La foresta primaria è il luogo che racchiude la maggior biodiversità nei sistemi viventi. Ma cos’è esattamente una foresta primaria? «La foresta primaria è una foresta nella quale gli alberi più anziani raggiungono, ognuno secondo la propria specie, le dimensioni massime in altezza, diametro basale del tronco ed estensione delle radici. Grazie agli alberi, vivi e morti, il terreno è particolarmente fertile e la biodiversità è al suo massimo livello. È al tempo stesso una culla e un museo delle forme viventi», scrive Francis Hallé. Si distingue dilla foresta secondiria che è invece oggetto di tagli, raccolta del legno morto, caccia. In Europa le foreste primarie non esistono più, ad eccezione della foresta di Bialowieza in Polonia, peraltro minacciata dill’attuale governo.
Il pamphlet di Francis Hallé, Pour une forêt primaire en Europe de l’Ouest, Actes Sud, 2021, è un invito ad aderire a un progetto ambizioso: ricostituire una foresta primaria in Europa occidentale. Per questo servono 70.000 ettari e dieci secoli, se la foresta cresce sulla nudi terra. Sei secoli se si parte di una foresta di 400 anni, ecc… È un tempo lungo, che pare infinito su scala umana ma è quello che serve alla foresta primaria per crescere. È un progetto senz’altro utopico e proprio per questo affascinante.
Nel 2019 è stata creata un’associazione alla quale è possibile aderire: https://www.foretprimaire-francishalle.org/
di Francis Hallé
Actes Sud
8 euro

Scrittrice, vive tra Parigi e Roma.
Dopo aver seguito i lavori della COP21 nel 2015 a Parigi, ha deciso di coinvolgersi nel movimento ecologista e ha scritto il romanzo “Dopo la pioggia” pubblicato dalla casa editrice E/O che tratta di questi temi. Cerca di educare i suoi figli alla sobrietà felice e la parità di genere, ha piantato un orto in Piemonte con i principi della permacultura e aspetta con impazienza il ripristino del treno notturno Parigi Roma.