Washington rimuove il dipinto stradale Black Lives Matter

da | Mar 12, 2025 | news | 0 commenti

A Washington, D.C., il dipinto stradale Black Lives Matter su 16th Street, vicino alla Casa Bianca, non esiste più. Dipinto nel giugno 2020 a seguito delle proteste per l’uccisione di George Floyd da parte di un poliziotto, era diventato un potente simbolo della lotta per i diritti civili. La decisione del sindaco Muriel Bowser di rimuoverlo ha suscitato reazioni contrastanti e sollevato ulteriori interrogativi sul futuro dell’impegno per la giustizia sociale negli Stati Uniti.

Perché era stato creato il dipinto stradale Black Lives Matter?

Il dipinto stradale era nato in risposta all’omicidio di George Floyd, un evento che aveva scatenato proteste in tutto il mondo contro il razzismo sistemico.

L’iniziativa di Washington era stata accolta con entusiasmo, ma anche con scetticismo. Alcuni lo avevano visto come un gesto simbolico privo di un reale impegno politico, una risposta estetica a un problema che richiedeva soluzioni concrete. Nonostante ciò, per molte persone era diventato un punto di riferimento della lotta contro le ingiustizie razziali.

Perché è stato rimosso?

La decisione di rimuoverlo si deve a motivi politici e amministrativi. Il deputato Andrew Clyde della Georgia aveva minacciato di bloccare fondi federali destinati ai trasporti, a meno che la piazza non fosse rinominata. Per evitare lo scontro, la sindaca Bowser ha scelto di procedere con la cancellazione del dipinto stradale.

Il progetto prevede la ripavimentazione dell’area e l’inserimento di un’opera artistica nell’ambito delle celebrazioni per il 250° anniversario degli Stati Uniti. Il costo stimato dell’intervento è di circa 610.000 dollari e dovrebbe concludersi entro otto settimane.

La rimozione del murale riflette il complesso rapporto tra politica, giustizia sociale e memoria collettiva negli Stati Uniti. Se è vero che i simboli non bastano senza azioni concrete, la cancellazione di uno di questi potrebbe rallentare i progressi per preservare lo status quo.

Le reazioni

Gli attivisti di Black Lives Matter hanno espresso delusione e rabbia e accusato l’amministrazione cittadina di non aver mai realmente affrontato il problema del razzismo e della brutalità della polizia. Alcuni hanno definito il murale un’operazione di facciata, altri lo hanno considerato un segnale importante che non doveva essere cancellato. La decisione di sostituirlo con un’opera dedicata alla storia americana ha ulteriormente acceso il dibattito, alimentando il timore che si voglia cancellare il ricordo del movimento.

Tag: diritti | USA

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