Seguire un’ alimentazione stagionale, basata sull’acquisto e il consumo di cibi proposti dalla natura in determinati periodi dell’anno, sta tornando ad essere un comportamento virtuoso di acquisto sempre più comune. Questo approccio alimentare promuove l’uso di frutta e verdura coltivata e disponibile nella propria regione e stagione, preferibilmente a chilometro zero e che segue il ciclo naturale della terra.
Oggi ti vogliamo parlare della frutta primaverile: quale scegliere, perché e qualche suggerimento per i tuoi acquisti.
Gli ultimi frutti della stagione fredda
Anche nelle prime settimane di primavera, puoi trovare nei banchi dell’ortofrutta ancora alcuni frutti tipici della stagione più fredda. Agrumi come arance, mandarini e clementine, ma anche pere e mele. Questi frutti perdureranno ancora qualche settimana, per poi lasciare il passo ad altri.
A partire da aprile, quindi, controlla bene la provenienza della frutta per assicurarti prodotti freschi e stagionali.
Frutta primaverile: quale scegliere
Tra i frutti tipici di questo periodo, ci sono senza dubbio le fragole. Sicuramente, le prime della stagione saranno più aspre, quindi per riuscire a gustarle in tutta la loro dolcezza, ti conviene attendere la primavera inoltrata. Scegli quelle con un colore uniforme e controlla che il frutto sotto la fogliolina verde sia rosso o rosato, segno di piena maturazione. Se acquisti fragole troppo mature, puoi preparare una macedonia, tagliandole a pezzetti e aggiungendo un po’ di zucchero e succo di limone.
Tra i frutti primaverili, rientra senza dubbio l’avocado. Può trarti in inganno il fatto che sia presente tra i banchi dell’ortofrutta praticamente tutto l’anno: il problema infatti è che molti dei frutti che trovi di solito provengono dall’altra parte del mondo e da coltivazioni non sostenibili. In Italia, l’avocado si coltiva prevalentemente nel Sud Italia e la primavera è il momento migliore per acquistarlo. Un consiglio è quello di acquistarlo un po’ acerbo (lo riconosci perché molto duro) e lasciarlo maturare a casa, in un ambiente asciutto e fresco (il frigo rallenterà il processo di maturazione). Se matura troppo, frulla la polpa e condiscila con sale e limone per i tuoi avocado toast.
Anche i kiwi dovresti acquistarli leggermente acerbi per poi farli maturare a casa. I kiwi sono frutti ricchissimi di fibre e vitamine, ideali per arricchire le tue macedonie.
Avvicinandoci all’estate, troviamo la frutta primaverile più succosa e amata da tutti. Le ciliegie ad esempio sono ricche di antiossidanti, come antociani e flavonoidi, che contribuiscono alla salute cardiovascolare e alla riduzione dell’infiammazione, e sono una fonte di melatonina, che può favorire il sonno e il riposo.
Le albicocche sono fonte di vitamina A, vitamina C, potassio e fibre e, con il sapore dolce e aromatico, possono esse da gustare da sole o utilizzate in varie preparazioni culinarie, dalle confetture ai dolci. Esistono poi diverse varietà di pesche, tra cui quelle dalla polpa bianca e quelle dalla polpa gialla. Anche le pesche sono frutti ricchi di vitamine e minerali e fonte di antiossidanti.
Gli ultimi frutti della primavera e i primi dell’estate: i meloni sono disponibili in diverse varietà, tra cui il melone giallo e il melone verde. Contengono vitamina A e la vitamina C, potassio e licopene, che possono contribuire alla salute del cuore e della pelle. Sono un’opzione rinfrescante e idratante da gustare durante i mesi caldi della primavera e dell’estate.
In conclusione…
Seguire un’ alimentazione stagionale, basata sull’acquisto e il consumo di cibi proposti dalla natura in determinati periodi dell’anno, sta tornando ad essere un comportamento virtuoso di acquisto sempre più comune. Scegliere e gustare la frutta di stagione non solo ci avvicina alla natura, ma ci nutre in modo completo e sano.
Nata a Roma nel 1993, si è laureata in Lettere, con specializzazione in Storia Contemporanea. Attenta al mondo che la circonda, crede fortemente nel potere della collettività: ognuno, a modo suo, può essere origine del cambiamento. Amante del cinema e della letteratura, sogna di scrivere la storia del secolo (o almeno di riuscire a pensarla).