Etichette tessili: leggiamo i simboli delle certificazioni

Le etichette tessili indicano composizione, manutenzione e certificazioni dei capi. Conoscere standard come GOTS, OEKO-TEX® e RWS aiuta a scegliere prodotti etici, sicuri e sostenibili.

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    Spesso trascurate o considerate dettagli poco importanti, le etichette dei prodotti tessili rappresentano invece strumenti fondamentali per acquisti consapevoli. Leggere correttamente le informazioni riportate significa non solo prendersi cura dei propri capi, ma anche sostenere pratiche produttive responsabili e rispettose dell’ambiente e delle persone. Oltre ai simboli di lavaggio, stiratura e manutenzione, le etichette possono riportare certificazioni che attestano la sostenibilità delle fibre, il rispetto dei diritti dei lavoratori e la tutela degli animali coinvolti. In un settore come quello tessile, spesso al centro di scandali legati a sfruttamento e impatti ambientali, conoscere e interpretare queste informazioni permette di compiere scelte d’acquisto etiche, sostenibili e informate.

    Cos’è un’etichetta tessile e cosa deve contenere

    Ogni prodotto tessile destinato alla vendita nell’Unione Europea deve essere corredato da un’etichetta che ne indichi chiaramente la composizione. Ciò riguarda capi di abbigliamento, rivestimenti di mobili o materassi, tende da campeggio e altri tessuti che contengano almeno l’80% di fibre. L’etichetta deve essere saldamente fissata, spesso tramite cucitura interna, e deve riportare le percentuali di ogni fibra in ordine decrescente. Inoltre, il testo deve essere leggibile e uniforme, distinguendo chiaramente le informazioni sulla composizione dalle istruzioni di manutenzione. In caso di vendita in più Paesi dell’UE, le etichette devono essere tradotte nelle lingue ufficiali dei territori di destinazione. Solo un tessuto composto interamente da una singola fibra può essere definito 100% o puro.

    L’importanza delle certificazioni tessili

    etichette tessili - certificazioni

    Le certificazioni tessili forniscono informazioni aggiuntive sulla sostenibilità e sull’etica dei prodotti. Possono riguardare l’ambiente, la tracciabilità dei materiali, la tutela degli animali o i diritti dei lavoratori. Ad esempio, il Global Organic Textile Standard (GOTS) certifica che le fibre naturali siano biologiche e che l’intera filiera produttiva rispetti criteri ambientali e sociali rigorosi. OEKO-TEX Standard 100 verifica l’assenza di sostanze nocive nei tessuti, garantendo sicurezza per il consumatore. Altre certificazioni, come il Global Recycled Standard (GRS), monitorano la provenienza dei materiali riciclati, mentre il Responsible Wool Standard (RWS) tutela il benessere animale negli allevamenti di lana. Conoscere queste certificazioni è essenziale per distinguere tra prodotti realmente sostenibili e pratiche di marketing greenwashing.

    Tipologie principali di certificazioni e i loro effetti

    etichette tessili - LCA

    Alcune certificazioni valutano l’impatto ambientale dei processi produttivi e l’organizzazione aziendale. La norma ISO 14001 attesta che l’azienda gestisce in modo efficace gli impatti ambientali dei propri processi e prodotti. La metodologia Life Cycle Assessment (LCA) analizza la sostenibilità lungo l’intero ciclo di vita del prodotto, mentre il Product Environmental Footprint (PEF) misura le prestazioni ambientali secondo indicatori standardizzati dall’Unione Europea. L’EU Ecolabel, infine, permette ai consumatori di identificare prodotti con un impatto ambientale ridotto rispetto a alternative comparabili.

    Etica e diritti dei lavoratori nelle etichette tessili

    Altre certificazioni si concentrano su aspetti sociali, garantendo il rispetto dei diritti dei lavoratori e la trasparenza lungo tutta la filiera. Standard come SA8000 e Fairtrade Textile Production assicurano condizioni di lavoro eque, sicurezza nei luoghi di lavoro e compensi dignitosi. Fair Wear valuta le prestazioni delle fabbriche e offre formazione ai dipendenti, mentre Naturtextil IVN Best e Naturleder IVN rappresentano i più elevati standard ecologici e sociali nella produzione di tessuti e pelle. Invece programmi come Cotton Made in Africa promuovono pratiche sostenibili e il miglioramento delle condizioni di vita dei coltivatori locali, combinando sostenibilità economica e ambientale.

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