
Il pickleball: c’è chi lo ama, c’è chi lo odia e c’è chi invece non ha idea di cosa sia. Il pickleball è uno di quegli sport che a primo impatto sembrano non avere troppo senso, un po’ come l’hobbyhorsing, ma poi li provi, li riprovi, e alla fine diventano una dipendenza.
I campi da pickleball cominciano a spuntare qua e là anche in Italia e sono molti gli ex tennisti che, non avendo apprezzato realmente il padel, si stanno avvicinando a questo sport.
Ecco cosa sapere sul pickleball, dov’è nato, chi lo ha inventato, come si gioca e così via.
La nascita del pickleball
Questo sport ha una storia buffissima, che parte dagli Stati Uniti negli anni Sessanta, precisamente nel 1965. Immagina una famiglia in vacanza, una rete da badminton ma senza volano, un po’ di ping-pong e la voglia di divertirsi. Così, su un’isola nello Stato di Washington, tre amici – Joel Pritchard, Bill Bell e Barney McCallum – hanno inventato un gioco con regole semplici per intrattenere i loro figli annoiati. Si dice che il nome derivi dal cane di famiglia, Pickles, che rincorreva sempre la pallina. Insomma, un nome assurdo per uno sport geniale.
Come si gioca
Il pickleball si gioca con una racchetta simile a quella da padel (o simile ai racchettoni da spiaggia) ma più leggera e con una pallina di plastica bucherellata (tipo quelle che usavi da bambino per giocare a mini-golf nel giardino). Si gioca su un campo da tennis di dimensioni molto ridotte.
Le regole di base:
- Si può giocare in singolo o doppio.
- La pallina va colpita al volo o dopo un rimbalzo, ma occhio: la regola del “kitchen” (sì, la “cucina”) vieta di stare troppo vicino alla rete per fare schiacciate.
- Si gioca fino a 11 punti, ma bisogna vincere con almeno due punti di scarto.
È molto semplice cominciare a giocare, ma ci si rende conto rapidamente di quanto questo sport sia molto più tecnico di quello che sembra.
Sport, ma senza troppa fatica e stress
Il pickleball è uno sport che mette in moto tutto il corpo, ma senza essere troppo pesante sulle articolazioni. Correre avanti e indietro sul campo migliora la salute cardiovascolare e la coordinazione e – rullo di tamburi – tonifica il lato B!
Inoltre, è uno sport che si adatta a tutte le età: dai bambini ai pensionati. Non per niente è diventato il passatempo preferito dei baby boomers in pensione negli Stati Uniti.
E non dimentichiamo il lato sociale: giocare a pickleball significa conoscere persone nuove, ridere, scherzare e fare gruppo. Insomma, il benessere fisico va a braccetto con quello mentale.
Se vuoi conoscere tutti i benefici per il tuo corpo degli sport di racchetta, leggi qui l’articolo.
Il pickleball nel mondo
Negli Stati Uniti è letteralmente esploso. Si dice che ormai ci siano oltre 36 milioni di giocatori. È lo sport che sta crescendo più rapidamente negli USA, e grandi campioni dello sport come LeBron James e Tom Brady hanno addirittura investito in squadre professionistiche di pickleball.
E nel resto del mondo? In Australia, Canada e persino in Paesi asiatici come il Giappone, il pickleball sta prendendo piede ed è stato introdotto anche in alcune scuole come attività fisica.
Il pickleball in Italia
Seppur ancora fortemente innamorati del calcetto e, negli ultimi anni, infatuati del padel, anche gli italiani cominciano ad accogliere il pickleball. Soprattutto nelle grandi città cominciano a nascere i primi club dedicati, o i circoli tennis cominciano a riconvertire qualche campo i più piccoli (ma redditizi) campi da pickleball. Siamo abbastanza certi che l’effetto USA arriverà presto anche in Italia e sentiremo sempre più spesso parlare di questo gioco.
Ora che hai scoperto di più sul pickleball non ti resta che provare, se vuoi saperne di più puoi trovare molti video online che mostrano alcuni scambi di partite importanti e poi non ti resta che cercare il circolo della tua città che ha puntato sul pickleball per vedere se è lo sport che fa per te.