Un dispositivo nel WC utilizzerà l’intelligenza artificiale per monitorare la salute intestinale

Con sensori ottici e machine learning, Dekoda analizza ciò che lasci nel WC per monitorare idratazione e salute intestinale, aprendo la strada a un nuovo modo di prendersi cura di sé.

C’è stato un tempo in cui l’intelligenza artificiale serviva a scrivere e-mail più velocemente o a suggerire serie da guardare la sera. Poi ha imparato a guidare, a comporre musica, a fare diagnosi mediche. Ora, con un passo tanto audace quanto surreale, ha deciso di entrare dove nessuno l’aveva mai invitata: nel bagno. Non per spiarci – almeno si spera – ma per prendersi cura della nostra salute intestinale con la precisione di un laboratorio e la discrezione di un maggiordomo digitale.

Sul mercato, infatti, è pronto un nuovo dispositivo: si chiama Dekoda, è l’ultimo colpo di genio di Kohler (l’azienda leader a livello globale nella progettazione e produzione di prodotti per cucina e bagno) e promette di analizzare tutto ciò che di solito sparisce con un colpo di sciacquone, trasformando il WC nel più inaspettato dei consulenti sanitari.

Dalla ceramica alla health tech

Kohler, marchio storico fondato nel 1873 nel Wisconsin, dopo aver portato nelle case rubinetti, vasche e sanitari di design, oggi si lancia nel mondo della health tech con Kohler Health, la sua nuova divisione dedicata al benessere digitale domestico. L’idea è semplice e ambiziosa: trasformare ogni ambiente della casa in un luogo di monitoraggio intelligente e personalizzato.

Il primo protagonista di questa visione è Dekoda, un dispositivo dalle dimensioni contenute che si fissa al bordo interno del water tramite un morsetto. Dentro quel guscio si nasconde una combinazione di sensori ottici e tecnologia di spettroscopia, capace di analizzare in tempo reale ciò che il corpo espelle. Nessuna procedura invasiva, nessun prelievo: solo un occhio elettronico che osserva, elabora e invia i dati a un’app dedicata.

intelligenza artificiale WC

Il sistema si basa su algoritmi di machine learning addestrati per interpretare variazioni di colore, densità e frequenza, traducendole in indicatori di salute intestinale e idratazione. La batteria rimovibile con ricarica magnetica e il telecomando a parete con riconoscimento d’impronta digitale permettono di distinguere i diversi utenti della casa.

Un laboratorio discreto

Nessuna luce blu da fantascienza, nessuna voce sintetica che commenta la situazione: Dekoda lavora in silenzio. Quando il water viene utilizzato, i suoi sensori analizzano feci e urine, registrando parametri legati alla consistenza, alla presenza di sangue occulto e al livello di idratazione personale.

I dati vengono poi inviati all’app Kohler Health, che li elabora in tempo reale, creando un diario digitale completo. Qui è possibile visualizzare grafici, punteggi giornalieri e trend settimanali, ma anche aggiungere manualmente note sulla dieta o eventuali sintomi. L’obiettivo è aiutare l’utente a comprendere le relazioni tra alimentazione, idratazione e benessere intestinale. Elemento importante, la sicurezza: l’app utilizza autenticazione biometrica e crittografia end-to-end per proteggere ogni dato sensibile.

Dal punto di vista del design, il dispositivo è sorprendentemente elegante: minimalista, senza cavi visibili, pensato per integrarsi nel bagno senza modificarne l’estetica. Si installa in pochi minuti e, grazie alla batteria ricaricabile, non richiede alcun intervento idraulico.

Il prezzo? 599 dollari per il dispositivo, con un abbonamento mensile da 6,99 dollari per un utente singolo o 12,99 dollari per un piano famiglia fino a cinque persone.

Avevamo bisogno di un’intelligenza artificiale per il WC?

intelligenza artificiale WC

Potrebbe sembrare un eccesso di zelo tecnologico o una deriva trash del complesso mondo dell’intelligenza artificiale, ma in realtà monitorare la salute intestinale è fondamentale. Gli specialisti sanno bene che il tratto gastrointestinale è un indicatore prezioso dello stato generale dell’organismo: dalle infiammazioni croniche ai disturbi metabolici, dai segnali di disidratazione fino ai primi campanelli d’allarme di patologie più serie.

La grande intuizione di Dekoda è rendere questo tipo di controllo continuativo e non invasivo, integrandolo nella routine quotidiana. Nessuna analisi da consegnare in laboratorio: il dispositivo osserva e apprende. Non sostituisce il medico, certo, ma può aiutare a riconoscere pattern anomali e segnalare quando qualcosa non va. Un po’ come l’app Salute del nostro cellulare, quindi.

Insomma, l’intelligenza artificiale è entrata anche nel luogo più privato della casa. Forse è solo l’inizio di un nuovo capitolo del rapporto tra corpo e tecnologia: un’alleanza quotidiana, apparentemente discreta, ma sempre un po’ inquietante.

 

tags: AI

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