Quanto incidono i rincari sulla nostra spesa quotidiana?
Una recente analisi condotta da Altroconsumo ha rivelato un significativo aumento dei prezzi dei prodotti alimentari. Nonostante l’inflazione abbia raggiunto una sorta di stabilità, attestandosi ora al 5,5%, i costi dei beni alimentari continuano a essere un peso per i consumatori.
È innegabile che da oltre un anno l’inflazione sia diventata un argomento di risonanza nel dibattito pubblico. Non si tratta più solo di un indicatore utilizzato dagli economisti, ma è ormai un concetto ben noto anche ai consumatori che hanno sperimentato incrementi notevoli nel costo della vita di tutti i giorni.
Capiamo quindi che cos’è l’inflazione, a cosa è dovuta quella che stiamo vivendo e in che misura i rincari dei prezzi pesano sulla spesa quotidiana.
Che cos’è l’inflazione?
Con il termine inflazione si intende un fenomeno economico complesso che causa un aumento generalizzato dei prezzi di beni e servizi in un’economia e che può avere un impatto significativo sulla vita quotidiana e sulla stabilità economica di un Paese.
Le cause dell’inflazione sono diverse, spesso possono coesistere due o più fattori di instabilità che generano un aumento dei prezzi. Tra le cause più comuni, l’aumento della domanda rispetto all’offerta di beni e servizi: quando la domanda supera l’offerta, i produttori possono aumentare i prezzi per massimizzare i loro profitti.
Ma non solo: a causare inflazione potrebbe essere un aumento dei costi di produzione. Se materia prima, manodopera o energia aumentano, le aziende possono scegliere di compensare questi costi aggiuntivi aumentando i prezzi e quindi impattando direttamente sul consumatore finale.
L’inflazione potrebbe essere dovuta anche a politiche monetarie, come la stampa eccessiva di denaro da parte delle banche centrale: con troppa carta moneta in circolazione, questa perde valore e i prezzi aumentano.
Infine, eventi imprevisti, come catastrofi naturali, crisi geopolitiche o pandemie possono disturbare l’offerta di beni e servizi, portando a un aumento dei prezzi.
L’inflazione può avere sia effetti positivi che negativi sull’economia. Se da un lato, un po’ di inflazione può indicare una crescita economica sostenibile e incentivare la spesa e gli investimenti, dall’altro lato, la crescita esagerata dei prezzi può compromettere il potere d’acquisto delle persone e creare instabilità economica.
A cosa è dovuta l’inflazione oggi?
La situazione che stiamo vivendo oggi è frutto di una crisi non troppo recente. Quando la politica del Whatever it takes nel 2008, per fronteggiare la crisi finanziaria, evitò il default a molti Paesi acquistando i loro titoli di Stato a qualunque prezzo, si stampò molta carta moneta.
Inondando il mercato di liquidità, che non fu utilizzata subito, si crearono le premesse per l’inflazione di oggi: quando c’è troppa moneta, o aumenta la crescita economica oppure aumentano i prezzi. Per anni questa liquidità è rimasta ferma, poi, l’anno scorso ci sono stati la guerra in Ucraina e l’aumento dei prezzi delle materie energetiche. Tutti i soldi che erano stati accumulati sono stati riversati sul mercato.
Rincari nella spesa: 10 prodotti in aumento per capire l’inflazione
Scontrini sempre più cari con carrelli sempre più vuoti.
Nonostante un’apparente stabilità dell’inflazione confermata dalla più aggiornata indagine Istat, tra i prodotti che contribuiscono al carovita restano i beni alimentari.
Altroconsumo ha avviato una nuova indagine evidenziando i rincari sui 10 prodotti che più comunemente inseriamo nella nostra lista della spesa. Si tratta solo dell’indagine più recente, il trend di crescita dei beni alimentari prosegue dal 2022 e sembra non trovare ancora un tetto massimo.
Partendo dai prezzi applicati ad agosto ai prodotti della grande distribuzione, sia in ipermercati e supermercati che in discount, sono stati scelti 10 prodotti che fanno parte della nostra spesa quotidiana: pasta, farina, olio extravergine d’oliva, olio di semi di girasole, zucchero, caffè in polvere, latte, passata di pomodoro, zucchine e banane.
Si tratta di prodotti alimentari ad alta frequenza d’acquisto, ovvero quei beni che troviamo con facilità nella maggior parte dei carrelli e che, essendo di uso frequente, impattano sul bilancio familiare più volte al mese. Da questa analisi, si evidenzia un aumento che si sta pian piano stabilizzando e, per alcuni prodotti, si registra addirittura una piccola inversione di tendenza.
Agosto 2023 comunque registra una crescita della spesa tipo del 6% rispetto all’inizio dell’estate (giugno 2023) e del 3,2% rispetto al mese precedente, con sei prodotti su dieci in aumento rispetto a luglio.
Latte, zucchero e caffè
Partiamo da tre essenziali per la colazione della maggior parte degli italiani.
Il latte sicuramente ha una frequenza di acquisto maggiore rispetto a caffè e zucchero: guardando l’andamento dei costi dal 2019 a oggi è chiaro come una spesa piccola ma costante possa avere un peso specifico sul bilancio finale delle spese familiari.
Ad agosto 2023, il costo del latte si attesta a 1,22 €, con una lieve crescita rispetto all’anno scorso, ma che sale fino al 36% se confrontiamo i prezzi del 2019 (anno pre-Covid).
- Agosto 2022: 1,11€
- Agosto 2021: 0,91€
- Agosto 2020: 0,90 €
- Agosto 2019: 0,89 €
Anche il prezzo del caffè, confrontando i prezzi degli ultimi anni, ha subito un aumento considerevole. Oggi il costo di un kg è di circa 7,53 €, il 18% in più rispetto al 2019.
- Agosto 2022: 6,79€
- Agosto 2021: 6,10€
- Agosto 2020: 6,14€
- Agosto 2019: 6,38€
Infine, se confrontiamo i prezzi dello zucchero del 2019, 2020 e 2021 il costo attuale registra una crescita, rispettivamente, del 78%, 73% e 72%. Oggi, 1 kg di zucchero costa 1,38€ (l’1% in meno rispetto ai prezzi di luglio 2023).
- Agosto 2022: 0,95€
- Agosto 2021: 0,80€
- Agosto 2020: 0,79€
- Agosto 2019: 0,77€
Olio EVO, olio di girasole e passata di pomodoro
Si registra, rispetto ai prezzi di luglio 2023, un calo del 2.1% sul costo dell’olio di semi di girasole, mentre un ulteriore aumento del 1.1% per quanto riguarda la passata di pomodoro e del 5.4% per l’olio.
Partendo proprio da quest’ultimo, un litro di olio EVO oggi ha un costo di 7,21€. Prezzo in continuo rialzo e che, rispetto alle annualità precedenti (2019, 2020, 2021 e 2022), attesta un aumento del 74%, 79%, 61% e 42%.
- Agosto 2022: 5,06€
- Agosto 2021: 4,48€
- Agosto 2020: 4,03€
- Agosto 2019: 4,15€
Un litro d’olio di semi di girasole ha un costo di 1,90€, con un ribasso del 31% rispetto all’anno scorso.
- Agosto 2022: 2,74€
- Agosto 2021: 1,50€
- Agosto 2020: 1,26€
- Agosto 2019: 1,33€
Un chilo di passata di pomodoro ha oggi un costo di 1,63 €, registrando un importante rialzo del 44% rispetto all’anno pre-Covid.
- Agosto 2022: 1,39€
- Agosto 2021: 1,27€
- Agosto 2020: 1,21€
- Agosto 2019: 1,13€
Pasta e farina
Nuovo aumento, rispetto al mese scorso, per la farina (+0,7%) e per la pasta (+3,8%).
Comprare un chilo di pasta oggi ci costa 1,76€, il 42% in più rispetto al 2019.
- Agosto 2022: 1,68€
- Agosto 2021: 1,31€
- Agosto 2020: 1,29€
- Agosto 2019: 1,24€
Anche il prezzo della farina è cresciuto considerevolmente rispetto al periodo prima della pandemia e della guerra in Ucraina. Oggi, un chilo di farina costa 0,83 centesimi, il 46% in più rispetto al 2019, quando il prezzo si attestava sotto i 60 centesimi.
- Agosto 2022: 0,87€
- Agosto 2021: 0,59€
- Agosto 2020: 0,59€
- Agosto 2019: 0,57€
Zucchine e banane
Nell’indagine sui rincari, consideriamo infine due prodotti del settore ortofrutticolo che spesso includiamo nella nostra spesa quotidiana. In questo caso occorre fare una precisazione legata alla stagionalità di frutta e verdura che già di per sé, senza considerare l’inflazione, è un fattore di oscillazione dei prezzi.
Rispetto al 2019, infatti, notiamo un rialzo del costo delle zucchine del 44% e del 6% per quanto riguarda le banane.
Oggi 1 kg di zucchine costano 2,27€ (nel 2019, 1,58€), mentre 1 kg di banane 1,81€ (nel 2019, 1,71€).
Nata a Roma nel 1993, si è laureata in Lettere, con specializzazione in Storia Contemporanea. Attenta al mondo che la circonda, crede fortemente nel potere della collettività: ognuno, a modo suo, può essere origine del cambiamento. Amante del cinema e della letteratura, sogna di scrivere la storia del secolo (o almeno di riuscire a pensarla).