Alcuni cinguettano e basta, altri parlano: il fenomeno degli uccelli parlanti è affascinante e ci ricorda quanto sia sorprendente la biodiversità. Alcune specie hanno sviluppato una capacità unica: imitare la voce umana con una precisione disarmante.
Ma perché lo fanno? E quali sono le specie più talentuose in questo campo? Preparati a scoprire i volatili che potrebbero tranquillamente telefonarti o salutarti al tuo rientro a casa.
Il pappagallo grigio africano
Nome scientifico, Psittacus erithacus, il pappagallo grigio africano è il re indiscusso tra gli uccelli che parlano. Celebre per la sua capacità di imparare e ripetere centinaia di parole, questo pappagallo può addirittura comprendere il significato di ciò che dice.
Lo dimostrano diversi studi, tra cui quelli condotti dalla ricercatrice Irene Pepperberg con il famoso esemplare Alex, capace di rispondere correttamente a domande su colori, forme e quantità. Il grigio africano è anche noto per il suo tono di voce sorprendentemente simile a quello umano, tanto da confondere spesso chi lo ascolta per la prima volta.
Non è solo una macchina da ripetizione, ma un vero comunicatore.
Le amazzoni
Tra i volatili parlanti più espressivi troviamo anche le Amazzoni, pappagalli originari del Sud e Centro America.
Queste specie – come l’Amazzone fronte blu o l’Amazzone a corona gialla – sono celebri per la loro capacità di riprodurre suoni con grande energia e volume. Sono animali sociali e vivaci, che spesso usano la loro voce non solo per imitare frasi e parole, ma anche per intonare canzoni o riprodurre suoni ambientali, come squilli del telefono o campanelli di casa.
Le Amazzoni sono un vero show vivente, capaci di animare qualsiasi ambiente domestico.
Il mynah
Se si parla di imitare la voce umana, il mynah (Gracula religiosa) non può mancare.
Noto anche come merlo indiano, questo uccello è meno conosciuto dei pappagalli, ma vanta una capacità impressionante di articolare parole e frasi con una chiarezza unica. Alcuni esemplari riescono a riprodurre perfettamente inflessioni e intonazioni, dando quasi l’impressione di sentire una vera voce umana. Il mynah, inoltre, imita facilmente anche suoni urbani come clacson e sirene, rendendolo una radio ambulante della giungla.
I corvi
Non solo pappagalli e passeriformi esotici: anche i corvi e i loro cugini, i corvidi, hanno sorprendenti abilità vocali.
In natura, i corvi utilizzano una vasta gamma di vocalizzazioni per comunicare tra loro. In cattività o a stretto contatto con l’uomo, possono arrivare a riprodurre parole, risate e addirittura suoni complessi come il rumore di motori o voci umane. La loro intelligenza – paragonabile a quella di alcuni mammiferi – li rende ottimi imitatori.
In molte culture sono simbolo di mistero proprio per la loro capacità di parlare. In questo articolo, ti abbiamo raccontato altre curiosità su questi bellissimi animali.
Altri imitatori insospettabili
Oltre ai classici uccelli che parlano, ci sono altre specie meno note ma ugualmente sorprendenti:
- Cacatua – Diversi tipi di cacatua, come il cacatua delle Molucche o il cacatua ciuffogiallo, sono famosi per il loro carattere socievole e la capacità di ripetere brevi frasi. Nonostante il loro vocabolario sia più limitato rispetto ad altre specie, il tono squillante e l’energia con cui parlano non passano inosservati.
- Ecletto (Eclectus roratus) – Questo coloratissimo pappagallo tropicale ha una buona predisposizione all’apprendimento vocale. Le sue capacità migliorano in ambienti stimolanti e può arrivare a memorizzare diverse parole, soprattutto se vive in contesti sociali ricchi di interazioni.
- Parrocchetto ondulato – Conosciuto da tutti come cocorita, riesce a imitare parole e suoni umani. La loro voce è più “
- metallica rispetto ad altri pappagalli, ma con l’addestramento possono stupire i loro proprietari.
- Ghiandaia marina – Appartenente ai corvidi, anche questa specie europea può riprodurre suoni artificiali e versi che ricordano le parole, sebbene lo faccia con meno frequenza rispetto ad altre specie.
Il segreto degli uccelli che parlano
La capacità dei volatili parlanti di imitare la voce umana deriva da una struttura chiamata siringe, molto più complessa della nostra laringe. Grazie a questa doppia canna sonora, riescono a controllare con precisione ogni modulazione del suono.
In natura, l’imitazione aiuta gli uccelli a socializzare, difendere il territorio o integrarsi in gruppi misti. Quando convivono con l’uomo, invece, tendono a riprodurre le voci e i suoni che sentono più frequentemente, un po’ come un gioco o un’esigenza sociale.
Parlare o non parlare? Un dono da rispettare
Avere un uccello parlante può essere un’esperienza incredibile, ma richiede responsabilità. Si tratta di animali intelligenti e sensibili, che necessitano di stimoli, attenzioni e rispetto.
Prima di adottare un pappagallo, un mynah o persino una cocorita loquace, è bene informarsi sulle loro esigenze etologiche e ambientali. Ricordiamo che molti uccelli parlanti possono vivere anche oltre 50 anni. Non sono giocattoli vocali, ma veri e propri compagni di vita.
Vai a conoscerli
I volatili parlanti sono una delle meraviglie più sorprendenti della natura. Se vuoi approfondire o magari incontrare questi straordinari volatili da vicino, molti centri di recupero e parchi naturalistici offrono esperienze educative e rispettose del loro benessere.
E tu? Hai mai avuto un volatile che ti ha salutato al mattino?

Nata a Roma nel 1993, si è laureata in Lettere, con specializzazione in Storia Contemporanea. Attenta al mondo che la circonda, crede fortemente nel potere della collettività: ognuno, a modo suo, può essere origine del cambiamento. Amante del cinema e della letteratura, sogna di scrivere la storia del secolo (o almeno di riuscire a pensarla).