Cambiamenti climatici, attenzione all’ambiente e alle risorse: i giovani si mostrano molto più sul pezzo delle vecchie generazioni e ci insegnano a essere green.
Ne parliamo oggi che è la Giornata Mondiale dei Genitori: come possiamo prepararci – e prepararli – a un mondo che cambia e che si evolve così velocemente?
Diamoci una calmata
Pensavo di scrivere un post scanzonato, ricordandomi di un ritaglio, che per anni abbiamo avuto sul frigo, della rubrica di Claudio Rossi Marcelli su “Internazionale” dedicata ai genitori dal titolo Ducdc.
Il genitore nel panico veniva ironicamente invitato a «Darsi una cazzo di calmata» prima di prendere una qualsiasi iniziativa in materia di educazione.
Apprensivi, narcisisti, distratti, occupati, l’invito alla «calmata» di Rossi Marcelli era di fatto un invito al buon senso. A distanza di dieci anni, – l’articolo era del settembre 2013 –, la situazione si è completamente rovesciata.
Quale buon senso può avere un genitore in un mondo che ogni giorno di più mostra il suo completo impazzimento?
E cosa può fare un genitore che assiste impotente alla crisi globale se non andare nel panico?
Proprio mentre sto scrivendo, arrivano le immagini terrificanti dell’alluvione in Emilia-Romagna. Gente in panico perché mai si era vista una pioggia simile, mai l’acqua era arrivata così dentro le case. Ci sono dei morti, migliaia di sfollati e danni incalcolabili.
Anzi no: diamoci una svegliata!
La posizione dei genitori non è facile. Perché ormai siamo tutte e tutti consapevoli del fatto che gran parte dei disastri ambientali, dei quali siamo responsabili, stanno ricadendo sulla testa dei nostri figli.
Come prepararli al mondo che sta cambiando così tragicamente e rapidamente senza angosciarli?
Come invitarli ad adottare nuovi comportamenti quando siamo i primi ad essere incapaci di farlo?
Serve un nuovo patto tra le generazioni, una nuova alleanza, che può anche essere una grande occasione di crescere insieme. Allora aggiornerei il motto di Rossi Marcelli e griderei a gran voce: «Diamoci una cazzo di svegliata!».
Perché saranno i nostri figli che ci insegneranno a spegnere le luci, a mangiare meno carne, consumare meno acqua, comprare vestiti usati, viaggiare meno in aereo.
Ed è compito nostro, come genitori, di accompagnarli in questa rivoluzione.
Scrittrice, vive tra Parigi e Roma.
Dopo aver seguito i lavori della COP21 nel 2015 a Parigi, ha deciso di coinvolgersi nel movimento ecologista e ha scritto il romanzo “Dopo la pioggia” pubblicato dalla casa editrice E/O che tratta di questi temi. Cerca di educare i suoi figli alla sobrietà felice e la parità di genere, ha piantato un orto in Piemonte con i principi della permacultura e aspetta con impazienza il ripristino del treno notturno Parigi Roma.