
La violenza contro le donne resta una delle piaghe più gravi della società contemporanea. Il progetto delle Panchine Rosse nasce proprio per dare visibilità a questa emergenza, creando spazi simbolici che ricordano le vittime e invitano alla riflessione. Ogni panchina è un richiamo nel territorio, un invito a riflettere sulla violenza di genere. L’iniziativa unisce comunità, scuole e cittadini e offre strumenti concreti per ricordare le vittime e supportare chi è in pericolo. Se ti senti minacciata o hai paura per la tua sicurezza, è importante sapere che esistono numeri e servizi a cui puoi rivolgerti.
La storia
Il progetto “Panchine Rosse contro la violenza sulle donne” prende avvio nel 2014 a Torino, grazie alla Circoscrizione 6 e all’associazione Acmos. L’obiettivo era commemorare le donne vittime di violenza, soprattutto femminicidi, e dare loro un segno concreto nel territorio. La prima panchina rossa venne inaugurata il 26 novembre 2014, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, all’incrocio tra via alla Chiesa e via San Gaetano da Thiene, di fronte all’Ecomuseo urbano. Dopo il debutto, altre dieci panchine furono installate in vari quartieri, amplificando la visibilità del progetto.

Nel gennaio 2016 vennero aggiunte altre dieci panchine, decorate dal graffitaro Karim Cherif con grandi occhi e una citazione letteraria. In quell’occasione, alcune critiche di stampo politico misero in discussione l’utilità delle panchine. La risposta delle istituzioni e del Partito Democratico promosse un dibattito che portò all’estensione del progetto in tutta Italia.
L’iniziativa venne adottata da Tina Magenta a Lomello, in provincia di Pavia, che nel 2016 inaugurò una panchina dedicata a tutte le donne morte per mano di chi diceva di amarle. Il simbolo delle Panchine Rosse si è diffuso rapidamente in tutta Italia. Nel 2021 il marchio “Panchina rossa” è stato registrato per garantirne l’uso a fini istituzionali e di sensibilizzazione. Oggi le panchine rosse sono presenti in molte città italiane e in diversi Paesi del mondo, diventando un simbolo riconosciuto e condiviso contro la violenza di genere.
Idea di base

L’idea alla base del progetto è trasformare una semplice panchina in uno strumento di riflessione sulla violenza di genere. Ogni panchina è collocata in spazi pubblici o privati accessibili, con frasi che commemorano le vittime e richiamano l’attenzione sul femminicidio. La comunità viene coinvolta nella scelta del luogo e delle parole da inserire, partecipando anche ad attività di sensibilizzazione al momento dell’inaugurazione.
Il simbolo della panchina rappresenta il posto vuoto lasciato da una donna uccisa: chi si siede è invitato a fermarsi, riflettere e dedicare un pensiero a chi non c’è più. Il colore rosso richiama il sangue delle vittime e si ispira alla campagna Zapatos Rojos realizzata a Ciudad Juárez in Messico nel 2009, quando l’artista Elina Chauvet collocò 33 paia di scarpe rosse per ricordare le donne uccise. La panchina diventa un simbolo chiaro e significativo della lotta alla violenza.
Come funziona
Il progetto funziona attraverso alcuni passaggi chiave. Le panchine vengono tinteggiate di rosso e installate in spazi pubblici come parchi, piazze o cortili, ma anche in luoghi chiusi come scuole e uffici. Spesso accanto alla panchina viene collocata una targa con i contatti di associazioni che offrono supporto alle donne in difficoltà.
Chiunque può adottare una panchina, decorarla e organizzare eventi di sensibilizzazione legati al progetto. La manutenzione resta a carico di chi adotta la panchina, mentre l’amministrazione locale non ha responsabilità sui possibili danni. In questo modo, la panchina diventa un segno visibile nel territorio, un richiamo costante alla riflessione sulla violenza di genere e un incentivo a promuovere consapevolezza e prevenzione.
Come avviare una procedura per farne una

Per creare una Panchina Rossa nel proprio Comune, è necessario adottare una panchina pubblica o privata accessibile al pubblico. Bisogna poi presentare una richiesta formale all’amministrazione, indicando la panchina scelta e l’impegno a dipingerla di rosso. L’amministrazione valuterà la proposta e la sua fattibilità, assicurandosi che tutto sia conforme alle norme.
Dopo l’approvazione, si organizza l’evento di verniciatura. Successivamente viene installata la targa con il numero anti-violenza 1522. Chi adotta la panchina è responsabile della sua manutenzione e deve garantire che le attività siano sicure e senza oneri per l’amministrazione. È consigliabile rivolgersi all’ufficio comunale di riferimento per modulistica e informazioni specifiche, così da seguire correttamente tutti i passaggi burocratici e organizzativi.
Le panchine rosse nel mondo

Il progetto delle Panchine Rosse si è diffuso a livello internazionale e oggi si contano circa 1.500 installazioni. La maggior parte si trova in Italia, ma alcune sono presenti anche in Paesi come Argentina, Messico, Australia, Spagna, Ucraina, Brasile e Mongolia. Alcune panchine sono diventate simboli riconoscibili, punti di riferimento per la sensibilizzazione contro la violenza sulle donne.
Ecco alcuni esempi delle panchine rosse sparse per il mondo:
- La prima Panchina Rossa a Lomello (2016), luogo di origine del progetto.
- La Panchina Rossa nel cortile d’onore di Montecitorio, a Roma.
- Le panchine rosse universitarie di Padova, collocate in luoghi pubblici e universitari.
- Panchine Rosse installate in diverse ambasciate italiane nel mondo.
- Le oltre 500 panchine distribuite in città simbolo dell’Argentina.
- Panchine Rosse presenti in parchi e piazze di grandi città italiane come Roma, Milano e Torino.
- Panchine Rosse collocate in scuole e università in tutta Italia.
- Panchine rosse in luoghi di valore culturale come musei e centri culturali.
- Panchine rosse che sono installazioni temporanee o permanenti legate a iniziative pubbliche e campagne istituzionali contro la violenza di genere.
- La panchina rossa più recente inaugurata presso la Fondazione OIC a Padova, simbolo di un messaggio universale contro la violenza sulle donne.
Obiettivi del progetto
Il progetto Panchine Rosse vuole sensibilizzare la società sul tema della violenza di genere e del femminicidio, offrendo un simbolo concreto e immediato come le panchine rosse. Allo stesso tempo, promuove la parità di genere, stimola il coinvolgimento della comunità e offre vicinanza alle vittime. Incoraggia chiunque a partecipare e riflettere sul tema.
Le panchine diventano punti di riferimento costanti nei luoghi pubblici, strumenti per educare, ricordare e diffondere una cultura di rispetto e prevenzione della violenza sulle donne. Attraverso attività di sensibilizzazione e installazioni, il progetto mira a cambiare comportamenti e a mantenere viva l’attenzione su questa problematica.
Se sei in pericolo chiedi aiuto
Se ti trovi in una situazione di pericolo, è importante sapere come muoversi. Puoi chiamare subito il numero di emergenza 112 per avere l’intervento immediato delle Forze dell’Ordine. La linea nazionale antiviolenza 1522 è attiva 24 ore su 24, gratuita e multilingue, e offre supporto psicologico, legale e pratico, indicando i centri antiviolenza più vicini.
Se non puoi parlare, esiste l’app del 1522 per chattare in modo discreto e ricevere assistenza senza dover telefonare. In caso di emergenza medica, è possibile contattare il 118. Non restare sola. Rivolgiti a professionisti e strutture dedicate per la tua sicurezza e un supporto concreto.