Maglie in PET riciclato per i Mondiali di rugby

da | Set 19, 2023 | energie rinnovabili, news | 0 commenti

I Mondiali di rugby 2023 sono in programma dall’8 settembre al 28 ottobre in Francia: 20 le squadre che si sfidano sul campo per la Webb Ellis Cup, il trofeo destinato ai Campioni del mondo.

Dopo una prima fase a gironi con quattro gruppi composti da cinque squadre, il torneo proseguirà con i quarti di finale con le prime due classificate di ciascun girone, procedendo poi con eliminazione diretta fino alle semifinali e le finali. L’Italia è nel Pool A e sfida Nuova Zelanda, Francia, Uruguay e Namibia.

A vestire 6 delle nazionali in campo (Scozia, Galles, Georgia, Romania, Samoa e Italia) un’azienda italiana dall’esperienza pluridecennale, Macron, leader europea nel settore dell’abbigliamento sportivo, impegnata nella produzione sostenibile dei suoi prodotti.

13 bottiglie per una maglietta

L’impegno verso la sostenibilità si traduce nel progetto Macron 4 The Planet e si concretizza in una serie di attività e pratiche applicate a tutte le aree dell’azienda, dalla produzione fino alla distribuzione.

Ogni maglia indossata dagli sportivi è infatti realizzata con 13 bottigliette da mezzo litro di plastica riciclata. Certificato dal Global Recycled Standard, infatti, l’abbigliamento sportivo Macron proviene da tessuti realizzati con filato di poliestere riciclato al 100% da PET. La produzione di questo tessuto permette di risparmiare acqua ed energia, oltre a garantire una seconda vita ai rifiuti di plastica. Dopo aver raccolto i rifiuti PET, vengono ridotti in scaglie di 2 millimetri e poi trattati: si ottiene così un filo similare a un filo vergine.

Quelle realizzate per il rugby, sono maglie particolari: composte da più tessuti e rafforzate con diverse cuciture, devono essere abbastanza resistenti per minimizzare la possibilità di presa dell’avversario. L’obiettivo è rendere queste maglie belle nel design e funzionali, resistenti e strutturate: davanti il tessuto dovrà essere più rigido e meno scivoloso, mentre in altre parti della maglia più elastico.

Naturalmente si tratta di un percorso di creazione differente: l’abbigliamento tecnico e gli accessori da gioco, del rugby come di altri sport, richiedono una vestibilità e una funzionalità diversa rispetto al merchandising. In più Macron, si occupa delle molte sfaccettature dell’abbigliamento sportivo: dall’abbigliamento tecnico per chi fa fitness o corsa all’abbigliamento sportivo per il tempo libero. Naturalmente quindi una maglia utilizzata dai campioni del rugby non potrebbe mai essere utilizzata per la vita di tutti i giorni come abbigliamento per il tempo libero.

Sostenibilità, recupero, zero sprechi

Calcio, basket, volley, pallamano, padel e diverse altre discipline: da un piccolo negozio in Emilia-Romagna, oggi l’esperienza di Macron si è ampliata enormemente. L’azienda è leader nel rugby e sponsor tecnico di 90 club professionistici.

Oltre al riciclo del PET, l’attenzione per la sostenibilità si traduce anche in altri progetti. Come la scelta, ad esempio, di aderire a Better Cotton Initiative, il progetto finalizzato a rendere la coltivazione del cotone più sostenibile. O anche la realizzazione di calze interamente prodotte in poliammide rigenerata.

Infine, l’azienda opta per scelte più sostenibili anche per quanto riguarda l’imballaggio, utilizzando buste in plastica interamente riciclata e riciclabile: realizzate con il 100% di polietilene a bassa densità riciclato e certificato da Global Recycled Standard, hanno una chiusura che le rende utilizzabili anche dopo l’apertura. Gli imballaggi in carta invece derivano da una filiera certificata sulla base degli standard internazionali del Forest Stewardship Council.

In termini numerici, queste scelte hanno prodotto l’82% in meno di rifiuti di plastica, utilizzato 37.500 Kg di carta in meno e causato 30.000 Kg di emissioni di CO2 in meno.

Tag: sport

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