Sino a qualche anno fa gli scacchi sembravano più un passatempo che un vero e proprio sport, tuttavia al giorno d’oggi i campioni di scacchi guadagnano cifre che non hanno nulla da invidiare agli sport più popolari.
Certamente la serie Netflix La regina di scacchi, in cui la protagonista Beth interpretata da Anya-Taylor Joy compie la sua ascesa nel mondo degli scacchi, ha contribuito fortemente a ridare popolarità a quello che è considerato il gioco di guerra per eccellenza; ma si sa, dietro i grandi conflitti ci sono sempre grandi motivazioni economiche, scopriamo quindi quanto guadagnano i giocatori di scacchi.
Le classifiche
Più o meno tutti sappiamo com’è fatta una scacchiera: otto caselle verticali per otto caselle orizzontali, un totale di 64 caselle alternate bianche e nere dove avviene la sfida. Entrambi i giocatori devono muovere e gestire 16 pezzi, dagli apparentemente deboli pedoni al re, sconfitto il quale si vince la partita.
Un gioco affascinante perché nei limiti della scacchiera possono svolgersi grandi e variegate battaglie, a seconda delle abilità strategiche dei giocatori che gestiscono i due eserciti. E sono proprio queste skill che determinano la classifica dei giocatori di scacchi.
A seconda del livello di partenza di entrambi i giocatori, per ogni partita vinta o persa si guadagnano o si cedono punti, che contribuiscono a formare il punteggio Elo, dall’inventore del criterio con cui ad oggi si classificano i giocatori e i loro punteggi.
A seconda del punteggio Elo, i giocatori possono partecipare a tornei di sempre maggior prestigio, o assumere status che ne determinano la competenza, e di conseguenza possono ambire a vincere montepremi anche molto importanti.
Il gran maestro
La FIDE, fédération international des échecs, è l’organizzazione che gestisce il movimento scacchistico internazionale, e che, tra le altre cose, assegna ai giocatori il titolo di Gran Maestro.
Per diventare gran maestro di scacchi un giocatore deve aver raggiunto un punteggio ELO di 2500 punti e soddisfare determinati criteri, come un certo numero di vittorie in un torneo in cui sono presenti gran maestri.
Una volta raggiunto questo status si può raggiungere l’importante obiettivo di vivere con gli scacchi. Si stima infatti che un gran maestro di scacchi guadagni mediamente dai 40.000€ ai 50.000€ annui, derivanti da una serie di attività collegate ovviamente a questo gioco: partecipazioni ai tornei, partite private, sponsorizzazioni, lezioni e contributi teorici all’evoluzione del gioco. Si tratta di cifre indicative, esistono esempi di giocatori che guadagnano molto di più, soprattutto quelli attivi online e gli streamer, e giocatori che invece non riescono a far fruttare il proprio status.
I tornei
La ritrovata popolarità del gioco ha portato una grande attrazione mediatica soprattutto ai tornei maggiormente importanti.
Durante l’anno la competizione ai massimi livelli si sviluppa attorno a circuiti dedicati ai migliori giocatori del mondo, come il Magnus Tour o la Sinquefield Cup: queste tipologie di tornei hanno solitamente un montepremi di 300.000$, di cui circa la metà spetta al vincitore.
A un gradino di importanza superiore c’è il Torneo dei Candidati, la competizione che porterà un solo giocatore a sfidare il campione del mondo in carica per contendersi il titolo. Si stima un montepremi di circa mezzo milione di dollari per questo tipo di evento.
Il torneo per eccellenza del mondo degli scacchi è il campionato del mondo, una sfida al meglio delle 19 partite con circa due milioni di dollari in palio, di cui poco più di un milione finiscono nelle tasche del vincitore.
Magnus Carlsen
Non si può fare un articolo sugli scacchi senza nominare Magnus Carlsen, ritenuto il giocatore di scacchi più forte di tutti i tempi. Il 32enne norvegese è oramai un fenomeno mediatico, ritenuto il Maradona, il Micheal Jordan o il Tiger Woods della sua specialità. Estremamente attivo anche online ha contribuito alla popolarità del gioco e al suo ringiovanimento.
Si stima approssimativamente che il suo patrimonio attualmente sfiori i 10.000.000 di dollari.
Alessandro Chiarato, nato nella ridente città di Rovigo nel 1988, si occupa di comunicazione e marketing digitale con grande attenzione alle questioni legate all’utilizzo (o all’abuso) dei dati. Appassionato di tecnologia, guarda speranzoso alle innovazioni che arrivano da tutto il mondo in attesa di vedere una maggiore e reale attenzione verso le problematiche principali del nostro Pianeta e della nostra quotidianità, che riguardano quindi ciò che mangiamo, beviamo e respiriamo.