Pets: quali tartarughe puoi tenere in casa

da | Nov 10, 2023 | pets, vivere green | 0 commenti

Negli ultimi anni, sono sempre più le persone interessate a tenere le tartarughe in casa come animali domestici. Tuttavia, la decisione di accogliere una tartaruga in casa comporta una serie di responsabilità e richiede una conoscenza approfondita delle diverse specie disponibili.

Puoi trovare tartarughe acquatiche e terrestri le quali presentano esigenze uniche: conoscerle ti permette di garantire loro un ambiente sano e adatto alle loro caratteristiche naturali.

La scelta di una tartaruga come animale domestico riguarda però anche la normativa vigente sulle specie a rischio: un elemento da non sottovalutare per non incorrere in sanzioni e multe.

Un’adozione informata è essenziale per garantire il benessere a lungo termine di questi affascinanti rettili. Scopriamo allora tutto quello che c’è da sapere sulle tartarughe da tenere in casa.

Cosa sapere prima di adottare una tartaruga

Prima di adottare una tartaruga, dovremmo tenere a mente che esistono moltissime specie diverse, tante sono a rischio di estinzione e per preservarle dobbiamo conoscere alcune importanti regole.

Prima tra tutte è quella di non prendere una tartaruga trovata per strada o in qualsiasi altro ambiente. Se è in pericolo, magari in strada e vicino alle auto, possiamo spostarla in un terreno erboso oppure, se ferita o in condizioni particolari, dobbiamo chiamare i Carabinieri Forestali.

Prelevare una tartaruga dal suo habitat è punibile con sanzioni, anche pesanti, o addirittura con l’arresto in caso di specie protette.

Se decidiamo di acquistarne una, sarà importante conoscere la specie: questo ci permetterà in primis di sapere se si tratta di un animale che possiamo detenere in ambiente domestico e poi di prendercene cura nel modo giusto, in base ai suoi bisogni e alla sua alimentazione.

La normativa CITES per le tartarughe di terra

Le tartarughe di terra rischiano l’estinzione, ecco perché non è possibile prelevarle dal loro ambiente naturale liberamente.

Per la detenzione di tartarughe esistono precise leggi e norme proprio a causa della drastica diminuzione di esemplari su scala globale. Diversi Paesi si sono accordati per bandire la caccia, l’importazione e il commercio delle specie più a rischio, monitorando attentamente lo stato generale di questi animali e inserendo diverse specie negli elenchi di quelle in via di estinzione.

La più importante di queste norme è sicuramente la CITES: firmata nel 1973 da 77 Paesi, tra cui l’Italia, riguarda il commercio di specie animali e vegetali a rischio di estinzione. La norma elenca tutte le specie a rischio in natura e la cui vendita è severamente vietata. Una seconda appendice indica le specie a rischio futuro; un’altra comprende invece le regole stabilite dalle singole nazioni.

In pratica, se scegliamo di detenere una tartaruga è necessario denunciarne all’autorità statale l’acquisto, la detenzione ed eventualmente il decesso: si tratta di un processo fondamentale per monitorare attentamente la situazione delle tartarughe nel Paese. Il servizio di certificazione CITES produce la documentazione necessaria per tali comunicazioni.

Detenere una tartaruga

Per essere ceduta, quindi regalata, la tartaruga deve rispettare due condizioni per essere in regola. Innanzitutto deve avere microchip e documento CITES, obbligatorio sia se si decide di cedere la tartaruga che di tenerla. La seconda condizione è che nel documento CITES la casella numero 9, relativa all’origine, deve riportare la lettera C o D: in questo caso la tartaruga è figlia di una di prima generazione e può essere commercializzata. Per la compravendita sarà necessario il modulo di cessione.

Se l’origine è W (Selvaggio), U (Sconosciuto) oppure F (First Generation, ovvero Prima generazione), non si potrà né regalare né vendere, ma solo “movimentare” (spostare in un altro domicilio). Per questo, andrà chiesta l’autorizzazione ai carabinieri forestali del Servizio CITES, compilando un modulo che riporterà i dati della tartaruga, dell’allevatore di provenienza e quelli dell’allevatore di destinazione.

La regola più importante da sapere quindi è evitare di di acquistare o accettare in regalo una tartaruga non in regola o di cui non si conoscono le origini: bisognerebbe rivolgersi sempre a un allevatore specializzato che rilascia tutti i documenti, compreso il Cites.

Quali sono le tartarughe di terra e d’acqua posso tenere in casa

Tartarughe di terra o di acqua? Tra queste molte si possono considerare animali domestici a tutti gli effetti, scopriamo quali.

Le tartarughe di terra considerate animali domestici sono:

  • inizialmente diffusa in Europa e Africa, adesso è presente in tutto il mondo: si tratta della tartaruga greca (Testudo graeca), vegetariana;
  • va in letargo in inverno, è vegetariana e rimane non più grande di 20 cm: è la tartaruga di Horsfield o Testudo horsfieldii;
  • la più diffusa è la tartaruga di terra o Testudo hermanni boettgeri;
  • arriva a 30 cm di lunghezza, è erbivora e va in letargo in inverno: la tartaruga sarda o Testudo marginata.

Tra le tartarughe d’acqua, vanno scelte sempre quelle d’acqua dolce (tartarughe marine sono a rischio di estinzione). Tra le tartarughe da tenere in casa troviamo:

  • tartaruga del muschio comune (Sternotherus odoratus), semi-terrestre;
  • Tartaruga palustre punteggiata (Clemmys guttata): semi-acquatica e carnivora. Ha bisogno di uno spazio grande;
  • Tartaruga palustre dipinta (Chrysemysemys picta): necessita di un acquario grande e va in letargo quando la temperatura scende sotto i 10 gradi;
  • Tartaruga dal ventre rosso a collo corto (Emydura subglobosa): carnivora, entra in letargo durante l’inverno.

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