I 100 migliori film del XXI secolo secondo il New York Times: ecco le pellicole che hanno segnato il nostro tempo

La lista dei 100 film del XXI secolo pubblicata dal New York Times fotografa un’epoca: identità emergenti, generi reinventati e storie che raccontano le contraddizioni del nostro tempo, con “Parasite” di Bong Joon-ho in vetta e “Chiamami col tuo nome” unico titolo italiano.

Quando il New York Times ha diffuso, a giugno scorso, l’elenco dei 100 migliori film del XXI secolo, l’intento non era quello di stilare una semplice graduatoria. La lista, che è il frutto di un sondaggio globale a cui hanno partecipato oltre cinquecento professionisti del cinema, tra registi, attori, critici e studiosi, ha l’ambizione di fermare uno sguardo su un’epoca, di tracciare un ritratto del cinema degli ultimi venticinque anni e, insieme, anche dei sogni e delle ossessioni della società che esso ha raccontato.

Scorriamo insieme la classifica, scopriamo quali titoli hanno davvero segnato il nostro secolo e perché continuano a dirci qualcosa oggi.

Cosa ci dice il cinema degli ultimi 25 anni

Guardando ai primi dieci titoli della classifica si intuisce subito il disegno complessivo: il XXI secolo è stato terreno fertile per film che hanno sfidato i confini dei generi e ridefinito le narrazioni.

Al primo posto si impone Parasite di Bong Joon-ho, thriller sudcoreano che nel 2020 ha fatto la storia conquistando l’Oscar come miglior film, primo titolo non in lingua inglese ad aggiudicarsi quel riconoscimento. Un trionfo che non è soltanto artistico, ma anche politico e simbolico: il segno che la geografia del cinema si è definitivamente spostata, aprendosi a nuove lingue, nuovi sguardi e nuove sensibilità.

Subito dopo, l’enigmatico Mulholland Drive di David Lynch, mosaico onirico che riflette sull’identità e sull’illusione di Hollywood, e poi Il petroliere di Paul Thomas Anderson, un’epopea oscura che mette a nudo il legame tra avidità e potere. In quarta posizione, In the Mood for Love di Wong Kar-wai, racconto struggente di un amore impossibile, dove ogni sguardo vale più di mille parole.

La classifica celebra anche il cinema che intreccia intimità e politica: Moonlight di Barry Jenkins, con la sua delicatezza nel raccontare l’infanzia e l’identità queer afroamericana; Get Out di Jordan Peele, che trasforma l’horror in satira sociale; e La città incantata di Hayao Miyazaki, un viaggio animato che resta uno dei più potenti ritratti della crescita e della spiritualità del nostro tempo. Senza dimenticare The Social Network di David Fincher, cronaca tagliente della nascita di Facebook e delle ambizioni che hanno cambiato la nostra idea di comunità.

Come nasce la classifica

Il metodo di selezione ha avuto un ruolo determinante. Oltre 500 personalità del cinema – da Pedro Almodóvar a Sofia Coppola, da Guillermo del Toro a Barry Jenkins – hanno stilato le proprie liste personali di dieci titoli usciti dal 2000 in avanti. L’incrocio di preferenze ha generato un mosaico che premia film diversissimi tra loro: dal kolossal come Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan all’animazione poetica di WALL·E, dalle sperimentazioni di Michel Gondry con Se mi lasci ti cancello alle narrazioni intime di Lady Bird di Greta Gerwig.

La classifica non è un semplice elenco dei film “più belli”: è il riflesso di quali storie hanno inciso maggiormente nell’immaginario collettivo, quali estetiche hanno ridefinito la grammatica visiva e quali registi hanno saputo imporsi come voci imprescindibili. Non stupisce così trovare autori ricorrenti come Nolan, Anderson, Cuarón, i fratelli Coen, o Tarantino: ognuno di loro ha contribuito a ridisegnare le coordinate del cinema degli ultimi venticinque anni.

Un altro aspetto emerso con forza è la dimensione globale: il cinema sudcoreano, con Bong Joon-ho e Park Chan-wook, conquista spazi prima impensabili, così come l’animazione giapponese, le narrazioni brasiliane, il nuovo cinema francese. L’Italia, invece, resta un po’ in disparte: l’unico titolo italiano, Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino, si ferma al 37° posto.

Uno specchio del nostro tempo

Al di là delle posizioni, questa classifica racconta una storia più ampia: quella di un’arte che ha saputo reinventarsi costantemente. Il XXI secolo cinematografico non è stato solo intrattenimento, ma anche denuncia, memoria, esperimento formale. Una lista che rende visibile un canone in costruzione, che tra dieci anni potrebbe cambiare radicalmente, ma che oggi restituisce la ricchezza e la pluralità del nostro tempo. Un invito a rivedere film noti con occhi nuovi e a scoprire titoli che non hanno avuto ancora la giusta attenzione.

La classifica completa

Scopriamo allora la classifica completa del New York Times con i 100 migliori film del XXI secolo, un mosaico che spazia tra continenti, generi e linguaggi, offrendo al lettore-spettatore una mappa ideale per comprendere come il cinema abbia raccontato la nostra storia negli ultimi venticinque anni.

  1. Parasite (2019) – Bong Joon-ho
  2. Mulholland Drive (2001) – David Lynch
  3. Il petroliere (2007) – Paul Thomas Anderson
  4. In the Mood for Love (2000) – Wong Kar-wai
  5. Moonlight (2016) – Barry Jenkins
  6. Non è un paese per vecchi (2007) – Joel e Ethan Coen
  7. Se mi lasci ti cancello (2004) – Michel Gondry
  8. Scappa – Get Out (2017) – Jordan Peele
  9. La città incantata (2001) – Hayao Miyazaki
  10. The Social Network (2010) – David Fincher
  11. Mad Max: Fury Road (2015) – George Miller
  12. The Zone of Interest (2023) – Jonathan Glazer
  13. The Children (2006) – Alfonso Cuarón
  14. Bastardi senza gloria (2009) – Quentin Tarantino
  15. City of God – La città di Dio (2002) – Fernando Meirelles e Kátia Lund
  16. Tiger & Dragon (2000) – Ang Lee
  17. Brokeback Mountain (2005) – Ang Lee
  18. Y tu mamá también (2001) – Alfonso Cuarón
  19. Zodiac (2007) – David Fincher
  20. The Wolf of Wall Street (2013) – Martin Scorsese
  21. I Tenenbaum (2001) – Wes Anderson
  22. Grand Budapest Hotel (2014) – Wes Anderson
  23. Boyhood (2014) – Richard Linklater
  24. Her (2013) – Spike Jonze
  25. Il filo nascosto (2017) – Paul Thomas Anderson
  26. Anatomy of a Fall (2023) – Justine Triet
  27. Adaptation – Una spirale folle (2002) – Spike Jonze
  28. Il cavaliere oscuro (2008) – Christopher Nolan
  29. Arrival (2016) – Denis Villeneuve
  30. Lost in Translation – L’amore tradotto (2003) – Sofia Coppola
  31. The Departed – Il bene e il male (2006) – Martin Scorsese
  32. Bridesmaids (2011) – Paul Feig
  33. Una separazione (2011) – Asghar Farhadi
  34. WALL‑E (2008) – Andrew Stanton
  35. Un profeta (2009) – Jacques Audiard
  36. A Serious Man (2009) – Joel e Ethan Coen
  37. Chiamami col tuo nome (2017) – Luca Guadagnino
  38. Ritratto della giovane in fiamme (2019) – Céline Sciamma
  39. Lady Bird (2017) – Greta Gerwig
  40. Yi Yi – Una storia di famiglia (2000) – Edward Yang
  41. Il favoloso mondo di Amélie (2001) – Jean-Pierre Jeunet
  42. The Master (2012) – Paul Thomas Anderson
  43. Oldboy (2003) – Park Chan-wook
  44. C’era una volta… a Hollywood (2019) – Quentin Tarantino
  45. Moneyball – L’arte di vincere (2011) – Bennett Miller
  46. Roma (2018) – Alfonso Cuarón
  47. Almost Famous – Quasi famosi (2000) – Cameron Crowe
  48. La vita degli altri (2006) – Florian Henckel von Donnersmarck
  49. Prima del tramonto (2004) – Richard Linklater
  50. Up (2009) – Pete Docter e Bob Peterson
  51. 12 anni schiavo (2013) – Steve McQueen
  52. The Favourite (2018) – Yorgos Lanthimos
  53. Borat (2006) – Larry Charles
  54. Il labirinto del fauno (2006) – Guillermo del Toro
  55. Inception (2010) – Christopher Nolan
  56. Punch-Drunk Love (2002) – Paul Thomas Anderson
  57. Best in Show – A 4 zampe da campioni (2000) – Christopher Guest
  58. Diamanti grezzi (2019) – Safdie Brothers
  59. Toni Erdmann (2016) – Maren Ade
  60. Whiplash (2014) – Damien Chazelle
  61. Kill Bill: Vol. 1 e 2 (2003–2004) – Quentin Tarantino
  62. Memento (2000) – Christopher Nolan
  63. Little Miss Sunshine (2006) – Jonathan Dayton e Valerie Faris
  64. Gone Girl – L’amore bugiardo (2014) – David Fincher
  65. Oppenheimer (2023) – Christopher Nolan
  66. Il caso Spotlight (2015) – Tom McCarthy
  67. TÁR (2022) – Todd Field
  68. The Hurt Locker – Zona d’assedio (2008) – Kathryn Bigelow
  69. Under the Skin (2013) – Jonathan Glazer
  70. Lasciami entrare (2008) – Tomas Alfredson
  71. Ocean’s Eleven (2001) – Steven Soderbergh
  72. Carol (2015) – Todd Haynes
  73. Ratatouille (2007) – Brad Bird
  74. The Florida Project (2017) – Sean Baker
  75. Amour (2012) – Michael Haneke
  76. Brother, Where Art Thou? (2000) – Joel e Ethan Coen
  77. Everything Everywhere All at Once (2022) – Daniel Kwan e Daniel Scheinert
  78. Aftersun (2022) – Charlotte Wells
  79. The Tree of Life (2011) – Terrence Malick
  80. Volver – Tornare (2006) – Pedro Almodóvar
  81. Black Swan (2010) – Darren Aronofsky
  82. The Act of Killing (2012) – Joshua Oppenheimer
  83. Inside Llewyn Davis (2013) – Joel e Ethan Coen
  84. Melancholia (2011) – Lars von Trier
  85. Anchorman – La leggenda di Ron Burgundy (2004) – Adam McKay
  86. Past Lives (2023) – Celine Song
  87. Il Signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello (2001) – Peter Jackson
  88. Still Life (2006) – Jia Zhang-ke
  89. Interstellar (2014) – Christopher Nolan
  90. Frances Ha (2012) – Noah Baumbach
  91. Fish Tank (2009) – Andrea Arnold
  92. Il gladiatore (2000) – Ridley Scott
  93. Michael Clayton (2007) – Tony Gilroy
  94. Minority Report (2002) – Steven Spielberg
  95. La persona peggiore del mondo (2021) – Joachim Trier
  96. Black Panther (2018) – Ryan Coogler
  97. Gravity (2013) – Alfonso Cuarón
  98. Grizzly Man (2005) – Werner Herzog
  99. Memorie di un assassino (2003) – Bong Joon-ho
  100. Superbad (2007) – Greg Mottola

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