Anche se raffermo, il pane non si butta, soprattutto perché esistono tante ricette, molte a basso costo, con cui salvare la cena e abbattere gli sprechi. Se anche in casa vostra il pane diventa frequentemente un ospite indesiderato in dispensa, conoscere alcune idee per recuperarlo vi permetterà di risparmiare soldi ed evitare di gettare cibo nella spazzatura.
Il pane raffermo infatti è estremamente versatile, adatto a molte ricette e utilizzabile in tanti modi: una risorsa preziosa in cucina da non sottovalutare. Scopriamo allora come sfruttare questo alimento e valorizzarlo al meglio.
Mantenere il pane fresco
Prima di parlare di pane raffermo, può essere utile conoscere alcune dritte per conservarlo croccante e fresco il più a lungo possibile.
Partiamo col dire che il pane diventa secco per un processo di disidratazione in cui l’acqua si sposta dalla mollica (che si indurisce) alla crosta (che perde croccantezza), per poi disperdersi.
Esistono alcuni accorgimenti per rallentare questo processo e prolungarne la conservazione. Partiamo dal sacchetto: quello di carta è l’ideale perché assorbe l’umidità, mantenendo il pane croccante. Il sacchetto andrebbe poi inserito in una busta di plastica: questo riduce l’esposizione all’aria e preserva la morbidezza del pane. Un’alternativa più tradizionale consiste nel conservarlo in un panno di cotone per poi riporlo al chiuso.
Conservare il pane in freezer per prolungarne la conservazione si può: potremo mangiarlo dopo averlo scongelato a temperatura ambiente per qualche ora e averlo scaldato al forno brevemente.
Assolutamente vietato il frigo, che accelera il processo di trasformazione dell’amido e rende il pane molle.
Recuperare il pane raffermo
Se dopo qualche giorno il pane non è più croccante, prima di buttarlo possiamo facilmente recuperarlo.
Online si trovano diverse opzioni, più o meno ortodosse. Noi vi consigliamo il metodo più semplice. Sarà sufficiente bagnare la crosta sotto l’acqua corrente per qualche secondo, per poi mettere il pane in forno ventilato per 5 minuti a 200 gradi.
Questo metodo consentirà di recuperare il pane per poco tempo, rendendolo perfetto per il pasto che stiamo per fare.
Partiamo dalle basi…
Prima di passare a delle vere e proprie ricette, partiamo con le cose più semplici. Pangrattato e crostini si acquistano anche al supermercato, ma è un vero spreco di soldi se pensiamo a quanto possa essere semplice farli in casa, con pochi passaggi.
Pangrattato
Se abbiamo qualche pezzetto di pane raffermo, possiamo scegliere di grattugiarlo. Il pangrattato ha moltissimi impieghi in cucina: si può usare per le panature o per dare quel tocco di croccantezza in più nei piatti. Per conservarlo, basterà metterlo in un vasetto in vetro con chiusura ermetica e tenerlo in un luogo fresco e asciutto.
Scegliere di grattare il pane raffermo anziché buttarlo via non è proprio una ricetta, ma un modo per non sprecare cibo.
Crostini di pane
Un altro modo semplicissimo per recuperare il pane raffermo è fare dei crostini adatti a zuppe o insalate. La preparazione è velocissima: basta tagliare le fette di pane a cubetti, condirli con olio e spezie a piacere e dorare poi i dadini in forno oppure in padella per qualche minuto.
Bruschette
Più facile delle bruschette cosa c’è?
Tra le opzioni a disposizione quando il pane non è più fresco e croccante, un’ottima scelta è sicuramente tostare il pane e farne delle bruschette. Le possibilità sono innumerevoli, il limite è solo la fantasia: dalla bruschetta più tradizionale aglio e olio alla bruschetta coi pomodorini fino alle varianti più condite e articolate.
Alcune ricette con il pane raffermo
Se volete sfruttare ancora meglio il pane raffermo, vi proponiamo 7 ricette (6 salate e una dolce) semplici da realizzare ma con ottima resa. Vediamole.
Pappa al pomodoro
Una prima ricetta che proponiamo è la pappa al pomodoro. Partiamo dalla base: si fa rosolare aglio e cipolla con un filo d’olio, poi (dopo aver tolto l’aglio) si aggiunge pomodoro e basilico. Dopo aver portato a bollore, si attendono circa 10 minuti per far cuocere il sugo. Successivamente aggiungiamo alla salsa il pane raffermo a pezzetti, mescolando. Appena il pane sarà ben inzuppato, aggiungiamo un litro di brodo bollente, a cui si aggiungono sale e pepe, lasciando poi sobbollire per 15 minuti. Alla fine si spegne, si fa riposare per un’oretta mescolando spesso per amalgamare gli ingredienti: si serve con un filo di olio buono e foglie fresche di basilico.
Pane alla pugliese
Una rivisitazione della classica frisella pugliese. Mettiamo alcune fette di pane casereccio raffermo, strofiniamo con aglio e poca acqua per ammorbidirle ( il trucco è far riprendere il pane con poca acqua, senza inzupparlo eccessivamente). Cospargiamole poi con polpa di pomodoro, origano, sale e pepe, basilico e un filo d’olio.
Zuppa paesana valdostana
Per questa zuppa, la preparazione fino a un certo punto ci ricorda la ricetta della lasagna. Tagliamo il pane raffermo a grosse fette, poi formaggi valdostani come fontina e toma, e cominciamo a creare gli strati. Su una pirofila, infatti, disponiamo le fette di pane, poi formaggio affettato e il grana grattugiato. Poi un altro strato con gli stessi ingredienti, bagnando infine il tutto con il brodo (vegetale o di carne). Inforniamo a 180 gradi per venti minuti, servendo la zuppa filante e fumante.
Canederli tirolesi
Il pane raffermo è l’ingrediente chiave anche di questi canederli. Dopo aver sbattuto latte con uova, si taglia il pane a cubetti e lo si aggiunge al composto. Si aggiunge poi speck e salame tritati, erba cipollina, prezzemolo sale e noce moscata.
Amalgamati gli ingredienti, si lascia insaporire il composto per un’ora a temperatura ambiente. Infine, al composto andrà aggiunta la farina formando poi i canederli. Si cuociono in brodo per una ventina di minuti.
Panzanella toscana
Realizzare la panzanella è piuttosto semplice. Si taglia il pane e si lascia ammorbidire in una ciotola con acqua. Nel frattempo, si tagliano pomodorini, cetrioli, cipolla (che andrà macerata con aceto e acqua per qualche minuto). In una ciotola, sbricioliamo il pane e aggiungiamo pomodori, cetriolo, cipolla e basilico, condendo infine con pepe, sale e olio.
Lasciamola raffreddare in frigorifero prima di servirla.
Polpette di pane
Le polpette di pane sono un piatto pugliese, la cui preparazione è molto veloce. Ammolliamo il pane raffermo nell’acqua o nel latte. Creiamo poi l’impasto con il pane ben strizzato, formaggio grattugiato, uova, sale, pepe e prezzemolo. Una volta che il composto sarà abbastanza compatto, formiamo delle polpette.
La ricetta le pretende fritte, ma potete scegliere una versione light con la cottura in forno.
Torta paesana
Alternativa dolce, adatta soprattutto a chi ama il cioccolato, la torta paesana è l’ultima tra le ricette che vi proponiamo per recuperare il pane raffermo.
Mettiamo a macerare il pane raffermo con il latte ben caldo, per poi frullarlo con un mixer ottenendo un impasto omogeneo. Uniamo zucchero, cacao, uova, uvetta e amaretti sbriciolati e, a seconda dei gusti, aggiungiamo anche cannella, noce moscata o la scorza di limone o arancia. Versiamo infine il composto in uno stampo imburrato.
Tutte queste ricette vi permettono di recuperare in modo semplice, creativo e gustoso il pane ormai raffermo, limitando gli sprechi. Quale di queste proverete?
Nata a Roma nel 1993, si è laureata in Lettere, con specializzazione in Storia Contemporanea. Attenta al mondo che la circonda, crede fortemente nel potere della collettività: ognuno, a modo suo, può essere origine del cambiamento. Amante del cinema e della letteratura, sogna di scrivere la storia del secolo (o almeno di riuscire a pensarla).