Tavole da mare: ecco come scegliere il modello giusto per te

Dalle onde del surf al relax del SUP, passando per wakeboard, foil e skimboard: una guida completa a tutte le tavole che si possono incontrare in spiaggia. Ogni tavola ha la sua anima, il suo stile e le sue esigenze. Scopri quella perfetta per te.

Tavole da mare: ecco come scegliere il modello giusto per te - immagine di copertina

    L’estate chiama, il mare risponde. Tra la sabbia e la schiuma delle onde sempre più persone vanno alla ricerca di nuovi modi per muoversi, esplorare e divertirsi sull’acqua. Non solo relax sotto l’ombrellone: oggi il mare è un invito aperto all’azione, all’avventura, alla scoperta di sé e dell’ambiente che ci circonda. Per chi si vuole cimentare in una nuova esperienza acquatica la scelta della tavola su cui salire è sempre piuttosto difficile. Le tavole da mare sono mezzi versatili, antichi e moderni allo stesso tempo, capaci di trasformare l’orizzonte in una pista da ballo, in un sentiero da percorrere o un parco giochi pieno di sfide.

    Ma quante e quali sono le tavole da mare tra cui puoi orientare la tua scelta? Dalle più note alle meno conosciute, ecco una guida essenziale per capire cosa aspettarsi e magari innamorarsi dalla ogni specifica tavola.

    Il surf: adrenalina, equilibrio e tempismo

    La tavola da surf nasce per cavalcare le onde ed è la prima tavola che viene in mente quando si pensa a uno sport acquatico. La posizione è prona in partenza, per poi alzarsi rapidamente in piedi quando l’onda lo consente: tutto si gioca sulla forza del corpo, sull’equilibrio e su un tempismo chirurgico. Le tavole da surf sono ideate per manovre rapide e per danzare sull’onda come su una corda tesa. Imparare a surfare richiede tempo, pazienza e tanta costanza; soprattutto, non bisogna aver paura di cadere se si è agli inizi.

    Esistono diversi tipi di tavole da surf, ognuna con caratteristiche specifiche. Le shortboard, per esempio, sono le più agili e tecniche, ideali per onde potenti e manovre radicali. Le funboard sono adatte a chi sta imparando, mentre le fish hanno una forma più larga e corta, perfette per onde piccole e per chi cerca velocità con meno fatica. Infine ci sono le longboard, lunghe e stabili, adatte a uno stile classico e fluido e le gun, le più strette di tutte per affrontare onde grandi e impegnative.

    Il SUP: stabilità, versatilità e scoperta

    Lo Stand Up Paddle SUP per gli amici è una delle scoperte più amate degli ultimi anni. Qui si parte già in piedi, con una pagaia che permette di muoversi in modo elegante e controllato. Le tavole da SUP sono più larghe e stabili rispetto a quelle da surf, spesso gonfiabili e quindi praticissime da trasportare. Ma non pensare sia indicato solo per escursioni tranquille: esistono tavole da SUP per surfare, per gareggiare, per fare yoga e pensa un po’ anche per portare il proprio cane al mare. Le all around sono ideali per chi vuole fare un po’ di tutto, le touring sono pensate per i tragitti lunghi mentre le race sono snelle e velocissime; le surf (wave), infine, sono corte e agili, progettate specificamente per surfare le onde.

    Wakeboard, skimboard, kneeboard: l’alternativa trainata

    Oltre al surf e al SUP, esistono tavole che si muovono grazie a una forza esterna o che tendono a sfruttare ambienti particolari. Il wakeboard, per iniziare, è una tavola corta e con attacchi per i piedi che scivola sull’acqua mentre si è trainati da una barca. È perfetto per chi ama acrobazie e velocità: lo stile di guida, non a caso, è simile allo snowboard, con salti e rotazioni continue.

    Una via di mezzo è il kneeboard, dove ci si inginocchia sulla tavola mentre si viene trainati: un compromesso tra controllo e sensazioni forti. Il kneeboarding prevede sempre di essere trainati da una barca ma, rispetto al wakeboard, consente maggiore controllo e stabilità, rendendolo adatto anche ai principianti.

    Più vicino alla riva, invece, troviamo lo skimboard: una piccola tavola piatta con cui si corre sul bagnasciuga per saltare sulle onde più basse. Tale tavola è l’ideale per chi ama rimanere a ridosso della riva. Sottile e leggera, si lancia a mano e ci si salta sopra in corsa per planare sull’acqua bassa.

    Kitesurf e windsurf: che tavole usano?

    Il kitesurf prevede l’uso di una tavola bidirezionale o direzionale, simile a quella da wakeboard, combinata con un grande aquilone da trazione. Il risultato è un mix travolgente di libertà e potenza: si plana sull’acqua e si vola letteralmente con il vento, compiendo salti e acrobazie spettacolari. Richiede una buona preparazione tecnica e un costante controllo delle condizioni meteo. Il windsurf, invece, unisce una tavola lunga e una vela montata su un albero snodabile. Qui il vento è l’unico motore, e la padronanza della vela diventa fondamentale.

    tavole da mare

    Foil e jetboard: innovazione e sensazioni inedite

    Il foil (abbreviazione di hydrofoil) può essere montato su diverse tavole, trasformandole radicalmente. Le più comuni sono quelle da surf, SUP, kitesurf e wakeboard, ognuna adattata con una fusoliera e una pinna idrodinamica che permettono di sollevarsi dalla superficie. Questa tecnologia si è evoluta rapidamente grazie all’uso di materiali leggeri come il carbonio e alle innovazioni derivate dall’aeronautica. Il jetboard, in conclusione, rappresenta una tipologia di tavola innovativa e motorizzata che consente di sfrecciare sull’acqua senza bisogno di vento, onde o traino. Esistono modelli elettrici e a combustione, con velocità che possono superare i 50 km/h. Alcune varianti recenti, come le e-foil, integrano l’elettricità anche nei sistemi hydrofoil, unendo la levitazione sull’acqua alla spinta di un motore elettrico.

    tavole da mare

    Manutenzione e costi delle tavole da mare: attenzione, spazio e investimento

    Ogni tavola ha le sue esigenze anche fuori dall’acqua. Le tavole da surf sono rigide, vanno protette dagli urti e necessitano di paraffina e cura costante. Quelle da SUP, se gonfiabili, sono molto pratiche: si arrotolano e si trasportano facilmente, ma richiedono una pompa e attenzione alle valvole. Le tavole da wakeboard, kitesurf e kneeboard hanno attacchi da controllare regolarmente, mentre i foil e i jetboard implicano una manutenzione più tecnica, specie nei componenti meccanici ed elettronici.

    Sul fronte economico, si va dai 150 euro per un SUP base gonfiabile fino ai 3000 euro (e oltre) per un jetboard. Una tavola da surf base costa tra i 300 e i 700 euro, mentre le versioni professionali superano i 1500. Il wakeboard parte da 200 euro, il kitesurf richiede un investimento più sostanzioso per tavola e vela, spesso oltre i 1000 euro. Il foil, infine, è tra i più costosi, con kit completi che superano facilmente i 2000 euro.

    Scegliere la tavola giusta non è quindi solo una questione tecnica, ma anche logistica ed economica.

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    tags: mare sport

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