Il calabrone killer è pronto a colonizzare campagne e spazi urbani? A lanciare l’allarme, come ogni anno, social e giornali che parlano di una presenza sempre più invadente del calabrone killer, pericolosa specie di vespe proveniente dall’Asia.
Per capire, però, il reale impatto sugli ecosistemi e sull’uomo di questo insetto in Europa e, più specificatamente in Italia, occorre fare qualche precisazione e comprendere le differenze tra le varie specie di vespe che popolano i nostri territori.
Calabrone killer: Vespa velutina o Vespa mandarinia?
Il calabrone killer asiatico, o Vespa Mandarinia, è un insetto piuttosto pericoloso e aggressivo. Raggiunge i 5 cm di grandezza, ha un pungiglione velenoso che può causare reazioni allergiche importanti. La presenza di questo insetto nei nostri ecosistemi potrebbe essere dannosissima, visto che va a caccia di api e altri insetti impollinatori. La Vespa Mandarinia è la specie di calabrone più grande del mondo ed è diffusa in Asia: nel 2019 è arrivata anche negli USA, ma la sua presenza in Europa e in Italia non è stata mai registrata.
In alcune zone in Italia, invece, si sta diffondendo la Vespa Velutina: dimensioni decisamente più limitate rispetto al calabrone killer, raggiunge i due centimetri e ha un torace di colore molto scuro, di un marrone che tende al nero.
Originaria del Sud Est Asiatico e arrivata in Europa probabilmente con il transito di merci, la sua presenza è stata registrata in Liguria e Piemonte e anche in alcune regioni vicine. Si tratta comunque di una diffusione limitata e localizzata, tenuta costantemente sotto controllo.
Quanto è pericolosa la Vespa Velutina?
Fatta quindi questa importante precisazione sulle differenze tra il temuto calabrone killer, lontanissimo dall’Europa, e questo insetto più vicino a noi, ma comunque sotto controllo, capiamo perché la Vespa Velutina è pericolosa.
La Vespa Velutina è una specie aliena, arrivata accidentalmente in Europa dall’Asia e, anche se non ne sono ancora stati quantificati i danni effettivi, la sua presenza nel nostro ambiente ha un impatto considerevole.
Predatrice di api e altri insetti impollinatori, nonché particolarmente invasiva, la Velutina rischia di compromettere le produzioni legate al settore dell’apicoltura e impattare fortemente sulla biodiversità. I nidi raggiungono dimensioni considerevoli e in un anno si possono sviluppare fino a 10 mila individui, con conseguente impatto sugli ecosistemi autoctoni.
Questi nidi inoltre si possono sviluppare anche in ambienti urbani, magari nei sottotetti, nei balconi o in alberi di giardini e parchi. Per l’uomo, una puntura può essere molto dolorosa e, in caso di soggetti allergici, può comportare gravi sintomi, fino allo shock anafilattico.
Altre specie di vespe diffuse in Italia
Ricordiamo però che in Italia, non esiste solo la Vespa Velutina: ci sono due specie piuttosto diffuse, che si confondono facilmente con la temuta cugina asiatica.
Una di queste è la Vespa Crabro, o calabrone europeo: più grande della Vespa Velutina (le operaie superano i 2,5 cm, le regine i 3,5 cm), è diffusa in tutta la Penisola. Essendo una specie autoctona, la sua presenza è normale e necessaria per gli ecosistemi e il controllo dei parassiti. Inoltre, non è particolarmente aggressiva, ma attacca solo se si sente minacciata o se si disturba il nido.
L’altra specie diffusa in Italia e in Europa è la Vespa Orientalis, molto simile alla Vespa Crabro e di origine autoctona, nonostante il nome possa far pensare al contrario. Diffusa nelle zone più calde dell’Italia, raggiunge i 3 cm di grandezza e non è invasiva come la Velutina, né più pericolosa di altre specie di vespe.
La diffusione di queste due tipologie di vespe è molto ampia e può capitare di confonderle con la Velutina: comprenderne le differenze può aiutare a non creare facili allarmismi.
Cosa fare se si incontra la Vespa Velutina
Trattandosi di una specie aliena invasiva, il monitoraggio è essenziale per gestire e controllare la situazione, intervenire tempestivamente in caso di necessità. Il progetto europeo LIFE STOPVESPA finanziato dal LIFE della Commissione Europea ha avviato un sistema di monitoraggio per la presenza della Velutina in Italia.
Attraverso questo modulo, si può segnalare la presenza di queste vespe e dei loro nidi.

Nata a Roma nel 1993, si è laureata in Lettere, con specializzazione in Storia Contemporanea. Attenta al mondo che la circonda, crede fortemente nel potere della collettività: ognuno, a modo suo, può essere origine del cambiamento. Amante del cinema e della letteratura, sogna di scrivere la storia del secolo (o almeno di riuscire a pensarla).
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