Lavoratori dipendenti: i nuovi dati INPS confermano il gender gap

da | Nov 10, 2023 | news | 0 commenti

I nuovi dati dell’Osservatorio sui lavoratori dipendenti del settore privato dell’INPS mostrano che nel 2022 la differenza retributiva tra uomini e donne in Italia ha raggiunto 7.922 euro. Il divario si deve principalmente all’orario di lavoro: molte lavoratrici sono in “part time involontario”, situazione in cui il dipendente potrebbe lavorare a tempo pieno, ma deve accontentarsi di un lavoro a tempo parziale.

Cosa dimostra l’analisi

Dai dati dell’Osservatorio, emerge che nel corso del 2022 sono stati impiegati 16,98 milioni di lavoratori dipendenti nel settore privato (rappresentando la maggioranza della forza lavoro italiana). L’analisi offre una panoramica significativa delle attuali condizioni e tendenze del mercato del lavoro, comprende anche informazioni sulle mansioni svolte, i settori di impiego, i tipi di contratto e le località.

Particolare attenzione è rivolta agli aspetti salariali, con un focus sul divario tra uomini e donne, tra diverse fasce d’età e tra Nord e Sud. L’INPS, in questa analisi, ha incluso tutti i lavoratori dipendenti con almeno un giorno di lavoro, comprendendo quindi gli stagionali e quelli con contratti brevi, ma escludendo gli operai agricoli e i lavoratori domestici dal computo.

Aumento occupazionale e profili lavorativi

Il 2022 ha visto un aumento del 4,3% dei dipendenti nel settore privato rispetto all’anno precedente: il 75% circa ha contratti a tempo indeterminato, il 22% è a tempo determinato, mentre il restante 3% è costituito da lavoratori stagionali.

La maggior parte, il 55%, è composta da operai (9,4 milioni), seguono poi impiegati (6,3 milioni, pari al 36,9%) e apprendisti (3,9%). Dirigenti e dipendenti con contratto quadro, responsabili di ruoli organizzativi aziendali ma al di sotto dei dirigenti, costituiscono rispettivamente lo 0,8% e il 3% del totale dei lavoratori dipendenti.

La retribuzione media annua dei dipendenti è di 22.839 euro lordi e varia notevolmente a seconda dell’inquadramento contrattuale: operai (17.114 euro), impiegati (25.811 euro), quadri (67.629 euro) e dirigenti (154.314 euro).

Differenze di salario

Oltre al tipo di mansione, la retribuzione media annua cambia molto anche per età e genere. Il divario salariale tra uomini e donne è ancora piuttosto evidente: gli uomini guadagnano in media 26.227 euro e le donne 18.305 euro, con una differenza di quasi 8.000 euro. Tra le lavoratrici sono più diffusi i contratti part time che, con un orario ridotto, prevedono conseguentemente una retribuzione più bassa.

I contratti di lavoro part time sono molto diffusi in Italia e generalmente sono part time involontari: i lavoratori sarebbero disposti a lavorare full time, ma sono costretti ad accontentarsi di contratti a tempo parziale, con importanti gap salariali.

Le disparità legate all’età sono attribuibili in gran parte ai contratti occasionali e stagionali: i giovani lavorano meno giorni all’anno, percependo un reddito annuo inferiore. La retribuzione media annua cresce con l’età, raggiungendo il picco tra i 55 e i 59 anni a 29.000 euro.

Il divario salariale tra uomini e donne aumenta parallelamente con l’età: la differenza nella retribuzione media annuale fino ai 19 anni è poco meno di 2 mila euro, superando poi gli 11 mila euro nella fascia 55-59 euro.

I dati INPS sottolineano anche un divario territoriale. Il 55% dei lavoratori dipendenti d’Italia è impiegato al Nord, il 20% al Centro, il 17% al Sud e il 7% nelle isole: Nord e Centro registrano stipendi molto più alti rispetto al Sud e alle isole. Nel Nord Ovest la retribuzione media è di 26.933 euro, nel Nord Est di 23.974 euro, al Centro è di 22.115 euro. Al Sud e nelle isole è di poco sotto i 17 mila euro.

Differenze salariali si registrano infine anche tra i vari settori. Salari più elevati per il settore finanziario, quello di estrazione di minerali e settore della fornitura di energia elettrica e gas. I tre settori dove si guadagna meno (per un’alta percentuale di contratti part time e stagionali) sono i servizi alle imprese, le attività artistiche e di alloggi e ristorazione.

Tag: lavoro

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