Vacanza con il gatto: tutti gli accorgimenti

da | Giu 22, 2023 | estate, pets, vivere green | 0 commenti

Vivete con un gatto e state organizzando la partenza per qualche giorno di vacanza? Che sia un’assenza breve o prolungata è necessario definire per tempo la strategia da mettere in atto per il benessere del quadrupede. In molti preferiscono organizzarsi con il supporto di un trasportino, di accessori, ma anche cibo e tutto quello che può risultare utile fuori casa.

Altri invece scelgono di affidare il gatto alle cure del cat sitter, oppure lasciando le chiavi di casa al parente di turno permettendo al micio di non abbandonare il rifugio domestico.

Ma qual è la soluzione migliore per il benessere dell’animale di affezione? Quale la strategia più consona per una vacanza serena, le soluzioni da mettere in atto e le opzioni più interessanti? Scopriamole nel dettaglio.

Il gatto e l’attaccamento al territorio

Prima di preparare la valigia delle vacanze, anche per il gatto di casa, è indispensabile considerare un fattore importantissimo, ovvero l‘indole abitudinaria dello stesso. Non solo, perché Fufi vanta un forte attaccamento con il territorio di appartenenza e in particolare con la casa, frutto di un lungo lavoro di marcature, graffi e strusciate. Dopo il distacco materno il gattino impiega molto tempo per creare legami solidi, in particolare con l’area domestica che rappresenta appunto il suo territorio d’azione.

Un luogo dove il suo odore è un riferimento e una certezza, e che rilascia attraverso le classiche strusciate del corpo e del muso contro mobili e accessori. Seguita da qualche graffiata d’ordinanza e, in alcuni casi, attraverso la classica spruzzata dove il rilascio di poca urina serve come segnale olfattivo, come definizione degli spazi di appartenenza.

Una ritualità per il gatto, perché lo tranquillizza e lo fa sentire al sicuro da eventuali predatori, o dall’ingresso casalingo di altri animali. Un comportamento del tutto naturale, che gli consente di interagire correttamente con tutti i presenti e che lo fa sentire al pari di un sovrano nel suo regno.

Tutti fattori da non trascurare prima di decidere di portarlo in vacanza con noi, costringendolo così ad abbandonare i suoi punti di riferimento. Una scelta che potrebbe agitarlo, innervosirlo, farlo sentire spaesato o che potrebbe spingerlo a marcare il nuovo territorio, con conseguenze negative per mobili e tessili.

Gatto e vacanza, quali le soluzioni più adatte

Organizzare le vacanze con il proprio gatto è possibile ma, come abbiamo scoperto, il felino mostra un certo legame nei confronti del territorio domestico. Per questo è consigliabile evitargli stravolgimenti emotivi costringendolo a subire un lungo viaggio, e un cambio di abitazione. Per garantirgli serenità ecco qualche soluzione rapida da mettere in pratica con successo:

  • fatevi aiutare da parenti e amici: se la vacanza è di breve durata si può lasciare il gatto a casa da solo, affidando le chiavi a parenti o amici fidati. Così che possano passare a trovarlo due volte al giorno per pulire la lettiera, rifornendolo di cibo e acqua fresca. E magari intrattenendosi per qualche coccola e gioco insieme.
  • distributore di cibo e acqua: se l’assenza dovesse rivelarsi davvero minima, il tempo di un weekend, potete acquistare un dispenser elettronico di crocchette e uno di acqua. Programmandolo così che possa erogare ciò che serve per tutta la durata dell’assenza, che non dovrà mai superare le 48 ore.
  • cat sitter: meglio affidarsi a un professionista esperto, che possa conoscere le esigenze del gatto e intervenire in caso di necessità. Basta scegliere un cat sitter di zona, magari cercandolo online o attraverso il passaparola valutando insieme costi e richieste. Un professionista è solito fornire il servizio a domicilio del gatto, così da non turbarlo senza sradicarlo dal territorio. In alcuni casi può ospitare il felino a casa propria. I costi solitamente variano dai 7 ai 12 euro al giorno, ma possono variare in base all’impegno e alle richieste.
  • pensione per gatti: da considerare nel caso nessuno possa supportarvi durante le vostre vacanze, i costi variano dai 15 ai 30 euro ma possono cambiare in base alla situazione.
  • ospitalità a casa di amici e parenti: in ultima analisi si può considerare l’ipotesi di trasferire il gatto a casa di persone di fiducia, ma solo per un brevissimo periodo così che non soffra. Evitando che il gatto esca in giardino o passeggi sui tetti del vicinato, ma che possa sfruttare uno spazio a lui dedicato dove riporre accessori personali. E magari anche una vostra maglietta così che riconosca un profumo familiare.

In vacanza con il gatto, ecco cosa sapere

Se nessuna di queste soluzioni vi soddisfa allora potete organizzarvi in modo da portare il gatto in vacanza con voi, ma sempre con una serie di accorgimenti. Partendo dal posto che potrà ospitarvi, che sia un albergo o un agriturismo, è importante che offra l’accesso al gatto e consenta di lasciarlo in camera. Evitando, invece, le soluzioni più elaborate e meno sicure come il campeggio o il viaggio on the road.

L’idea più semplice è quella di affittare un appartamento, ma che sia cat friendly, offrendogli la possibilità di usufruire di una stanza così da ridurre lo stress emotivo. Accompagnando il tutto con molti oggetti del suo quotidiano a partire dagli accessori per la pappa, il cibo che ama di più e i giochi che adora. Senza dimenticare eventuali cuscini, cuccette o tessuti dove è solito riposare, chiudendo le finestre del nuovo alloggio per prevenire fughe o pericoli.

Per rendere il tutto più confortevole si può passare una garza sulle guance del micio, per poi strofinarla su porte, mobili e divani. Così da diffondere il suo odore rendendo lo spazio più familiare. Appena si sarà tranquillizzato potrete permettergli di scoprire il resto della dimora, ma evitando che esca all’esterno.

Gatto, suggerimenti per un viaggio tranquillo

Il viaggio è un altro momento di grande stress per il gatto ecco perché è bene affrontarlo nel modo giusto, in particolare se non è possibile lasciarlo a casa con parenti e amici, dal cat sitter o in pensione.

  • trasportino: è importante abituarlo per tempo a questo oggetto in modo che diventi un luogo rassicurante, ecco perché andrà lasciato in casa a disposizione. Riponendo all’interno un tessuto a lui familiare o un giochino preferito, in modo che lo utilizzi anche solo per sonnecchiare.
  • feromoni spray: da spruzzare all’interno dell’automobile e del trasportino, prima che lui vi acceda ma anche all’interno del nuovo ambiente domestico. Un odore che può riconoscere e in grado di rasserenare il suo umore.
  • viaggiare con il trasportino chiuso: per evitare che il movimento del mezzo di trasporto lo agiti e fugga, attrezzandovi anche con una pettorina con guinzaglio.
  • documenti e microchip: il gatto dovrà risultare iscritto all’anagrafe, possedere il microchip sottocutaneo e viaggiare con tutti i suoi documenti personali.

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