Hai sentito parlare di fruttariani? La dieta fruttariana è un regime alimentare che si basa principalmente sul consumo, esclusivo o prevalente, di frutta.
In questo articolo, scopriremo che cosa significa essere fruttariani, quali sono le motivazioni che spingono le persone a seguire questa dieta, i potenziali benefici e le criticità di questo approccio alimentare, oltre a qualche consiglio pratico per chi voglia avvicinarsi a questo stile di vita.
Cosa significa essere fruttariani?
Essere fruttariani significa seguire una dieta composta prevalentemente da frutta. Questo stile di vita si differenzia dal veganismo e dal vegetarianismo perché si orienta sulla frutta come principale fonte di nutrimento. Oltre alla frutta dolce, i fruttariani includono spesso frutta secca, semi e, in alcuni casi, verdure considerate frutti dal punto di vista botanico, come i pomodori, i cetrioli e le zucchine.
Qualche cenno storico
Le prime tracce di una dieta basata sulla frutta risalgono a pratiche religiose ascetiche, come quelle di alcune correnti induiste che promuovevano un’alimentazione pura, ritenuta più in sintonia con la natura. Durante il XIX secolo, nell’Europa Vittoriana, nacque un interesse per le diete naturali e vegetariane, con alcune persone che iniziarono a sperimentare regimi alimentari a base di frutta per motivi legati non solo alla salute ma anche alla spiritualità.
Una delle figure più influenti fu Arnold Ehret, un naturopata tedesco, che nel suo libro Sistema di guarigione della dieta senza muco (1922) promuoveva una dieta a base di frutta per purificare il corpo. Negli anni Sessanta e Settanta, con la diffusione delle filosofie naturali e alternative, si comincio a parlare sempre di più di fruttarismo che si ricollegava anche a movimenti vegani e crudisti. Oggi, rimane una scelta di nicchia, seguita da chi cerca una dieta percepita come più etica e naturale.
Perché si sceglie la dieta fruttariana?
Le motivazioni per cui una persona sceglie di diventare fruttariana sono diversi.
Innanzitutto una questione di rispetto per gli esseri viventi, sia degli animali che delle stesse piante. Alcuni fruttariani scelgono questa dieta per minimizzare il danno alle piante, consumando solo i loro frutti, che possono essere raccolti senza abbattere la pianta.
La frutta, soprattutto se coltivata localmente, ha un impatto ambientale inferiore rispetto ad altri alimenti che richiedono lavorazioni complesse o l’uso intensivo di risorse naturali. Dunque un’altra motivazione per adottare la dieta fruttariana consiste in una maggiore sostenibilità ambientale rispetto ad altri regimi alimentari.
Infine, può essere una questione legata alla salute, per i numerosi benefici che i fruttariani percepiscono sul loro organismo.
Non tutti i fruttariani sono uguali
La dieta fruttariana può essere declinata in diverse varianti, a seconda del tipo di frutta consumata e delle motivazioni alla base di questa scelta. Scopriamo qualcosa di più in merito.
- Fruttariani puri. Consumano esclusivamente frutta cruda e fresca. Scegliendo questo stile, cercano di mantenere una dieta più naturale possibile, evitando cotture o trasformazioni.
- Fruttariani che includono semi e frutta secca. Oltre alla frutta fresca, consumano anche semi e frutta secca come fonte di grassi e proteine, per cercare di bilanciare il fabbisogno nutrizionale.
- Fruttariani botanici. Includono anche verdure che tecnicamente sono frutti, come pomodori, zucchine e cetrioli. Questa variante si basa su una definizione botanica di frutta per espandere la varietà alimentare e compensare le carenze di nutrienti.
- Fruttariani che consumano una piccola quantità di verdure a foglia verde. Alcuni fruttariani aggiungono piccole quantità di verdure per ottenere minerali e fibre che potrebbero mancare consumando solo frutta.
Benefici potenziali della dieta fruttariana
La dieta fruttariana offre alcuni benefici legati principalmente un elevato consumo di frutta fresca, che è naturalmente ricca di nutrienti, come vitamine, antiossidanti e fibre. Uno dei principali vantaggi è il miglioramento del transito intestinale grazie alla fibra, che può aiutare a mantenere una buona regolarità. Inoltre, l’alto contenuto di acqua presente nella frutta favorisce l’idratazione, un aspetto importante per chi adotta questa dieta.
Un altro aspetto rilevante è la bassa densità calorica della frutta rispetto ad altri alimenti, che può aiutare a mantenere un peso equilibrato. A questo si aggiunge un effetto positivo sulla salute cardiovascolare, grazie all’assunzione di nutrienti come il potassio e la vitamina C che aiutano il sistema circolatorio.
Potenziali criticità
Un regime alimentare così specifico, soprattutto se seguito a lungo, può avere importanti criticità che è assolutamente necessario prendere in considerazione.
Innanzitutto, possono verificarsi gravi carenze nutrizionali: proteine, grassi essenziali, vitamina B12, calcio, ferro e zinco sono nutrienti spesso non presenti in quantità adeguate nella sola frutta. Questo può portare a debolezza muscolare, affaticamento e problemi di salute più gravi, come l’anemia.
Un altro rischio riguarda l’alto contenuto di zuccheri naturali nella frutta. Sebbene siano zuccheri naturali, un consumo eccessivo può avere effetti negativi sulla glicemia, soprattutto per chi ha una predisposizione a sviluppare resistenza all’insulina o diabete.
A livello psicologico, inoltre, la dieta fruttariana può risultare restrittiva e difficile da seguire nel lungo periodo, ed avere ripercussioni anche sul rapporto con le altre persone. Infine, la frutta fresca può risultare difficile da reperire in alcune stagioni o in alcune aree geografiche: questo rende inevitabilmente la dieta meno sostenibile.
Consigli pratici per adottare la dieta fruttariana
Alla luce delle criticità sopra indicate, dunque, chi vuole avvicinarsi a questo stile di vita dovrebbe farlo in modo graduale e consapevole. Ad esempio, considerando l’uso di integratori per compensare le eventuali carenze di proteine, vitamina B12, calcio e ferro. Altrettanto importante, poi, scegliere diverse tipologie di frutta per assicurarsi di ottenere una più ampia gamma di nutrienti.
E infine è assolutamente essenziale ascoltare il proprio corpo e monitorare come ci si sente durante il percorso, apportando eventuali modifiche per migliorare l’equilibrio della dieta. A tal proposito, può essere utile rivolgersi a un dietologo o un nutrizionista per un piano alimentare adeguato e personalizzato in base alle proprie necessità.
Cosa ne sarà dei fruttariani
Nel contesto delle diete vegetariane e vegane, la dieta fruttariana rappresenta un’opzione più estrema, seguita da una minoranza di persone. Tuttavia, con l’aumentare della consapevolezza sui temi ambientali e salutari, è più che probabile che questo stile alimentare continui a suscitare interesse, sebbene rimanga una scelta non adatta a tutti.
La dieta fruttariana è un approccio alimentare interessante ma radicale che, pur offrendo alcuni benefici tangibili per l’ambiente e per l’organismo, richiede attenzione e consapevolezza, soprattutto per quanto riguarda l’equilibrio dei nutrienti.
Nata a Roma nel 1993, si è laureata in Lettere, con specializzazione in Storia Contemporanea. Attenta al mondo che la circonda, crede fortemente nel potere della collettività: ognuno, a modo suo, può essere origine del cambiamento. Amante del cinema e della letteratura, sogna di scrivere la storia del secolo (o almeno di riuscire a pensarla).