Paul Watson, noto ambientalista e fondatore della Sea Shepherd Conservation Society, è stato arrestato a Nuuk, in Groenlandia, mentre la sua nave era ferma per fare rifornimento.
Conosciuto per la sua lotta contro la caccia alle balene, l’ambientalista faceva rotta verso il Pacifico settentrionale: l’obiettivo era fermare la nuova baleniera giapponese, Kangei Maru. Ora rischia l’estradizione in Giappone e 15 anni di carcere.
L’arresto
Attraverso un’allerta rossa dell’Interpol, il Giappone ha emesso un mandato di cattura internazionale ai danni dell’ambientalista nel 2012. L’accusa era quella di aver causato danni e lesioni per due incidenti avvenuti nel 2010 con la baleniera giapponese Nisshin Maru. La baleniera, soprannominata il mattatoio galleggiante dagli attivisti, è stata dismessa nel 2020 dopo oltre 30 anni di servizio.
La Captain Paul Watson Foundation ha diffuso un video del momento dell’arresto, lanciando un appello per la liberazione dell’attivista.
L’allerta rossa era stata ritirata e dunque l’arresto era inaspettato, sostiene la fondazione. Sembrerebbe inoltre che il Giappone abbia nascosto l’avviso per facilitare il viaggio di Watson ed effettuare l’arresto. L’attivista dovrà restare in cella a Nuuk per alcune settimane, in attesa che il Ministero della Giustizia della Danimarca decida sull’eventuale estradizione in Giappone.
Se estradato, Watson potrebbe rischiare una pena massima di 15 anni di carcere. La Captain Paul Watson Foundation quindi ha chiesto al governo danese di rilasciare Watson e di non accogliere la richiesta giapponese, sostenendo che abbia solo motivazioni politiche.
Chi è Paul Watson
Paul Watson è un noto ambientalista canadese-americano, fondatore della Sea Shepherd Conservation Society. Nato nel 1950, è conosciuto per le sue azioni dirette contro la caccia alle balene e altre attività di conservazione marina.
Watson è anche stato membro di spicco di Greenpeace, che ha lasciato nel 1977 a causa di disaccordi sulle strategie. Ha attirato il sostegno di numerose celebrità e ha vissuto in vari Paesi per sfuggire ai mandati di arresto internazionali, continuando la sua lotta per la protezione degli oceani.
Nel 2022 ha lasciato la Sea Shepherd e fondato una nuova organizzazione, la Captain Paul Watson Foundation.
Il Giappone e la caccia alle balene
La caccia alle balene in Giappone è un tema controverso a livello internazionale.
Sebbene una moratoria della Commissione baleniera internazionale del 1986 abbia vietato la caccia commerciale, il Giappone ha continuato a praticare l’attività di caccia per ricerca scientifica. Nel 2019, il Paese si è ritirato dalla Commissione e ha ripreso la caccia commerciale, motivando la decisione con le tradizioni culturali e la sicurezza alimentare.
Il consumo di carne di balena è drasticamente diminuito, ma le attività del Giappone continuano a preoccupare gli ambientalisti che temono un’espansione della caccia in acque internazionali. La nuova baleniera giapponese, la Kangei Maru, rappresenta una modernizzazione significativa della flotta baleniera e serve a macellare e trasportare balene pescate da navi più piccole.

Nata a Roma nel 1993, si è laureata in Lettere, con specializzazione in Storia Contemporanea. Attenta al mondo che la circonda, crede fortemente nel potere della collettività: ognuno, a modo suo, può essere origine del cambiamento. Amante del cinema e della letteratura, sogna di scrivere la storia del secolo (o almeno di riuscire a pensarla).