
Che il gatto sia un animale magico lo sospettavano già gli Egizi, che lo imbalsamavano con più cura dei parenti stretti. Ma che potesse essere anche un terapeuta a domicilio, capace di influenzare il corpo umano con un semplice ronzio, è una scoperta recente e decisamente più occidentale. Le fusa del gatto, quel borbottio continuo che produce quando è rilassato — o, più probabilmente, quando ha deciso di concederci un momento della sua attenzione regale — hanno effetti documentati su ossa, cuore, sistema nervoso e persino sull’umore.
Non è solo suggestione: è scienza, e in certi casi è medicina. Mentre spendiamo fortune in app per la meditazione e integratori alla moda, ignoriamo il fatto che stiamo convivendo con un sistema terapeutico a quattro zampe, munito di pelliccia e di un ego smisurato.
Ossa forti: quando la vibrazione stimola la rigenerazione
Le fusa del gatto si collocano in una fascia di frequenze tra i 20 e i 140 Hertz, con un picco tra i 25 e i 50 Hz: un dato che farebbe impazzire di gioia qualsiasi ortopedico, perché proprio in quella gamma vibratoria si concentrano le frequenze usate in fisioterapia per stimolare la rigenerazione ossea. Studi pubblicati su riviste come The Journal of the Acoustical Society of America e ricerche cliniche in ambito veterinario hanno evidenziato come l’esposizione a vibrazioni meccaniche a bassa intensità possa accelerare il consolidamento delle fratture, aumentare la densità ossea e contrastare la perdita scheletrica nei pazienti con osteoporosi. In parole povere, un gatto che ronfa sul tuo petto non sta solo cercando calore: ti sta fornendo una forma di osteo-sonoterapia portatile.
Non è un’ipotesi esoterica, ma un’ipotesi scientifica supportata da prove sperimentali, anche se ancora in fase di approfondimento. E d’altra parte, non è un caso che i gatti stessi, pur cadendo spesso da altezze degne di uno stuntman, raramente riportino danni scheletrici: secondo alcuni etologi, potrebbero usare le loro stesse fusa per facilitare l’auto-guarigione. Una specie di muta da Wolverine, ma con i baffi.
Un battito più calmo: gli effetti sul cuore
Le fusa del gatto sembrano agire come un balsamo per il cuore umano, e non solo in senso poetico. Quando un gatto si accoccola vicino a noi e comincia a vibrare, attiva il sistema nervoso parasimpatico, quello che ci fa respirare più lentamente e abbassare la frequenza cardiaca. Alcuni studi dell’American Heart Association hanno persino suggerito che i proprietari di gatti corrono un rischio minore di attacchi cardiaci fatali. Non si tratta solo di amore incondizionato, anzi: proprio il fatto che il gatto scelga quando e come offrirci la sua presenza rende l’esperienza più intensa e, paradossalmente, più terapeutica. È come se il cuore si sentisse improvvisamente approvato da un essere che non approva mai nulla.
Ansia, depressione e l’effetto placebo con i baffi
È noto che gli animali da compagnia migliorano la salute mentale, ma i gatti sembrano possedere un talento tutto loro nel trattare ansia e depressione. Tuttavia, non lo fanno per compiacerti. Le loro fusa, infatti, hanno un effetto neurologico paragonabile a quello delle onde delta durante il sonno profondo: inducono rilassamento, stimolano la produzione di serotonina e abbassano i livelli di cortisolo. Questo non significa che il tuo micio sostituisca uno psichiatra, ma in certi giorni difficili, può fare più di quanto faccia il tuo terapeuta con un’onorario a tre cifre. Soprattutto perché il gatto non ti chiede di parlare: ti fissa, ronfa e basta. Che, tutto sommato, è il massimo che si possa chiedere a una terapia.
Una carezza che anestetizza: fusa e dolore cronico
La medicina vibrazionale è un campo di ricerca ancora giovane, ma promettente. Alcuni esperimenti hanno dimostrato che la frequenza delle fusa potrebbe interferire con la trasmissione degli impulsi dolorifici, agendo come un’analgesia naturale. Una sorta di TENS — stimolazione elettrica transcutanea — fatta però di pelo e pazienza. I gatti, insomma, non solo sanno come farti sentire meglio, ma lo fanno con una tecnologia incorporata che non richiede batterie né connessione Wi-Fi. Se convivi con dolori articolari o muscolari cronici, potresti scoprire che una sessione di ronron-terapia quotidiana offre un sollievo discreto ma costante. E sì, è anche priva di effetti collaterali — tranne l’occasionale graffio, se ti muovi nel momento sbagliato.
La biofilia secondo il gatto: natura, ma con stile
Secondo la teoria della biofilia, l’essere umano possiede un bisogno biologico di entrare in contatto con la natura. I gatti rappresentano una sintesi perfetta di questa esigenza: selvaggi ma educati, istintivi ma sofisticati, portano in casa un pezzo di mondo animale senza obbligarci ad accamparci in una foresta. Le fusa sono il loro modo di ricordarci che siamo parte di un sistema più grande, fatto di vibrazioni, relazioni e risonanze. In un’epoca in cui passiamo più tempo con gli schermi che con gli esseri viventi, il gatto — con il suo silenzioso carisma — diventa una cura non solo per il corpo, ma per una socialità sempre più atrofizzata. Curano le ossa, certo, ma anche quella parte invisibile che chiamiamo essere umano.
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