Come vivere più di 100 anni?

da | Ott 16, 2023 | alimentazione, I consigli di managaia.eco, vivere green | 0 commenti

Sarebbe bello avere una formula magica per vivere più di 100 anni, e soprattutto per arrivare al doppio zero in forma fisicamente e mentalmente, ma al momento l’uomo non ha ancora scoperto l’elisir di lunga vita. Tuttavia, esistono delle zone del mondo in cui la media dei centenari è stranamente alta, un’analisi dei fattori che determinano questa sorta di miracolo può aiutarci a capire di più sul nostro benessere fisico.

Questi fattori sono stati approfonditi ed esposti da Dan Buettner nel documentario Netflix Live to 100: Secrets of the Blue Zones. I ricercatori Gianni Pes e Michel Poulain hanno cominciato il loro studio sui centenari del mondo agli inizi degli anni Duemila: avevano l’abitudine di cerchiare in blu le aree geografiche in cui l’aspettativa di vita e il numero dei centenari era mediamente molto più alto del resto del Pianeta, per questo motivo queste aree sono conosciute con il nome di Blue Zones. Da questa ricerca nasce e prosegue il lavoro di Dan Buettner, che ha impegnato gli ultimi 20 anni a viaggiare per il mondo e comprendere quale sia la formula per vivere meglio e più a lungo.

Quali sono le Blue Zones

Verrebbe da pensare che gli aspetti che determinano una vita sana e duratura siano scontati: aria pulita, sana alimentazione e attività fisica. Certamente questi sono fattori importanti, ma la ricerca su queste aree particolari del mondo ha dimostrato che non sono fondamentali e che da soli non bastano.

Le blue zones sono infatti molto diverse tra loro, alcuni sono piccoli villaggi, altre città metropolitane, alcune di queste aree sono situate in delle isole, altre in montagna, altre ancora in luoghi affollati.

Le zone blu del mondo, ossia le aree con il maggior numero di centenari, sono situate in Sardegna, nell’isola di Okinawa in Giappone, in Sud America, precisamente a Nicoya in Costa Rica, nell’isola greca di Icaria e nella comunità di Loma Linda, in California.

Quasi ogni continente ha la sua zona blu, ma oltre a queste esistono complessi urbani importanti, come Singapore, che mostrano un’aspettativa media di vita nettamente più alta rispetto alle altre grandi città del mondo, e che forniscono dati estremamente utili alla ricerca.

Come vivere il più a lungo possibile

Quali sono quindi gli elementi che hanno permesso a molti degli abitanti di quei luoghi di superare i 100 anni di età? Ma soprattutto quali sono i fattori che fanno sì che in queste aree si registrino tassi molto più bassi, e in alcuni casi praticamente nulli, di demenza in età avanzata?

Alimentazione

Abbiamo anticipato che si tratta di un elemento importante, per cui la mettiamo in cima alla lista.

La dieta mediterranea è un tipo di alimentazione perfetta per mettere le basi di una zona blu, attenzione però a cosa si intende per dieta mediterranea. In molti infatti, soprattutto in Italia, confondono questo termine con l’abitudine a mangiare pasta, pomodoro, carne e pesce della nostra penisola; in realtà con dieta mediterranea si intende l’alternanza di praticamente tutti i prodotti che troviamo in questa zona del mondo. Questa ad esempio comprende diverse tipologie di cereali e legumi, come ceci, fagioli di molte varietà, lenticchie, oltre a orzo, farro e riso, che andrebbero alternate in un regime alimentare sano.

Elementi della dieta mediterranea si trovano anche in quella asiatica e sudamericana, seppur con sostanziali differenze: il punto della questione è tuttavia mangiare molta verdura, scegliere prodotti di stagione e, in generale, non esagerare ed evitare le abbuffate.

In California, che presenta meno autenticità di coltivazioni rispetto all’area mediterranea, si è puntato sul cibo sano, adattando i supermercati di Loma Linda a una richiesta di prodotti naturali, poco lavorati e con ingredienti salutari.

Il vino rientra nel regime alimentare in particolar modo di Sardegna e Grecia: vini naturali, auto prodotti e consumati con moderazione, anche dai centenari.

Attività fisica

L’attività fisica è una costante delle blue zone, ma non come siamo abituati ad intenderla. In tutte le blue zone considerate le persone hanno l’abitudine di camminare e lavorare, in particolar modo si coltivano i loro orti, a cui vengono dedicate un paio d’ore al giorno che comportano uno sforzo fisico salutare. A questo si alternano passeggiate, talvolta con dislivelli importanti, per andare a svolgere il proprio lavoro o per trovare amici e parenti.

Si tratta quindi di un’attività fisica non mirata a uno specifico obiettivo, ma quotidiana e costante, che permette al proprio corpo di rimanere sano e attivo anche oltre i cent’anni. Nel documentario si vede un centenario salire a cavallo come farebbe un ventenne, semplicemente perché quella è la sua quotidianità da quando era giovane.

Nella località di Loma Linda, in California, che a differenza delle altre blue zone è un’area meno rurale o campestre, ma sembra più una sorta di resort su grande scala organizzato per svolgere attività quotidiane, come sport, ritrovi e volontariato, si pratica quotidianamente il tennis o sue varianti, come il pickleball.

La famiglia

Ogni zona ha i suoi prodotti tipici, i propri super food e le proprie qualità, ma bene o male un po’ in tutto il mondo si può trovare una varietà alimentare che può fare da solida base a un benessere fisico duraturo. Ecco quindi che subentrano gli altri elementi di questa formula magica, e uno di questi è la famiglia.

Una costante delle zone blu è il legame con la propria famiglia: per motivi diversi a seconda delle varie aree analizzate, c’è la tendenza a rimanere vicini ai propri cari per l’intero arco della vita, senza allontanarsi e senza rinchiudere i meno giovani in case di riposo. I familiari si aiutano, condividono, instaurano e mantengono le proprie tradizioni. Ciò permette di evitare una solitudine che molto spesso porta a depressione e che finisce col togliere letteralmente anni di vita agli esseri umani.

Coltivare i valori familiari è un elemento concreto per il proprio, e altrui, benessere psicofisico.

Gli amici

Lo stesso identico discorso vale per gli amici e per i gruppi sociali in generale. A Loma Linda in California le persone si uniscono per fare volontariato o per giocare a pikleball, a Okinawa formano dei gruppetti sociali per aiutarsi, anche economicamente se necessario, in Sardegna e in Grecia ci si ritrova al bar per bere un bicchiere di vino e scambiare due chiacchiere e in Costa Rica sono molte le attività all’aria aperta che riuniscono le persone.

Si è constatato quindi come il benessere fisico non sia collegato a quello economico, Nicoya ad esempio è una zona povera, bensì agli ingredienti della propria quotidianità.

Amici e famiglia hanno qualcosa in comune con l’ultima caratteristica delle blue zone.

Avere uno scopo

Che si tratti della fede o del proprio lavoro, avere una ragione di vita è fondamentale per vivere a lungo. L’idea di avere uno scopo e un’utilità, per noi e per gli altri, è un punto cruciale in particolar modo del benessere psichico.

Ci si sofferma a pensare al nostro corpo, e alla sua decadenza. Si comprano diete, cosmetici e interventi per fermare il tempo, ma si tende a curare poco la propria mente. Siamo abituati a intendere il lavoro come una fonte di sostentamento, ma in realtà dovrebbe trattarsi di una ragione di vita: si è constatato che nelle blue zone le persone tendono a non andare in pensione. Artigiani, contadini e pastori continuano a fare il proprio lavoro anche a 100 anni, perché è proprio quello che li tiene in vita.

I centenari intervistati rispondono più o meno tutti allo stesso modo: mangio bene, mi tengo allenato, ho una buona famiglia e amici e mi sento importante.

Cosa bisogna fare per vivere fino a 100 anni?

Si ritorna quindi alla domanda di partenza: cosa bisogna fare per vivere fino a 100 anni?

Singapore è forse il Paese del mondo con il miglior rapporto tra politica e cittadini. La politica è fondata infatti sul benessere della popolazione, e ciò ha fatto sì che l’aspettativa di vita media di Singapore sia più alta rispetto al resto del Pianeta.

La politica lavora e agisce che per far star meglio i propri cittadini: i fast food ad esempio hanno dei vincoli sulla quantità di zucchero delle bevande, limiti molto più rigidi rispetto agli standard del resto del mondo; gli alimenti sani e naturali vengono venduti a un prezzo più basso, incentivandone l’acquisto; la città stessa è progettata strutturalmente in maniera tale da favorire l’aggregazione e l’attività fisica.

L’ultimo ingrediente della formula per diventare centenari è rappresentato dal contesto. Se si cambia il contesto possono cambiare anche le abitudini delle persone, e ciò può significare aumentarne le aspettative di vita.

Abbiamo la possibilità di migliorare il nostro stile di vita in maniera tale da poter migliorare il nostro benessere personale, ma per raggiungere il massimo del risultato dobbiamo essere consapevoli che sarebbe il caso di lavorare e agire per cambiare il contesto in cui viviamo, creando un vantaggio per noi e per la comunità. Uno degli elementi che permettono di vivere cent’anni è quindi la capacità di creare un ambiente sociale di benessere collettivo, ripensando quindi al proprio ruolo dal punto di vista politico e comunitario.

Se saremo in grado di creare nuove zone blu nel nostro Pianeta, saranno questi i fattori da cui partire.

Tag: dieta | salute | sport

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