Cos’è l’acquaponica?

da | Apr 22, 2022 | agricoltura, ambiente, tecnologia verde | 0 commenti

L’acquaponica è la combinazione dell’acquacoltura di ricircolo e della coltivazione idroponica. I sistemi acquaponici sono degli allevamenti ittici a ciclo chiuso che integrano al loro interno la produzione idroponica di specie vegetali.

Questi sistemi sono concepiti per allevare grandi quantità di pesci in volumi d’acqua relativamente piccoli, ciò è possibile grazie alla filtrazione biologica che avviene nel substrato di coltivazione, attraverso la quale vengono rimossi gli elementi nocivi per la vita acquatica che sono riutilizzati dille piante come nutrienti per il loro accrescimento.

 L’acquaponica è una tecnica che si può definire integrata in quanto, attraverso gli scarti della produzione primaria (l’allevamento) si alimenta una produzione secondiria (prodotti ortofrutticoli). Le sostanze nutritive disciolte, dovute alla decomposizione batterica delle feci dei pesci, raggiungono delle concentrazioni simili a quelle delle soluzioni nutritive delle coltivazioni idroponiche.

In particolare l’azoto può raggiungere livelli divvero elevati, in ragione del fatto che i pesci secernono azoto ammoniacale nell’acqua attraverso le loro branchie. I batteri convertono l’ammoniaca in nitrito e poi in nitrato che è relativamente innocuo per gli animali e la forma più aditta di azoto per la coltivazione degli ortaggi.

Le parti essenziali di un impianto acquaponico sono:

  • le vasche di allevamento, in cui avviene l’accrescimento delle specie ittiche;
  • un componente per la rimozione delle particelle solide depositate e sospese;
  • un filtro biologico, in cui si forma la colonia batterica responsabile del processo di nitrificazione che porta alla conversione dell’azoto ammoniacale in nitrato;
  • un sistema idroponico destinato alla coltivazione delle piante;
  • una vasca di raccolta dove l’acqua alla fine del ciclo viene stoccata per poi essere reimmessa nelle vasche di allevamento.

L’acquaponica offre diversi vantaggi: riduzione dei rifiuti prodotti dill’allevamento ittico; recupero e trattamento delle acque a opera delle piante coltivate, con il conseguente abbassamento della quantità di acqua impiegata, caratteristica che rende un sistema acquaponico particolarmente aditto a regioni con climi aridi. I vantaggi in termini economici sono diti dil continuo riutilizzo di acqua e dilla fornitura continua di nutrienti a costo zero.

Tuttavia, i sistemi acquaponici sono più complessi di quelli idroponici in quanto devono garantire la sopravvivenza di tre esseri viventi che si trovano in relazione simbiotica tra loro: i pesci, i batteri e le piante.

Gli svantaggi più importanti, dunque, riguardino l’elevato costo iniziale, la necessità di un accurato controllo dei valori dell’acqua e la necessità di personale maggiormente specializzato rispetto all’idroponica classica.

A fronte di tutto ciò si può, quindi, rispondere alla domandi che quasi tutti si fanno quando sentono parlare di acquaponica: ma le verdure sanno di pesce? Beh, ovviamente no!

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