Reggio Calabria sarà una delle prime città italiane a testare un asfalto green. La III Commissione consiliare del Comune di Reggio Calabria infatti, a marzo di quest’anno, ha dato il suo benestare alla proposta avanzata dal Consigliere Gianluca Califano per la sperimentazione di un asfalto green, ecosostenibile, con bitume miscelato.
Nello specifico, la sperimentazione sarà limitata a una via del centro (con grande probabilità, Via Filippini o Via Marvasi), con il monitoraggio del dipartimento di Ingegneria dell’Università Mediterranea, a seguito di un protocollo siglato tra le parti.
Si tratta di un esperimento realizzato anche in altre città, in Italia e in Europa, con buoni risultati. I vantaggi che possono derivare dalle strade “in plastica” sono di vario genere: innanzitutto, si tratta di una proposta di sperimentazione che guarda all’ambiente, mirando a prevenire le fratture del manto stradale e a una sua maggiore durata. Inoltre, il materiale in via di sperimentazione resiste alle alte temperature e risolverebbe il problema dell’inquinamento acustico.
Com’è nata l’idea dell’asfalto green
L’idea ha preso spunto dal progetto europeo LIFE E-VIA (Electric Vehicle noIse control by Assessment and optimisation of tyre/road interaction – Controllo del rumore dei veicoli elettrici mediante valutazione e ottimizzazione dell’interazione pneumatico/asfalto) volto ad affrontare la problematica dell’inquinamento acustico provocato dal rumore del traffico stradale, combinando la conoscenza dell’ottimizzazione degli asfalti e degli pneumatici per testare una soluzione ottimizzata che possa essere utile per ridurre i rumori stradali nelle aree urbane.
Dai dati ambientali dell’Agenzia Europea per l’Ambiente sull’esposizione al rumore, emerge infatti che oltre 100 milioni di cittadini europei sono esposti a livelli di rumore molto elevati e che almeno 1 soggetto su 5 è esposto a livelli di rumore che sono ritenuti nocivi per la salute.
Il programma pilota delle strade “di plastica”
Il progetto, a cui ha preso parte l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, prevede l’impiego di un conglomerato bituminoso che contiene residui di pneumatici.
La formulazione è stata sperimentata a lungo ed è poi stata messa a punto, riscuotendo un certo successo, a Nantes e a Firenze.
Il prof. Filippo Praticò, docente del Dipartimento di Ingegneria (UniRC), ha spiegato quali sono le peculiarità di questo particolare bitume, costituito da una miscela di materiale plastico e gommino.
Il docente ha sottolineato che il conglomerato bituminoso è costituito anche da pneumatico polverizzato. Ciò significa quindi ridurre i rifiuti in discarica. Inoltre, considerando la necessità di inserirlo nel composto per creare l’asfalto green, reperendo tale materiale direttamente sul territorio, sarebbe possibile dar vita a un virtuoso esempio di economia circolare.
Oltre a ridurre notevolmente l’impatto sonoro, l’asfalto green ha una maggiore durata di vita rispetto a quello tradizionale. In generale, poi, il progetto concorrerebbe anche a rispondere alla richiesta europea alle PA di adeguare le strade ai criteri ambientali.
Classe 1982, cremonese d’azione. Copywriter, web content editor e SEO specialist, scrive contenuti per vari siti e portali, e collabora con varie agenzie di comunicazione e digital marketing. Scrive anche per il suo travel blog personale difotoediviaggi.it, creato insieme al marito con il quale condivide la passione per i viaggi. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono il green e la sostenibilità, l’alimentazione e il fitness. Convinta che il nostro benessere cominci da noi stessi, segue una dieta flexitariana e non manca mai al suo allenamento quotidiano in palestra e in piscina. Nel tempo libero ama leggere, andare per mostre e musei e, ovviamente, preparare un trolley e prendere il primo volo, preferibilmente diretto verso mete insolite e ancora poco conosciute dal turismo di massa.