Fanno chiasso e si fanno sentire gli attivisti di Ultima Generazione che ieri mattina, presso il Battistero di Firenze, hanno protestato gettandosi addosso un liquido rosso.
I cinque attivisti hanno srotolato uno striscione con scritto «Non paghiamo il fossile» e letto alcuni brani dell’Enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco.
L’azione di Ultima Generazione non ha causato alcun danno alla Porta del Paradiso del Battistero, ma solo sporcato il selciato, prontamente pulito dopo la manifestazione.
Ultima Generazione protesta davanti al Battistero
L’ultima protesta non violenta di Ultima generazione è avvenuta ieri mattina, 3 luglio, a Firenze, presso il Battistero in Piazza Duomo.
«Oggi versiamo sui nostri corpi questa vernice rossa, metafora del sangue del martirio, perché davanti alla crisi climatica scegliamo la vita».
I cinque attivisti, dopo essersi gettati addosso del liquido rosso (probabilmente passata di pomodoro), hanno manifestato la propria solidarietà nei confronti dei due cittadini condannati per essersi incollati al basamento della statua del Laocoonte, conservato presso i Musei Vaticani.
Ester e Guido sono stati condannati a inizio giugno a 9 mesi e al pagamento di una multa di 1500 euro ciascuno, più un risarcimento per danni di 28 mila euro.
«Fate chiasso, fatevi sentire, ha detto il Papa. Noi ci facciamo sentire contro una sentenza ingiusta. Noi ci facciamo sentire a causa della crisi climatica» hanno proclamato gli attivisti. Hanno poi ribadito la propria protesta contro i sussidi ai combustibili fossili.
L’intervento della Polizia Municipale è avvenuto qualche minuto dopo e quattro attivisti sono stati condotti presso il comando più vicino. Il quinto è rimasto seduto e si è poi sdraiato davanti al Battistero, per poi essere trascinato via durante la sua azione di resistenza passiva non violenta.
La protesta non ha causato alcun danno per la copia della Porta del Paradiso del Battistero. I tecnici dell’Opera del Duomo di Firenze sono infatti intervenuti subito per valutare l’entità di eventuali danni. Il selciato imbrattato è stato prontamente pulito.
Perché è stata scelta l’Enciclica Laudato Si’
Come si legge in una nota di Ultima Generazione, il fine dell’azione era quello di attirare l’attenzione di Papa Francesco sulla «condanna ingiusta e sproporzionata verso Ester e Guido, che con il proprio corpo sono stati strumento ed eco della Laudato Si’». Nonostante abbiano accolto l’appello di Francesco, però, hanno trovato repressione.
La scelta degli attivisti di servirsi dell’Enciclica Laudato Si’ non è casuale.
Pubblicata nel 2015, nell’Enciclica si parla di cura dell’ambiente naturale e delle persone e del rapporto tra Dio, uomo e la Terra. Con il sottotitolo Sulla cura della nostra casa comune si ribadisce la centralità di queste tematiche.
Nata a Roma nel 1993, si è laureata in Lettere, con specializzazione in Storia Contemporanea. Attenta al mondo che la circonda, crede fortemente nel potere della collettività: ognuno, a modo suo, può essere origine del cambiamento. Amante del cinema e della letteratura, sogna di scrivere la storia del secolo (o almeno di riuscire a pensarla).