Niu Mqi Evo GT.
E se mi facessi lo scooter elettrico? La domanda è sorta spontanea mentre osservavo desolato il mio vecchio Honda SH 150 tirare le cuoia dopo più di 15 anni di onorato esercizio complici, ahimè, due incidenti negli ultimi quattro anni.
Così è nata l’idea di questo primo TGO (The Green Option) ovvero una prova non tanto sulle caratteristiche tecniche, quanto sulla sostenibilità della scelta sostenibile (scusate il gioco di parole). E per sostenibilità non intendo solo sostenibilità ambientale, ma anche sostenibilità personale, ovvero riesco a far fronte a tutto ciò che il passaggio da uno scooter a benzina a uno elettrico comporta?
Ho scelto dunque di informarmi e provare a fondo uno scooter elettrico. Tra i tanti la scelta è caduta sul Niu Mqi Evo GT, uno degli scooter elettrici più innovativi e tecnologicamente avanzati che si possono trovare attualmente in Italia e che sia confrontabile con un 150 a benzina (con alcune limitazioni, come vedremo).

Per le caratteristiche vi lascio direttamente il link della pagina web dove tutto è spiegato in dettaglio e passo subito all’esperienza d’uso.
Il primo approccio è sicuramente intrigante: tutto digitale, con l’avvio keyless e la gestione anche tramite app, dove è facile tenere sotto controllo i dati relativi all’utilizzo, dalla percorrenza all’autonomia residua, ma anche venire avvisati se qualcuno sposta il motorino (il che, soprattutto per chi lo lascia in strada, è un bel vantaggio).
Certo che io, abituato al familiare rumore dell’accensione dell’SH, che non mi ha mai tradito neanche dopo settimane di sosta sotto casa durante il periodo delle vacanze, rimango un po’ interdetto quando il grande display colorato mi avvisa che il Niu è acceso e pronto anche se non sento alcun rumore. Mi abituerò presto, anche se, complice un display non sempre leggibile con il sole, a volte mi sono trovato ad accelerare quando era spento o a lasciarlo parcheggiato e andarmene quando era acceso.

Le dimensioni sono piccole rispetto a un Honda SH, o almeno così sembra perché se poi andiamo a guardare con attenzione i dati, con il 125 lo divide 15 centimetri di lunghezza e guadagna qualche centimetro in altezza. Ma l’impressione di stare sul fratello minore mi rimane per i due giorni in cui ho avuto lo scooter a disposizione. Il che, se si usa principalmente in città, può anche essere un vantaggio.
Mi sono ripromesso di fare le cose che faccio normalmente con il mio scooter: spostarmi per qualche appuntamento di lavoro, fare la spesa, usarlo per andare in centro e, visto che siamo nel week-end, per un aperitivo o per una cena fuori.

In linea di massima, tutto okay, con il vantaggio di poter girare anche nella ZTL di fascia 1, ovvero quella chiusa agli scooter a benzina. Unica limitazione importante: con questo scooter non si può andare né in autostrada né in tangenziale, il che potrebbe essere un elemento discriminante non da poco per chi fa commuting in alcune città tipo Roma o Milano. Detto ciò, sulle strade a scorrimento veloce, la velocità e l’accelerazione sono impressionanti, e la mancanza di rumore ti porta in un piacevole universo parallelo.
Una piccola scocciatura è data dal fatto che lo spazio sottosella è completamente occupato dalle due batterie e quindi o si mette un bauletto o bisogna portarsi dietro il casco. Inoltre, bella la tecnologia, ma a volte crea alcuni inconvenienti: se spegni lo scooter, per esempio, e poi ti metti sedere poco distante per prendere un aperitivo, dopo un po’ si riaccende perché gestisce la vicinanza col tuo smartphone come un segnale che stai ripartendo.

E siamo arrivati a sera, con un consumo assolutamente ragguardevole e perfino migliore di quanto dichiarato dalla casa: con le due batterie quasi completamente cariche e un’andatura abbastanza allegra (delle tre modalità di guida, eco, dynamic e sport, l’ultima è stata quella usata di più) ho fatto più di 70 km/h. Insomma, per le mie abitudini, più che sufficiente per fare tutto ciò che normalmente faccio, anche uscire con gli amici per cena e dopocena.
Qui, però, arrivano le note dolenti: la ricarica.
Il Niu Niu Mqi Evo GT ha due batterie che si ricaricano o direttamente attaccando lo scooter alla corrente o portando le due batterie a casa. Il problema è che per ricaricare le batterie è necessario un trasformatore e quindi se non si portano le batterie a casa è indispensabile avere un garage per evitare che qualche malintenzionato se lo porti via. E se uno, come me, non ha un garage, deve caricarsi la batteria (o le batterie) fino a casa. Il che vuol dire 10 kg per ciascuna batteria più qualche altro chilo per il trasformatore. Non parliamo, poi, dell’eventualità di non avere l’ascensore e di doversi fare quattro piani di scale a piedi: meglio della palestra!
Inoltre, come potete vedere dalla foto, le due batterie più il trasformatore, occupano un discreto spazio. La notizia buona è che si ricaricano velocemente: 4 ore una, 5 ore due.

Dopo aver gironzolato un altro po’, il giorno successivo riporto il Niu in concessionario e, mentre ritorno a casa a piedi, tiro le conclusioni.
Lo scooter elettrico mi piace in generale e il Niu Mqi Evo GT mi ha convinto sotto molti aspetti, dalla facilità di guida all’autonomia e, quindi, anche al costo di utilizzo. Avrei preferito meno orpelli tecnologici (la gestione tramite app crea a volte alcuni problemi) e gli ammortizzatori sono un po’ duri per avere un buon comfort, ma mi dicono che questa sia una caratteristica intrinseca di tutti gli scooter elettrici per motivi tecnici.
Passo dunque all’elettrico? Mi piacerebbe dire sì, soprattutto per motivi ambientali, ma purtroppo non posso. La gestione della ricarica delle batterie per chi non ha un garage è comunque un problema. Anche senza dover fare quattro piani di scale a piedi, doversi incollare 20 e più chili di batterie ogni giorno da portare a casa diventa uno sforzo non gestibile da tutti. Mi dicono che in un futuro prossimo le colonnine per la ricarica pubblica avranno anche l’attacco per la ricarica degli scooter. Speriamo!
Last but not least: il prezzo. A listino lo troviamo a più di 5.000 euro. In tempo di incentivi, si scende appena sotto i 4.000 euro. Più di un equivalente scooter a benzina, ma si risparmia usandolo.
Per chi sì
Per chi si muove solo in città e non va in tangenziale
Per chi vuole andare nelle ZTL di fascia 1
Per chi ha un garage o può parcheggiare sotto casa e ha l’ascensore
Per chi fa tra i 70 e gli 80 km al giorno
Per chi no
Per chi non ha garage
Per chi non ha ascensore o parcheggia lontano da casa
Per chi fa più di 70/80 km al giorno
Si ringrazia lo Niu Store di Roma, e in particolare Dario, per averci fornito lo scooter per la prova.

Millessimo 1963, ha sempre creduto, da markettaro e da editore, nel valore della parola e gli piace andar di bolina, metaforicamente e no. Innamorato del mare, a contatto con il quale vive per buona parte dell’anno, ha pensato managaia.eco e aggregato persone e idee per dargli voce.