La questione della sopportazione del dolore e le differenze tra uomini e donne non è ancora mai stata archiviata. Abbiamo già parlato della differenza di longevità tra i due sessi, ma l’argomento dolore è un altro campionato. Se hai mai visto un uomo con il raffreddore, sai che non è un semplice raffreddore: è la fine del mondo. Dalle lamentele infinite alla disperazione di chi pensa di dover scrivere il testamento, il cosiddetto “man flu” è diventato un meme vivente. Ma c’è del vero in questa teatralità? Gli uomini sopportano davvero il dolore peggio delle donne o è solo un cliché?
La leggenda del “man flu”
Partiamo dal famigerato “man flu”. Secondo un articolo di Open del 29 settembre 2024, gli uomini potrebbero non essere del tutto colpevoli del loro comportamento drammatico durante un’influenza. La ricerca suggerisce che gli uomini tendono a vivere sintomi più intensi rispetto alle donne, forse a causa di differenze biologiche, come un sistema immunitario meno reattivo agli attacchi virali. Quindi, se il tuo partner si comporta come se fosse sul letto di morte, potrebbe esserci una base scientifica – anche se ciò non giustifica l’eccesso di autocommiserazione.
Biologia e ormoni: chi vince?
Quindi la sopportazione del dolore è diversa tra uomini e donne? Biologicamente, le donne sembrano essere più equipaggiate per sopportare il dolore. Diversi studi hanno dimostrato che gli estrogeni, gli ormoni sessuali femminili, possono modulare la percezione del dolore, rendendolo più tollerabile. Gli uomini, al contrario, dipendono principalmente dal testosterone, che non ha lo stesso effetto analgesico. Inoltre, la capacità delle donne di affrontare il travaglio – uno dei dolori più intensi che un essere umano possa sperimentare – aggiunge punti al loro curriculum di resistenza fisica.
Dolore e cultura: una questione di percezione
Non tutto è genetica. La cultura gioca un ruolo importante nel modo in cui uomini e donne vivono il dolore. Gli uomini, spesso cresciuti con l’idea di essere forti e invulnerabili, possono interpretare il dolore come una minaccia alla loro mascolinità. Quando sono costretti ad affrontarlo, il dramma potrebbe derivare più dal conflitto con le aspettative sociali che dalla reale intensità del dolore. Al contrario, le donne, abituate a convivere con cicli mestruali, parto e altre gioie della biologia, tendono ad avere un rapporto più pragmatico con il dolore.
Il paradosso del dolore
Nonostante tutto, alcuni studi suggeriscono che gli uomini percepiscono effettivamente il dolore in modo più intenso. Una ricerca pubblicata sul Journal of Pain ha scoperto che gli uomini ricordano il dolore passato come più intenso rispetto alle donne, il che potrebbe influenzare la loro reazione a dolori futuri. Questo fenomeno è stato definito “memoria amplificata del dolore” e potrebbe spiegare perché anche un banale mal di testa possa sembrare un’agonia insopportabile.
Conclusione: chi ha ragione?
La verità è che il confronto tra uomini e donne nella gestione del dolore è complesso e influenzato da fattori biologici, psicologici e culturali. Se da un lato la scienza suggerisce che gli uomini possano percepire il dolore in modo più intenso, dall’altro le donne sembrano avere una capacità innata di affrontarlo con maggiore resilienza. Quindi, la prossima volta che un uomo si lamenta per un raffreddore, invece di prenderlo in giro, offrigli una tazza di tè – e un po’ di comprensione. Magari è davvero sull’orlo del collasso… o forse no.
