
Nei pressi delle foreste pluviali del Brasile, un fenomeno mette a dura prova non solo gli aracnofobici: la pioggia di ragni. Uno spettacolo naturale insolito, dovuto a una specie molto ingegnosa: l’Anelosimus eximius, un ragno sociale che ha imparato a utilizzare a proprio vantaggio tele e fenomeni atmosferici, per farsi trasportare lontano dal vento. Ma da dove deriva questo comportamento e, soprattutto, quali sono le finalità di una vera e propria pioggia a otto zampe?
La pioggia di ragni
Il fenomeno dei ragni cadenti si ripete senza sosta da millenni, eppure ha trovato una certa viralità solo a partire dal 2013, quando un video registrato a Santo Antônio da Platina è rapidamente circolato su tutte le piattaforme social. Nelle immagini catturate dalla fotocamera di uno smartphone, migliaia di ragni che sembravano piovere dal cielo, planando su fitte ragnatele, ricolme di esemplari.
Uno scenario a dir poco horror non solo per chi soffre di aracnofobia, ma anche per la popolazione più generale, trovatasi all’improvviso a doversi riparare da migliaia di otto zampe. Eppure, niente di più naturale, tanto che la scienza studia il fenomeno da decenni, identificandone due cause principali.
I ragni sociali

La prima ragione alla base dell’insolita pioggia di ragni è legata alla natura sociale della specie Anelosimus eximius. A differenza della maggior parte delle specie di aracnidi conosciute, abituata a vivere una vita perlopiù in solitaria, questi esemplari preferiscono condurre le loro esistenze in gruppi molto affollati: in questo modo, gli Anelosimus eximius possono tessere delle ragnatele di dimensioni gigantesche, così da catturare un numero incredibile di prede, tra mosche, zanzare e altri insetti volanti. E non è però tutto, oltre a seguire una struttura gerarchica e organizzativa ben precisa, gli Anelosimus sono in grado di sincronizzare i loro movimenti, tanto da trasformarli in vere e proprie danze, sempre allo scopo di catturare quante più prede possibili.
Proprio poiché in alcune stagioni le tele possono ricoprire alberi e cespugli interi, così come ricoprire la facciata degli edifici, capita che gli otto zampe si calino velocemente a terra, ad esempio per trovare un partner o, più semplicemente, alla ricerca di nuove zone da colonizzare. E così, come facile intuire, si ha l’impressione che questi ragni siano improvvisamente piovuti dal cielo.
Il ballooning

È però un’altra, la principale causa legata alla pioggia dei ragni brasiliani: il ballooning. Diverse specie di ragno tropicale – dal Sudamerica all’Africa Sud-sahariana, passando per il Sudest asiatico – hanno imparato a sfruttare i fenomeni atmosferici per colonizzare nuove aree. In particolare, approfittando delle giornate più ventose, i ragni:
- si lanciano nel vuoto, allo scopo di farsi trasportare dal vento;
- sfruttano le loro ragnatele come delle vere e proprie vele, così da spostarsi anche a decine di chilometri di distanza dai luoghi di partenza.
Non appena le correnti accennano a diminuire, gli otto zampe iniziano la loro discesa verso il suolo, sfruttando la ragnatela per planare a mezz’aria e, fatto non meno importante, per assicurarsi un atterraggio quanto meno traumatico possibile. Un comportamento che, soprattutto durante la stagione estiva, determina una vera e propria pioggia di ragni, nella quasi totalità dei casi senza preavviso.
Per quanto possa sembrare terrificante, il ballooning rappresenta una preziosissima strategia evolutiva, nonché un indispensabile strumento per la biodiversità. Non solo gli aracnidi possono estendere il loro raggio d’azione, raggiungendo luoghi incontaminati da colonizzare, ma contribuiscono a riequilibrare le popolazioni d’insetti soprattutto nelle aree forestali più umide, dove una loro eccessiva proliferazione potrebbe risultare dannosa per la tenuta dell’ecosistema, in particolare la sopravvivenza di numerose specie vegetali.
Nessun pericolo per l’uomo dai ragni volanti
Fortunatamente, per quanto ben pochi gradirebbero di trovarsi nel bel mezzo di una pioggia di migliaia di ragni, non vi sono particolari pericoli per l’uomo. L’Anelosimus eximius è infatti innocuo per gli esseri umani, così come accade per la Parawixia bistriata – un’altra specie di ragno sociale, anch’essa protagonista di vere piogge a otto zampe – con il suo veleno non eccessivamente dannoso per l’uomo.
Eppure, nelle località dove la pioggia di ragni è frequente, vi possono essere delle conseguenze di altro tipo, come alberi completamente ricoperti dalle ragnatele, grondaie e comignoli intasati, bucato steso da buttare e molto altro ancora. Le lamentele più frequenti riguardano però le automobili, magari parcheggiate a bordo strada, perché questi aracnidi possono infilarsi a decine nei condotti d’aria o nelle feritoie di raffreddamento del motore, causando disagi tutt’altro che da sottovalutare.