Sono sempre di più gli italiani che scelgono la bicicletta per fare una vacanza. Grazie al suo ritmo lento, lontani dalla frenesia e dalla congestione della città, la bicicletta ci permette di godere a 360° del territorio che ci circonda. Per scoprire i paesaggi e l’arte dell’Italia, rispettando l’ambiente e contribuendo alla riduzione delle emissioni di CO2 prodotte dai veicoli, vale la pena esplorare gli itinerari più belli del Paese in sella alla propria bicicletta. Non a caso, negli ultimi anni, il cicloturismo ha conosciuto un grande successo affermandosi come modo sostenibile per esplorare nuovi territori.
Due ruote e opportunità di sviluppo per l’Italia
Le due ruote rappresentano un ruolo inevitabilmente importante per il nostro Paese. Durante il 2021 il numero di biciclette prodotte in Italia (oltre 3,2 milioni) ci ha permesso di diventare il primo produttore dell’Unione europea, con un fatturato in aumento del +7,4% rispetto al 2020.
Promuovere un turismo sempre più sostenibile come quello su due ruote non può che favorire l’espansione di un settore fondamentale per dare un impulso alla crescita economica del Paese. Al fine di accelerare lo sviluppo turistico dei territori italiani, il governo ha deciso di stanziare circa 400 milioni di euro del PNRR per la creazione di nuovi chilometri di ciclovie turistiche, oltre che per la normale manutenzione della rete già esistente.
Non a caso, uno sviluppo massiccio del cicloturismo sul territorio nazionale potrà rendere la bicicletta una componente indispensabile del sistema della mobilità sostenibile e, soprattutto, affermarsi come mezzo senza nessun impatto ambientale e a basso costo.
Un 2022 da record per il cicloturismo
Il mondo della bicicletta continua la sua conquista e la conferma ci viene data anche dai dati diffusi nella nuova ricerca condotta da Banca Ifis. L’Osservatorio Ecosistema della Bicicletta mostra come il cicloturismo sia attualmente una delle maggiori tendenze del Paese, anche grazie alla sua sostenibilità e ai benefici per la salute. Il cicloturismo non contribuisce solamente alla riduzione delle emissioni di CO2 ma ci aiuta a diventare consapevoli del valore dell’ambiente che ci circonda. Non dimentichiamo che tra natura, paesaggi, storia e tradizioni, sono tante le opportunità che il turismo su due ruote è in grado di offrire.
Un’alternativa sostenibile alle classiche vacanze
Molti considerano il turismo in bicicletta una vera e propria rivoluzione. I dati relativi al 2019 ci mostrano come il cicloturismo sia riuscito a far conquistare ben oltre 55 milioni di pernottamenti, con un guadagno di oltre 4,6 miliardi di euro.
In un Paese come l’Italia le possibilità di viaggiare in bici, da Nord a Sud, sono davvero tante: la presenza di diversi chilometri di rete cicloturistica permette ai tanti appassionati di scoprire territori e paesaggi unici, molte volte non valorizzati, offrendo opportunità di sviluppo economico anche alle imprese locali.
Sulla base di tali dati non possiamo che ribadire l’importanza di investimenti per la realizzazione e ottimizzazione delle infrastrutture del Paese: avvicinare un maggior numero di utenti verso una tipologia di turismo sostenibile significherebbe contribuire allo sviluppo di uno dei settori più promettenti del Paese, tutelando al tempo stesso l’ambiente.
Le mete dei cicloturisti, dal Trentino-Alto Adige alla Calabria
Secondo il rapporto Isnart-Legambiente sono ben 58.000 i chilometri di itinerari cicloturistici che il nostro Paese offre.
Tra le regioni d’Italia, il Trentino-Alto Adige si posiziona sul più alto gradino del podio per quanto riguarda le località attrattive. Sono circa 3.250 i chilometri ciclabili che è possibile trovare in Trentino-Alto Adige e che rendono la regione una grande attrazione per tutti gli appassionati del turismo su due ruote. Non è un caso, infatti, che l’impatto economico stimato per ogni chilometro ciclabile sia pari a circa 338 mila euro. Facendo riferimento solamente ai dati del Trentino-Alto Adige, possiamo già immaginare quale sarebbe l’impatto sull’economia dell’intero Paese se puntassimo a una totale valorizzazione del nostro patrimonio, senza danneggiarlo. Nonostante l’Italia sia diventata negli ultimi anni protagonista del turismo in bici, potremmo fare ancora molto per espandere un fenomeno sostenibile e dall’impatto positivo sull’economia di una nazione dalle bellezze paesaggistiche uniche.
Scendendo a Sud Italia troviamo la green road della Calabria. Tra paesaggio naturale e culturale, la Ciclovia dei Parchi della Calabria è il risultato di un importante progetto che punta a dare importanza a nuove tipologie di turismo sostenibile. In un’area protetta di 350.000 ettari, gli appassionati delle due ruote possono pedalare tra la natura per ben 545 chilometri tra l’Aspromonte, la Sila, il Pollino e le Serre. Una grande infrastruttura come quella che è stata realizzata in Calabria rappresenta non solo un importante passo avanti verso la valorizzazione di territori molte volte dimenticati, ma anche un segnale positivo per il futuro di luoghi che fino a poco tempo fa erano ancora lontani dal mondo del cicloturismo.
È chiaro che proposte nuove e concrete da parte dei governi potrebbero far diventare il turismo su due ruote un pilastro fondamentale per la crescita sostenibile dell’Italia.
Classe 1993, si è laureata in Lingue, letterature e comunicazione interculturale. L’amore per la natura la conduce a interessarsi di sostenibilità in tutte le sue declinazioni.
Appassionata di tecnologia, spera che un giorno le innovazioni possano contribuire a risolvere le problematiche principali del nostro Pianeta.