Heura: troppo buono per essere vegano!

da | Lug 19, 2023 | alimentazione, I consigli di managaia.eco, vivere green | 0 commenti

Avete mai sentito parlare di Heura? Si tratta di un’azienda di prodotti vegani che ha tutte le potenzialità per diventare una realtà importante a livello internazionale, grazie alla qualità e soprattutto al sapore dei propri alimenti vegani.

La sfida del mondo vegano è infatti quella di avvicinare i più reticenti carnivori alle alternative vegetali, ma per farlo è necessario riprodurre non solo sapori, ma anche le consistenze. L’obiettivo è infatti quello di dare ai carnivori alternative più che soddisfacenti, senza rinunciare al sapore. Heura sembra aver vinto la sfida: anche se difficile da credere, molti dei loro prodotti sembrano, e talvolta superano in gusto, hamburger, petti di pollo e filetti di pesce.

Nota dell’autore: non sono né vegano né vegetariano, cerco semplicemente di avere una dieta il più sana possibile. Durante la settimana cerco di seguire la dieta mediterranea, alternando pasta, riso, cereali e verdure, ogni tanto un po’ di pesce. Lascio la carne per il fine settimana, mangiandone poca e di buona qualità. Ho provato diverse alternative vegane da associare a un contorno per i pasti infrasettimanali, accontentandomi, ma senza fare i salti di gioia.

Un giorno, assolutamente per caso, ho acquistato un prodotto marca Heura. Non ho nessun interesse personale a parlarvene, ma mi fa piacere farlo perché credo che possano essere alimenti rivoluzionari in quando salutari, sostenibili, ma soprattutto buonissimi. Ne ho provati diversi con la curiosità di capire se fossero tutti buoni e dopo il primo morso la sentenza è stata sempre la stessa: ce l’hanno fatta di nuovo!

Heura

Si tratta di un’azienda di origini spagnole, nata a Barcellona nel 2017. Negli ultimi anni Heura ha avuto una crescita inarrestabile, dovuta alla qualità e alla bontà degli alimenti proposti e alle attività di comunicazione e marketing, che mirano alla condivisione dei processi produttivi, ossia a far conoscere alle persone come si può realizzare la carne vegetale, e alla sfida continua con i carnivori più scettici, che nella maggior parte dei casi sono costretti a darla vinta ad Heura.

È proprio il caso di parlare di carne vegetale, perché è proprio nella finta carne che Heura sviluppa il suo punto di forza.

La grande sfida del mondo vegano non è tanto quella di produrre alimenti buoni per vegani, che in linea di massima stanno imparando a cucinare ottime ricette vegane per conto loro, ma di avvicinare i non vegani a una cucina vegetale e salutare.

A livello di gusto però, soprattutto per noi italiani abituati bene dal punto di vista dei sapori, è difficile pensare che un buon pesce bianco o il manzo possano essere sostituiti da una proteina vegetale, eppure ci sbagliamo! Assaggiare per credere!

Heura è infatti riuscita a riprodurre non solo i sapori, ma anche le consistenze della carne. Sembra proprio di mangiare carne, talvolta anche più buona di molti hamburger o petti di pollo che vi sarà sicuramente capitato di assaggiare con poca soddisfazione.

Come fanno?

L’obiettivo di Heura non è solo di proporre una cucina vegetale, ma di proporre alimenti sostenibili: l’azienda spagnola si definisce infatti mediterranea, perché sono proprio i prodotti della nostra dieta abituale che rappresentano le fondamenta della cucina di Heura. Olio d’oliva di buona qualità, super legumi e spezie sono gli ingredienti magici dei prodotti Heura.

Si parte infatti dai super legumi, ossia legumi ricchi di proteine, che vengono macinati per creare una farina. Questa viene successivamente lavorata con acqua e macchinari per regolare la pressione di lavorazione, in maniera tale da creare consistenze differenti per riprodurre i vari alimenti. Infine vengono marinati e insaporiti con spezie di varia natura.

Il risultato finale è eccellente, nel caso degli hamburger mangerete una carne ben cotta fuori, rosacea all’interno, dal sapore di manzo e addirittura leggermente affumicata.

I prodotti

Heura è un’azienda in rapida crescita, per cui sicuramente allargherà la propria gamma di prodotti. Ma l’impressione che danno è quella di non voler fare il passo più lungo della gamba: ogni prodotto è studiato nei minimi particolari e i risultati sono evidenti.

Gli alimenti Heura che ho gradito di più sono sicuramente l’hamburger, che ho mangiato con un contorno, ma che si presta benissimo per creare un ottimo panino, gli straccetti mediterranei, speziati e saporiti, e il chorizo, che ricorda proprio quello spagnolo.

Mi sono piaciuti un po’ meno gli straccetti classici, meno speziati di quelli mediterranei, che ricordano un po’ il petto di pollo classico, condito semplicemente con un po’ di olio e sale, che a sua volta non è una pietanza che mi fa impazzire.

Non ho ancora provato il pesce, ma non ho dubbi che sarà altrettanto buono.

I costi

Una delle poche critiche che viene fatta all’azienda spagnola è relativa ai costi, critica che non condivido.

Una confezione di prodotti Heura costa mediamente 4-5 euro, ci si mangia in due accompagnandola a un contorno. Non lo trovo un prezzo esagerato se paragonato alla carne, soprattutto se paragonato a carne di scarsa qualità.

Sappiamo bene che c’è una differenza enorme tra la carne buona e la carne di allevamenti intensivi: quest’ultima ha un prezzo molto inferiore, ma la qualità è davvero bassa. E se non vogliamo stare attenti alla qualità ci basta soffermarci sul sapore, che risente negativamente delle pessime condizioni in cui vivono gli animali e del loro stress.

Un petto di pollo di buona qualità può costare dai 10 ai 20 euro al chilo a seconda della zona d’Italia in cui vivete, e sporzionandolo in razioni da 200-250 grammi significa utilizzarlo in 4 o 5 volte, che equivalgono a circa 2 euro per porzione. Esattamente come i prodotti Heura.

Avvicinarsi alla cucina vegetale, o semplicemente a quella healty, significa anche ridurre la quantità di carne a favore della qualità, e quindi lasciar perdere carne a bassissimo costo e di dubbia provenienza, con l’idea di fare del bene a noi, agli animali e al Pianeta.

Dove trovare i prodotti Heura

I prodotti Heura si acquistano al supermercato, sono ancora relativamente nuovi in Italia, per cui non si trovano dappertutto. Hanno un packaging riconoscibilissimo di colore giallo e la particolarità del logo è una faccina sorridente creata con due puntini sopra la U di Heura.

Esistono alimenti Heura sia congelati, li trovate solitamente tra i surgelati vegetali, che pronti al consumo, e quindi riposti nei frigoriferi assieme ad altre alternative vegetali, dove solitamente si tengono formaggi da frigo, yogurt e affettati confezionati.

I benefici dell’alimentazione vegana

Come premesso, chi scrive non è né vegano né vegetariano, per cui non voglio, o più che altro non posso, soffermarmi troppo nello spiegare i benefici dell’alimentazione vegana.

Tuttavia, penso sia corretto promuovere perlomeno un’alimentazione salutare, non tanto per fare bella figura sotto l’ombrellone, ma semplicemente perché credo che le statistiche legate a praticamente tutte le malattie abbiano superato di molto dei limiti preoccupanti.

In Italia, e nel mondo, abbiamo troppi diabetici, troppi tumori, troppi infarti, troppo di tutto. Molte problematiche potrebbero essere prevenute con un’alimentazione sana, non necessariamente vegana, ma controllata ed equilibrata. L’alimentazione può aiutarci ad allontanare la vecchiaia, ci basta guardare gli 80enni e i 90enni di zone del mondo abituate a mangiare in maniera equilibrata. Se pensiamo a riso, verdure e pesce sicuramente pensiamo all’Asia, e se pensiamo ai vecchietti asiatici ce l’immaginiamo magri e in forma, magari mentre fanno tai chi al parco la mattina. Se pensiamo a un vecchietto italiano invece qual è l’immagine (e l’età…) che ci viene in mente? Probabilmente non di una persona in salute e sicuramente non mentre fa stretching al parco.

Sono infiniti i benefici di un’alimentazione sana: si ristabilizza la pressione, il colesterolo torna a parametri normali, i muscoli ne giovano, il sonno migliora, aumentano le energie, la circolazione sanguigna è più fluida, il cervello lavora meglio, le articolazioni sono più forti, la lista è lunghissima.

E allora perché ci ostiniamo a non cambiare le nostre abitudini?

Non è una domanda con una soluzione semplice, ma forse un indizio l’ho trovato nell’ultimo spettacolo comico di Amy Schumer, che parlando del fatto che si è sottoposta alla liposuzione ha detto:

«La liposuzione è stato il mio apice di pigrizia. È stato come dire: “Piuttosto di patire un po’ di fame, mi sottopongo a un’operazione chirurgica”».

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