Grazie a una crescente sensibilità verso la sostenibilità ambientale, si sviluppano sempre più esempi di economia circolare, utilizzata in diversi ambiti.
L’economia circolare è un sistema che rovescia il paradigma di creazione-consumo-scarto tipico dell’economia lineare, a favore di uno che premia il riciclo, il riuso e il riadattamento dei materiali e degli oggetti utilizzati, molti dei quali avrebbero altrimenti una vita molto breve, destinati a diventare presto dei rifiuti. Capiamo con qualche esempio di economia circolare attraverso quali pratiche, soluzioni e strategie si può sviluppare.
Economia circolare
Il prodotto, nell’economia circolare, viene pensato per durare più tempo possibile e per poter essere riutilizzato più facilmente a fine vita. Nel caso in cui debba essere scartato, i componenti possono essere smontati facilmente e le materie prime riciclate al massimo del loro valore.
Riparazione e ricondizionamento
Nell’economia circolare, sono fondamentali anche la riparazione e il ricondizionamento: un oggetto può tornare come nuovo con semplici aggiustamenti. Pensiamo ad esempio agli elettrodomestici e a prodotti tecnologici, per i quali l’estrazione di nuova materia prima è fortemente logorante per il Pianeta.
Dall’usa e getta all’obsolescenza programmata, l’obiettivo è superare queste abitudini diventate ormai insostenibili, non solo sensibilizzando il consumatore finale ma anche responsabilizzando le aziende.
Dalla produzione allo smaltimento
Gli esempi di economia circolare quindi si concretizzano nelle diverse fasi della vita di un oggetto, dalla produzione allo smaltimento. A partire dalla filiera produttiva, si può scegliere di utilizzare materiali riciclabili, di recuperare da subito gli scarti (pensiamo ad esempio ad aziende di moda che scelgono di riutilizzare l’acqua di scarto anziché sprecarne altra), di impiegare energie rinnovabili. Alla fine del ciclo di vita dell’oggetto, le prospettive spaziano dal riciclo dei materiali al riutilizzo creativo per altri scopi.
Alcuni esempi di economia circolare
Vediamo alcuni esempi più concreti di economia circolare:
- produzione di energia a partire dalle biomasse: gli scarti di attività agricole o altri tipi di rifiuti organici vengono impiegati per produrre energia elettrica o combustibili;
- eco tessuti ricavati dagli scarti (filati di cipresso, eucalipto o bucce d’arancia), tinti poi con colori derivanti da frutta, ortaggi, fiori;
- applicazioni che combattono gli sprechi alimentari, attraverso le quali acquistare a un costo ridotto l’invenduto di supermercati, panetterie, ristoranti;
- mercatini dell’usato, per rimettere in circolo abiti, mobili e oggetti che non si utilizzano più;
- sharing mobility che ripensa il concetto di proprietà, dando più spazio alla condivisione e al prestito.
Economia circolare nell’agenda 2030
Questi esempi appena visti di economia circolare si inseriscono in una prospettiva ben precisa all’interno della quale si stanno muovendo le Nazioni Unite.
Nell’Agenda 2030, la strategia ONU che stabilisce gli obiettivi per uno sviluppo sostenibile nelle tre dimensioni di ambiente, economia e società, l’economia circolare ha un ruolo fondamentale, presentandosi come modello di produzione e consumo alternativo a quello attuale.
Dei 17 goals dell’Agenda 2030, quello che riguarda l’economia circolare è il numero 12, «Garantire modelli sostenibili di produzione e consumo».
I focus principali del dodicesimo obiettivo sono: una gestione sostenibile ed efficiente delle risorse naturali; la riduzione sostanziale dei rifiuti attraverso prevenzione, riciclo e riutilizzo; supporto alle aziende e indicazioni ai cittadini.
Scopri di più sull’economia circolare cliccando qui.

Nata a Roma nel 1993, si è laureata in Lettere, con specializzazione in Storia Contemporanea. Attenta al mondo che la circonda, crede fortemente nel potere della collettività: ognuno, a modo suo, può essere origine del cambiamento. Amante del cinema e della letteratura, sogna di scrivere la storia del secolo (o almeno di riuscire a pensarla).