutto dipende dalle quantità consumate, ma è importante sapere cosa si sta bevendo.

Coca Normale o Coca Zero? Come scegliere

La scelta tra Coca Cola normale e quella Zero dipende dalle nostre esigenze.

Se si cerca di ridurre le calorie o gestire il livello di zuccheri, la Zero può sembrare una buona alternativa. La Coca normale, pur essendo ricca di zuccheri, ha una composizione più semplice e, paradossalmente, potrebbe risultare meno problematica in un consumo occasionale.

Chi ha già problemi metabolici, come il diabete, spesso opta per versioni senza zucchero. Ricordiamo però che il consumo di dolcificanti potrebbe alterare la percezione del gusto dolce, rendendo più difficile limitare i dolci in generale.

E poi c’è un altro fatto: in realtà nessuna delle due opzioni è realmente salutare. Se parliamo di benessere, acqua o bevande naturali non zuccherate rimangono le scelte migliori.

La Coca Zero fa male? La questione aspartame

L’aspartame è uno dei dolcificanti più studiati al mondo. Anche se approvato da autorità come la Food and Drug Administration (FDA) e l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), nell’opinione pubblica non gode di particolare simpatia. La colpa, probabilmente, è di titoli clickbait e notizie approssimative che lo hanno reso tra i prodotti più temuti degli ultimi anni (dopo la farina di grillo).

In realtà, la chiave è nelle dosi.

Secondo l’EFSA, la dose giornaliera accettabile di aspartame è di 40 milligrammi per chilogrammo di peso corporeo. Per superare questo limite, una persona di 70 kg dovrebbe consumare circa 14 lattine di Coca Cola Zero al giorno. Neanche a dirlo: quantità simili sono improbabili nella dieta quotidiana della maggior parte delle persone.

Quindi consumare occasionalmente una bibita dolcificata con aspartame è considerato sicuro. Ma, come per qualsiasi ingrediente, le dosi fanno tutto. E quindi, una lattina di Coca Zero una volta a settimana non fa male, specie se inserita in una dieta sana ed equilibrata.

Quanto zucchero c’è negli alimenti che consumiamo ogni giorno?

Se il nostro dubbio principale, quando si parla di cibi, riguarda le quantità giornaliere di zuccheri, va detto che non è solo la Coca Cola (quella classica, ovviamente) a esserne piena. Molti degli alimenti che consumiamo tutti i giorni contengono quantità allarmanti, visto che lo zucchero, come il sale, è ancora molto utilizzato per le sue proprietà conservanti.

Facciamo un po’ di esempi?

  • Yogurt aromatizzati: fino a 20 grammi per porzione
  • Succhi di frutta confezionati: circa 25 grammi per bicchiere
  • Cereali da colazione: fino a 30 grammi per porzione

Ma non solo: attenzione a zuppe, pane in cassetta, surgelati e prodotti veg confezionati, per dirne altri.

Ridurre lo zucchero è essenziale per prevenire obesità, diabete e altri problemi di salute. La soluzione? Leggere le etichette, evitare prodotti ultra-processati e limitare le bevande zuccherate.

Concludendo

In definitiva, la Coca Cola Zero non è certo miracolosa, ma nemmeno il male assoluto. Come sempre, è una questione di equilibrio: ogni tanto ci sta, ma evitiamo di trasformarla in un’abitudine. Alla fine, sempre meglio l’acqua.

tags: salute

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