Si sente tanto spesso parlare, a volte impropriamente di dislessia: si tratta di un disturbo specifico dell’apprendimento, che emerge di solito all’inizio della scolarizzazione.
I DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) sono disturbi del neuro-sviluppo che hanno a che fare con la capacità di leggere, scrivere e calcolare in modo corretto e fluente.
In questo articolo scopriremo cosa significa vivere con la dislessia, quali le sue caratteristiche principali e come è possibile diagnosticarla.
Che cos’è la dislessia?
Il termine dislessia deriva dal greco dys (difficoltà) e lexis (linguaggio) e indica un disturbo specifico dell’apprendimento che influisce sulla capacità di leggere e scrivere. Questa condizione non è legata al livello di intelligenza, poiché le persone con dislessia spesso dimostrano abilità cognitive normali o superiori. La sfida principale risiede nella modalità in cui il cervello elabora le informazioni scritte.
Le persone affette da dislessia possono sperimentare difficoltà nella decodifica delle parole, nella lettura fluente e nella comprensione del testo. Le cause della dislessia sono associate a fattori genetici e neurobiologici, con alterazioni nella struttura e nella funzione del cervello che influenzano il processo di lettura.
È cruciale comprendere che la dislessia non è una questione di mancanza di impegno o intenzione. Coloro che ne sono affetti affrontano sfide reali nella trasformazione delle lettere in suoni e nella comprensione del significato. Tuttavia, con il supporto adeguato, molte persone con dislessia possono imparare a leggere e scrivere con successo.
La dislessia non deve essere confusa con altre condizioni simili, come la disnomia e la dislalia. Mentre la dislessia riguarda specificamente la lettura e la scrittura, la disnomia si concentra sulla difficoltà nel ricordare e recuperare i nomi delle cose. D’altra parte, la dislalia implica difficoltà nella pronuncia corretta delle parole. Ognuna di queste condizioni richiede un approccio unico nella gestione e nel supporto.
Affrontare la dislessia richiede consapevolezza e comprensione. Per un mondo più inclusivo, è fondamentale riconoscere e rispettare le sfide uniche che ogni individuo può incontrare. Nelle prossime sezioni, esploreremo ulteriormente come la diagnosi precoce può essere la chiave per fornire il supporto necessario alle persone con dislessia, consentendo loro di sbocciare e raggiungere il loro pieno potenziale.
Continua a leggere per scoprire di più su questo argomento importante e spesso trascurato.
Principali caratteristiche e sintomi
Le caratteristiche e i sintomi della dislessia variano da persona a persona, ma alcuni segnali comuni possono aiutare a identificare questa sfida nel processo di apprendimento. Uno degli indicatori principali è la difficoltà nella decodifica delle parole, con la tendenza a scambiare, invertire o omettere lettere durante la lettura. Questo può influire sulla precisione e sulla fluidità della lettura, rendendo la comprensione del testo un compito impegnativo.
Inoltre, le persone con dislessia possono sperimentare una lettura ad alta voce incerta, spesso accompagnata da pause frequenti e faticose. La lentezza nella lettura può essere accompagnata da difficoltà nella memorizzazione e nel richiamo delle parole. Questo può riflettersi anche nella scrittura, con errori ortografici frequenti e una struttura di frasi che può sembrare disorganizzata.
È comune osservare una difficoltà nella comprensione delle istruzioni scritte e nella risoluzione di problemi matematici che coinvolgono testi. Questo non indica una mancanza di intelligenza, ma piuttosto una sfida specifica nell’elaborazione del linguaggio scritto.
La dislessia però non si limita solo alla sfera accademica: può influire anche sulla memoria a breve termine e sulla rapidità di elaborazione delle informazioni, rendendo alcune attività quotidiane più impegnative.
L’aspetto emotivo non va trascurato: le persone con dislessia possono sperimentare frustrazione, ansia e una riduzione dell’autostima, spesso derivante dalle sfide incontrate nel contesto scolastico o lavorativo.
Riconoscere questi segnali è fondamentale per garantire una diagnosi tempestiva e un adeguato sostegno. La consapevolezza delle caratteristiche e dei sintomi della dislessia contribuisce a creare un ambiente più comprensivo e inclusivo, dove le persone possono sentirsi supportate nel superare le sfide e sviluppare le loro potenzialità uniche.
Quando si manifesta?
La dislessia può manifestarsi nelle prime fasi dell’apprendimento, spesso durante la fase iniziale della lettura e della scrittura, che solitamente si verifica tra i 5 e i 7 anni. Tuttavia, è essenziale sottolineare che la dislessia può essere diagnosticata anche in età più avanzate, inclusa l’età adulta. Negli adulti, i sintomi possono emergere quando si affrontano compiti complessi che coinvolgono la lettura e la comprensione del testo, come nel contesto lavorativo.
La diagnosi in età adulta può rappresentare una svolta significativa, perché riesce finalmente a giustificare le difficoltà nell’affrontare sfide precedentemente non comprese. Gli adulti che sospettano di avere la dislessia possono cercare valutazioni e supporto professionale per comprendere meglio le proprie necessità e ricevere strumenti adatti. L’identificazione precoce e la diagnosi durante l’età adulta possono aprire porte a interventi mirati, migliorando la qualità della vita e le opportunità di apprendimento continuo.
Come diagnosticarla
La diagnosi della dislessia è un processo multidisciplinare che coinvolge professionisti esperti nell’identificazione delle sfide legate all’apprendimento, con test diagnostici progettati per valutare le abilità di lettura, scrittura e comprensione del linguaggio, fornendo una panoramica completa delle sfide specifiche che l’individuo può affrontare.
I professionisti coinvolti nella diagnosi includono psicologi, neuropsichiatri infantili, pedagogisti e insegnanti specializzati. La valutazione può iniziare con interviste approfondite per raccogliere informazioni sulla storia dello sviluppo dell’individuo, le esperienze accademiche e le sfide quotidiane. Successivamente, vengono utilizzati test standardizzati per valutare le abilità di decodifica delle parole, la comprensione del testo e la velocità di lettura.
La diagnosi non si basa solo sulla presenza di difficoltà, ma anche sulla persistenza di tali sfide nonostante un insegnamento adeguato. È importante considerare il contesto educativo e ambientale in cui l’individuo è stato esposto e valutare se il supporto ricevuto è stato sufficiente.
Il coinvolgimento dei genitori e degli insegnanti è cruciale durante il processo di diagnosi. Le osservazioni quotidiane e le esperienze sul campo possono offrire una prospettiva preziosa sulle sfide specifiche che l’individuo affronta. La collaborazione tra genitori, insegnanti e professionisti della salute mentale è essenziale per garantire una comprensione completa del quadro clinico.
Una diagnosi accurata può aprire la strada a interventi mirati e personalizzati. Gli insegnanti possono adottare strategie pedagogiche specifiche, come l’uso di strumenti di supporto alla lettura e la fornitura di indicazioni visive. L’individuo può beneficiare anche da programmi di intervento precoce e da percorsi educativi personalizzati che tengano conto delle sue abilità e delle sue esigenze specifiche.
Comune, ma non insormontabile
La dislessia è più comune di quanto si possa pensare, perché colpisce circa il 5-10% della popolazione. Tuttavia, è importante riconoscere che con il giusto sostegno, le persone con dislessia possono superare le sfide e raggiungere il loro pieno potenziale.
Fondamentale quindi poter accedere a risorse educative, programmi di supporto individualizzati e adottare strategie che valorizzino le abilità uniche di ogni persona. L’ambiente circostante gioca un ruolo fondamentale, con ambienti di apprendimento inclusivi e risorse digitali accessibili.
Conclusioni
La dislessia può presentare sfide, ma con la giusta consapevolezza, diagnosi e supporto sostenibile, le persone possono affrontare e superare queste difficoltà. In un mondo che promuove la sostenibilità, è essenziale estendere questi principi anche al sostegno delle persone con dislessia, garantendo un ambiente educativo e lavorativo inclusivo per tutti.
Nata a Roma nel 1993, si è laureata in Lettere, con specializzazione in Storia Contemporanea. Attenta al mondo che la circonda, crede fortemente nel potere della collettività: ognuno, a modo suo, può essere origine del cambiamento. Amante del cinema e della letteratura, sogna di scrivere la storia del secolo (o almeno di riuscire a pensarla).