
È finalmente libero l’attivista ambientalista Paul Watson: il fondatore di Sea Shepherd e della Captain Paul Watson Foundation è stato rilasciato dopo 150 giorni di detenzione in Groenlandia. La Danimarca, infatti, ha respinto la richiesta di estradizione avanzata dal Giappone, chiudendo una vicenda legale che si trascina dal 2010.
Watson, noto per le sue campagne contro la caccia alle balene, era stato arrestato a luglio 2024 dopo che la sua nave aveva attraccato a Nuuk, capitale della Groenlandia: te ne avevamo parlato qui.
Il rilascio è arrivato dopo settimane di pressioni internazionali da parte di sostenitori e attivisti che hanno sollevato interrogativi sulla legittimità dell’arresto.
Le accuse del Giappone
Le autorità giapponesi accusano Watson di aver interferito con le attività di una nave baleniera nel 2010, durante una campagna nell’Oceano Antartico condotta da Sea Shepherd. Tra le accuse, si contesta infatti la violazione di proprietà privata, interruzione delle operazioni commerciali e presunte lesioni personali ai membri dell’equipaggio giapponese. L’episodio è parte delle azioni dirette organizzate da Watson contro la caccia alle balene, attività spesso giustificata dal Giappone come ricerca scientifica.
Il mandato di arresto internazionale, rimasto in sospeso per anni, è stato applicato con l’arrivo di Watson in Groenlandia a luglio di quest’anno: il rischio sarebbe stata una condanna di 15 anni.
La decisione della Danimarca
La Danimarca ha scelto di non concedere l’estradizione, valutando sia l’età avanzata delle accuse che le condizioni legali della detenzione. Un fattore chiave nella decisione è stato il rischio che i 150 giorni trascorsi in carcere in Groenlandia non venissero considerati in caso di condanna in Giappone.
L’attività ha ricevuto il sostegno internazionale di figure come il presidente francese Emmanuel Macron e l’attrice Brigitte Bardot. La pressione diplomatica e mediatica ha giocato infatti un ruolo nel risolvere il caso, permettendo a Paul Watson di tornare libero senza ulteriori condizioni legali.
Contro la caccia alle balene
Paul Watson è una figura centrale nella lotta contro la caccia alle balene e la distruzione degli ecosistemi marini. Le sue operazioni sono spesso aggressive e controverse, ma hanno attirato una certa attenzione sul problema.
Sea Shepherd, l’organizzazione fondata da Watson, è nota per operazioni di disturbo (spesso al limite tra legalità e provocazione) alle flotte baleniere giapponesi e ad altre attività ritenute dannose per l’ambiente marino. Le missioni nell’Oceano Antartico sono state raccontate in Whale Wars, una serie televisiva che ha portato alla luce la brutalità della caccia alle balene e le tattiche estreme utilizzate per contrastarla.
Proprio l’arresto di Paul Watson è stato determinante per riaccendere il dibattito sulla legittimità delle azioni dirette degli attivisti e sulle strategie per proteggere gli oceani da pratiche insostenibili.