Natale significa feste, regali, mangiate in famiglia e, in generale, un po’ di tempo libero. Se quest’anno non volete limitarvi a guardare per la cinquantesima volta Una poltrona per due, vi consigliamo cinque film documentario estremamente interessanti e ben fatti, per darvi una prospettiva approfondita e forse diversa sulle tematiche più svariate.
Ecco a voi i nostri consigli su 5 docufilm da vedere durante le feste.
Women behind the wheel
Docufilm indipendente realizzato da due ventenni inglesi, Cat e Hannah, che hanno deciso di percorrere una strada di 3000 chilometri attraverso Kyrgyzstan, Uzbekistan e Tajikistan per conoscere i luoghi e soprattutto per analizzare la condizione delle donne in paesi di cui non si sente spesso parlare.
Un’avventura che ci permette di vedere la natura di quei paesi e di conoscere una pratica tanto barbara quanto culturalmente accettata in quelle zone dell’Asia, il bride kidnapping, ossia il vero e proprio rapimento della ragazza che l’uomo decide di sposare.
Free money
Nel 2031 terminerà l’esperimento di GiveDirectly, la start up della Silicon Valley che ha intenzione di rivoluzionare il mondo delle donazioni. Che cosa succederebbe se i soldi che doniamo in beneficenza arrivassero direttamente ai destinatari? Questo l’obiettivo di GiveDirectly, che ha selezionato alcuni villaggi del Kenya per dare a tutti gli abitanti una cifra che ne permetta una degna sopravvivenza.
Il documentario ne analizza i risultati dopo i primi anni dalla partenza del progetto, soffermandosi sul benessere creato per i villaggi scelti, e sul malessere per i villaggi invece non scelti.
Sharkwater e Sharkwater Extinction
Sapevate che negli ultimi 30 anni la popolazione globale di squali è diminuita del 90%?
Se vi state chiedendo come sia possibile che il più potente predatore marino stia gradualmente morendo, la risposta probabilmente vi stupirà: ce lo stiamo mangiando! La mattanza degli squali parte da un’usanza alimentare asiatica, la zuppa di pinne di squalo. Si pensa infatti che tale zuppa abbia diverse proprietà benefiche, e per fornire il mercato di pinne di squalo i pescherecci li catturano, ne tagliano le pinne e ributtano l’animale in acqua, ancora vivo, destinandolo a morire spiaggiato sul fondo. Ma non è tutto, ad oggi gli squali vengono addirittura rivenduti sotto falso nome o inseriti nelle scatole di tonno o nel mangime per animali.
Essendo un business da miliardi di dollari ed essendo lo squalo un predatore mal visto dall’uomo, il mondo tende a chiudere gli occhi a riguardo. Sharkwater ve li farà riaprire.
Sharkwater e Sharkwater extintion sono l’uno il seguito dell’altro, girati ad anni di distanza e analizzando l’evoluzione della situazione.
A golden life
Questo docufilm vi darà una prospettiva diversa sull’oro. A Golden life analizza la vita di un ragazzo che di lavoro fa il cercatore d’oro, che tradotto ad oggi significa calarsi in un buco pieno di fango, lavorando in condizioni al limite della sopravvivenza, il tutto per un guadagno minimo, al fine di raccogliere un materiale che dalla nostra parte del mondo serve esclusivamente a ostentare il lusso.
20 giorni a Mariupol
Tutti i docufilm descritti sinora non sono leggeri, ma servono per accrescere la propria cultura, dando una prospettiva più approfondita su alcuni aspetti della nostra quotidianità o su altri che non ci riguardano affatto, come un anello, uno squalo, l’Africa o l’Asia.
20 giorni a Mariupol è un documentario estremamente pesante, ma che al contempo probabilmente va visto per essere meno indifferenti alla guerra, e per cominciare a trattarla per ciò che effettivamente rappresenta.
Il docufilm è girato da un giornalista ucraino, al fine di documentare i crimini di guerra. Come racconta Gino Strada nel libro Una persona alla volta, 9 vittime su 10 della guerra sono civili, nonostante le guerre si dovrebbero combattere tra soldati. 20 giorni a Mariupol parla di guerra e propaganda, mostrando realmente ciò che sta accadendo in Ucraina in questo momento.
Rap and reindeer
Aggiungiamo un sesto docufilm, anche se meno impegnato degli altri, ma probabilmente più adatto al periodo natalizio.
Rap and reindeer segue la storia di un ragazzo Sami, popolazione autoctona della Finlandia. Mihkku deve decidere cosa fare della sua vita, da una parte può portare avanti la tradizione di famiglia e continuare a fare l’allevatore di renne nella meravigliosa natura lappone, dall’altra ha la passione per il rap, passione che lo porterà a partecipare a Finland’s got talent, in cui rapperà in lingua Sami.
Sceglierà di rimanere legato alla propria natura o diventerà un rapper?

Alessandro Chiarato, nato nella ridente città di Rovigo nel 1988, si occupa di comunicazione e marketing digitale con grande attenzione alle questioni legate all’utilizzo (o all’abuso) dei dati. Appassionato di tecnologia, guarda speranzoso alle innovazioni che arrivano da tutto il mondo in attesa di vedere una maggiore e reale attenzione verso le problematiche principali del nostro Pianeta e della nostra quotidianità, che riguardano quindi ciò che mangiamo, beviamo e respiriamo.