
In contesti urbani sempre più affollati, e caratterizzati da vite prevalentemente al chiuso, il controllo dell’inquinamento indoor è di fondamentale importanza. A causa di vernici, detergenti, tessuti, mobili ed elettrodomestici, gli spazi all’interno delle quattro mura sono sempre più contaminati da sostanze nocive: basti pensare ai COV, i composti organici volatili, la cui esposizione continua può comportare rilevanti conseguenze endocrine. Per questo è importante rendere gli ambienti domestici il più possibile salubri, anche con l’aiuto di specie vegetali che possano assorbire gran parte di questi inquinanti. E fra le tante possibilità, il muschio sta emergendo sempre più come soluzione efficace per purificare casa, tanto da essere entrato di diritto nelle principali tendenze di bioarredamento.
I benefici del muschio in casa

Quando si pensa al muschio, alla mente non possono che apparire le immagini di contesti naturali, di sottoboschi verdi ricoperti da questa straordinaria specie vegetale. Eppure, da qualche anno a questa parte, il muschio è diventato anche un irrinunciabile alleato per l’arredamento. E non solo a scopo decorativo, bensì soprattutto per la sua utilità: può infatti catturare gran parte degli inquinanti domestici, rendendo gli ambienti decisamente più sicuri, anche per permanenze prolungate.
Merito della sua struttura ramificata che, pur in assenza di radici, riesce a intrappolare sulla sua superficie particelle dannose, come ad esempio i PM 2.5 e i PM 10, le tanto pericolose polveri sottili. Ed è proprio per questa ragione che sempre più architetti e designer stanno includendo il muschio nelle loro progettazioni, sia con pannelli verdi da applicare sulle pareti, sia come materiale isolante interno. D’altronde, l’efficacia di questo vegetale è molto elevata: si stima che una piccolo riquadro ricoperto di Sphagnum, una delle specie più utilizzate per il biodesign, possa assorbire lo stesso livello di inquinanti di circa cinque piante casalinghe a larga foglia. Il tutto, con una manutenzione minima: basta una leggera umidità affinché il muschio cresca rigoglioso, una soluzione perfetta anche per chi non ha il pollice verde.
Gli studi sulle capacità purificanti del muschio
Nel corso degli ultimi anni, sono stati diversi gli studi che hanno analizzato le capacità purificanti del muschio negli ambienti domestici. Ad esempio, le ricerche condotte nel 2021 dal MossTree Project – un progetto finanziato dall’Unione Europea – hanno dimostrato che i rivestimenti a base di muschio possono ridurre anche del 40-60% l’inquinamento da polveri sottili in ambienti chiusi. Inoltre, grazie all’abbinamento con altre varietà vegetali e appositi biofilm, si possono anche abbattere le concentrazioni sia di biossido d’azoto – uno degli inquinanti ambientali più pericolosi, responsabile di gravi patologie respiratorie – che di composti organici volatili.
Non è però tutto: un altro recente studio, condotto sull’installazione di filtri biotecnologici a base di muschio in ambienti domestici, ha confermato che specie come la Sphagnopsida sono in gradi di ridurre i metalli pesanti – piombo e cadmio, in particolare – fino al 35%, al contempo abbattendo i PM 10 di oltre il 30% e migliorando l’autoregolazione degli ambienti in termini di umidità. Ancora, ricerche condotte in Spagna hanno confermato che pareti verdi a base di Barbula unguiculata, Grimmia pulvinata e Homalothecium sericeum sostanzialmente equivalgono a un intero albero in termini di purificazione del pulviscolo, tanto da catturare sostanze ormai ubiquitarie come la formaldeide.
Il muschio nel bioarredamento

Comprese le capacità di questo straordinario vegetale, è utile chiedersi quali siano le sue applicazioni più recenti nel bioarredamento. Oltre alle già citate pareti verdi, ovvero dei pannelli realizzati in materiali biosostenibili da applicare direttamente sui muri interni di casa, i designer si sono sbizzarriti con le più disparate soluzioni. Fra le più comuni, è certamente utile citare:
- i quadri viventi, ovvero dei riquadri microforellati, tipicamente in legno o in sughero, sui quali il muschio può facilmente attecchire. Possono essere utilizzati come semplici decorazioni, appunto alla stregua di un quadro, ma anche come rivestimento per tavoli, mobili e altri elementi d’arredo;
- i divisori verdi, scelti a scopo decorativo per creare nuovi spazi all’interno della casa. Con la sua crescita fitta, il muschio non è solo ottimo per realizzare angoli protetti da sguardi indiscreti, ma anche per assorbire e attutire i rumori;
- i mini-giardini indoor, dove il muschio viene abbinato ad altre piante dall’elevato potere depurante – la sansevieria, il pothos, le felci, lo spatifillo – per assorbire quanti più inquinanti possibili;
- i bagni verdi, dove la presenza di veri e propri cuscinetti di muschio compensano inquinanti dovuti a detergenti, cosmetici e vernici isolanti, al contempo assorbendo parte dell’umidità tipica di questi ambienti.
In definitiva, il muschio è destinato a diventare uno dei protagonisti assoluti della casa del futuro, grazie alle sue capacità purificanti, isolanti e di regolazione dell’umidità: un regalo della natura, per trasformare le quattro mura in ambienti davvero sicuri da vivere, giorno dopo giorno.