Biciclette elettriche: cosa devi sapere

da | Set 3, 2024 | mobilità sostenibile, viaggiare green | 0 commenti

Le biciclette elettriche stanno diventando sempre più popolari, come comodo mezzo di mobilità sostenibile. Sempre più frequenti in città, aiutano a spostarsi anche su distanze considerevoli, senza fare troppa fatica con la pedalata. Il tutto, con un ridottissimo impatto ambientale poiché, proprio data la presenza di un motore elettrico, non vengono emessi gas climalteranti durante il loro utilizzo. Ma quali sono le tipologie e le caratteristiche principali delle biciclette elettriche?

Si tratti di una city-bike, di una mountain-bike elettrica o di una fiammante due ruote da corsa, il mercato delle biciclette elettriche offre oggi soluzioni per tutte le esigenze. Anche a prezzi abbastanza abbordabili: è proprio per questo che stanno ottenendo un buon successo, considerando come – insieme ai monopattini – siano fra le soluzioni di spostamento sostenibile fra le più acquistate.

Le tipologie di biciclette elettriche

In linea generale, quando si parla di biciclette elettriche si indica un velocipede alimentato da un piccolo motore, che permette di sostenere la pedalata – o, in alcuni casi, anche di garantire il movimento autonomo – grazie all’ausilio di apposite batterie. Questa, tuttavia, è una definizione generica: questi mezzi sostenibili possono essere infatti divisi sia in base alla loro modalità di funzionamento che alla tipologia d’uso a cui sono indirizzati.

Le tipologie di biciclette elettriche in base al funzionamento

e-bike

Partendo proprio dalle modalità di funzionamento, nell’universo delle biciclette elettriche si possono individuare sostanzialmente due grandi gruppi:

  • le biciclette a pedalata assistita, dette anche comunemente e-bike: così come suggerisce il loro nome, sostengono la pedalata tramite il loro motore elettrico, rendendo quindi lo sforzo meno faticoso. Non possono però essere utilizzate esclusivamente a motore: è sempre necessario, in altre parole, pedalare;
  • le biciclette a spostamento autonomo, spesso indicate anche come S-pedelec: queste ultime sono in grado sia di sostenere la pedalata che di percorrere breve tratte con il motore come unica fonte di traino, quindi senza sforzo alcuno per il ciclista.

Questi due grandi gruppi di differenziano anche dal punto di vista normativo, date le loro sostanziali differenze:

  • le bici a pedalata assistita non possono superare i 25 chilometri orari di velocità e, ancora, non possono prevedere in dotazione motori superiori ai 250 kW;
  • le biciclette a spostamento autonomo, invece, possono raggiungere i 45 chilometri orari di velocità e un motore di potenza non superiore ai 500 kW. Dal punto di vista normativo, queste biciclette sono in tutto e per tutto equiparate ai ciclomotori elettrici, di conseguenza potrebbero richiedere il conseguimento del patentino AM per i minori di età superiore ai 14.

Le tipologie di biciclette elettriche in base all’uso

Mountain Bike elettrica

Le biciclette elettriche possono anche essere categorizzate in base al loto utilizzo, poiché i vari modelli presentano caratteristiche diverse a seconda delle esigenze del ciclista. Ad esempio, si possono trovare sul mercato:

  • city e-bike, ovvero biciclette – solitamente a pedalata assistita, ma non solo – specificatamente pensate per l’uso in città. Presentano infatti un peso ridotto – affinché possano essere facilmente trasportate su scale, su mezzi pubblici o all’interno di ascensori – e progettate per garantire il massimo della resa su strade asfaltate o, comunque, sulla pavimentazione cittadina;
  • folding e-bike, cioè biciclette elettriche – anche in questo caso, quasi sempre a pedalata assistita, progettate affinché siano pieghevoli e, quindi, facilmente trasportabili. L’ideale per chi, quotidianamente, compie tratti con mezzi diversi: percorsi in auto, con i mezzi pubblici e in bici;
  • mountain-bike e trekking-bike elettriche, ovvero pensate per l’utenza sportiva che vuole approfittare della comodità del motore elettrico anche al di fuori di un contesto cittadino, ad esempio in campagna o in montagna. Presentano una struttura solitamente più solida, così come ruote più larghi e pneumatici più spessi, così da adattarsi alle diverse tipologie di terreno;
  • cargo e-bike, cioè sviluppate per coloro che utilizzano la bicicletta elettrica come strumento di lavoro e, quindi, dotate di portapacchi – frontale, laterale o posteriore – per il trasporto di oggetti. Queste biciclette, dal telaio più resistente per sostenere anche pesi importanti, sono sempre più frequenti fra rider e corrieri cittadini.

Funzionamento e vantaggi delle biciclette elettriche

Ma come funzionano, nel dettaglio le biciclette elettriche? E, soprattutto, quali sono i vantaggi rispetto a delle classiche due ruote?

Ricarica e uso

Presa Schuko per bici elettriche

In linea generale, le biciclette elettriche si ricaricano in modo molto semplice: a differenza delle auto o delle moto elettriche, che presentano attacchi per colonnina specifici, questi mezzi di trasporto sono dotati di normali prese schuko: possono quindi essere collegate a qualsiasi presa di casa.

I tempi di ricarica sono solitamente brevi – in genere, non più di un paio di ore – anche se variabili a seconda del pacco batterie montato. Anche l’autonomia garantita da una singola carica è molto variabile, sempre in base alla batteria montata: si può andare dai 25 chilometri delle pedalata assistita fino ai 130 delle autonome più costose.

Le e-bike a pedalata assistita solitamente non richiedono alcuna curva di apprendimento per il loro utilizzo: il motore può attivarsi semplicemente pedalando o, ancora, tramite controlli montati sul manubrio. Per le bici elettriche più simili a ciclomotori, invece, si hanno i classici comandi d’accelerazione a manubrio. Nella maggior parte dei casi, entrambi i gruppi presentano degli appositi display che riportano utili informazioni, quali la velocità raggiunta e lo stato di carica della batteria.

Vantaggi delle biciclette elettriche

Sono diversi i vantaggi che questi mezzi di mobilità sostenibile possono garantire, a partire dalla comodità. Scegliere una di queste bici significa infatti:

  • approfittare di una maggiore comodità di spostamento, in particolare in ambito cittadino, superando il traffico che solitamente coinvolge mezzi più grandi, quali le automobili;
  • potersi spostare agilmente senza fare troppa fatica, grazie al sostegno garantito dal motore elettrico.

I versanti positivi sono presenti anche in termini ambientali, se si confrontano queste bici con veicoli dal maggiore impatto ambientale e, soprattutto, notevolmente più inquinanti: basti pensare ai motori endotermici, alimentati da combustibili fossili. Non sono, però, a impatto zero: oltre alla produzione, bisogna considerare una certa emissione di gas climalteranti se la ricarica non avviene approfittando unicamente di fonti rinnovabili. Da questo punto di vista, la classica bici rimane la soluzione a minor impatto ambientale possibile.

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