Come scegliere una vacanza last minute, magari con un occhio di riguardo alla sostenibilità? Con l’estate ormai entrata nel vivo, e il tempo ormai agli sgoccioli, non sono pochi coloro che cercano di organizzare le perfette ferie in pochissimi giorni. Eppure, anche quando le disponibilità temporali sono ristrette non ci si dovrebbe mai accontentare, magari prestando meno attenzione all’ambiente.
Ma come fare per coniugare queste esigenze, ovvero scegliere una vacanza last minute che sia anche a basso impatto ambientale?
Anche quando il tempo sembra tiranno, non bisogna disperare: la possibilità di organizzare una vacanza il più possibile sostenibile è tutt’altro che remota. Di seguito, le regole che bisognerebbe seguire e qualche consiglio sulla scelta di mete e attività ideali per un completo relax.
Le regole per una vacanza last-minute più sostenibile

Prima di scegliere la meta prediletta per una vacanza last-minute, è utile rivedere alcuni concetti legati alla sostenibilità dei viaggi. In particolare, è sempre consigliato affidarsi alle regole dell’ecoturismo, ovvero un viaggio che non sia solo pienamente rispettoso dell’ambiente del luogo d’approdo ma anche delle popolazioni e delle attività locali.
Alcuni di questi principi sono stati ufficializzati dall’UNWTO, l’Organizzazione Mondiale del Turismo, che da qualche tempo ha reso disponibile la sua Carta Mondiale del Turismo Etico. Cosa prevede?
- Vacanza locale: organizzare un viaggio a distanza contenuta rispetto alla propria residenza è, come facile intuire, più sostenibile rispetto a lunghi spostamenti. Questo perché i costi legati al viaggio, in termini di emissioni climalteranti, sono ovviamente più ridotti.
- Vacanza internazionale: naturalmente, non è di certo disdicevole voler visitare un Paese lontano, magari per realizzare un sogno da tempo rimasto chiuso in un cassetto. In questo caso, bisognerà però prestare attenzione ai trasporti. Per voli o navigazione, ad esempio, si dovranno prediligere quelle compagnie che hanno posto in essere dei piani di compensazione della CO2 e di altri gas serra. Giunti a destinazione, per spostarsi localmente si dovranno scegliere i mezzi pubblici – come treni, autobus e metropolitane – anziché avvalersi di taxi e altri trasporti privati.
- Rispettare l’ambiente locale: può sembrare banale dirlo, ma raggiunta la località prescelta bisognerà prestare particolare attenzione al suo ambiente, evitando di interferire con i suoi ecosistemi. Questo si traduce nel rispettare le regole locali – ad esempio, non calpestare la vegetazione dove non consentito – così come nell’evitare di gettare rifiuti nell’ambiente o disturbare con schiamazzi la fauna locale. Proprio sul fronte dei rifiuti, è meglio organizzarsi per tempo: meglio portare tutto il possibile da casa, come ad esempio una comoda borraccia, che affidarsi a inquinanti soluzioni monouso dopo l’atterraggio.
- Consumare prodotti locali: ecoturismo significa anche adattarsi alle abitudini, e alle usanze alimentari, della località di approdo. Consumare pietanze del posto significa non solo avvicinarsi a cucine diverse dalla nostra, ma anche ridurre il proprio impatto ambientale. Gli alimenti prodotti localmente, infatti, hanno un footprint minore rispetto a prodotti d’importazione. Ancora, consumare localmente significa permettere alle attività economiche locali di fiorire, con innegabili vantaggi anche dal punto di vista ambientale.
- Rispettare le tradizioni: la sostenibilità non è solo ambientale, ma anche sociale ed economica. Questo significa che bisogna avere il massimo rispetto degli usi e dei costumi locali, senza pretendere che vengano alterate tradizioni solo per soddisfare nostre estemporanee esigenze.
Vacanza last-minute: come sceglierla
Ma come scegliere una vacanza last-minute che rispetti i principi dell’ecoturismo o, ancora, che permetta di rimanere a contatto con la natura? Le idee di certo non mancano, ecco alcune delle più gettonate dai viaggiatori.
Agricampeggio

Non si può di certo dire che il campeggio non sia una delle modalità di vacanza preferita dagli appassionati di ambiente, poiché permette di entrare davvero a diretto contatto con la natura. Da qualche anno, però, si può approfittare di un’interessante evoluzione: l’agricampeggio. Di cosa si tratta?
Come facile intuire, non è altro che l’associazione tra l’agriturismo e il campeggio: in genere, strutture ricettive immerse nella natura – come ad esempio le fattorie, ma anche le aziende vinicole – permettono di soggiornare con la propria tenda in aree dedicate, approfittando di servizi come l’accesso all’acqua potabile e all’energia elettrica. I viaggiatori possono poi scegliere se accontentarsi di questa soluzione, e scoprire poi in autonomia i vari itinerari locali, oppure rendersi attivi nella gestione di alcune attività legate alla struttura. Dalla semina dei campi alla raccolta di frutta e verdura, passando per la gestione degli animali da allevamento, le possibilità sono le più disparate. Spesso vi è anche la possibilità di noleggiare biciclette – o altri mezzi elettrici, dai monopattini alle auto – per piccoli spostamenti locali.
Ecocammini

Scoprire le bellezze naturali di un territorio, semplicemente camminando: è questo il principio alla base degli ecocammini, una forma di ecoturismo sempre più gettonata. La logica alla base di queste vacanze è molto semplice, quanto arricchente: percorrere a piedi quotidianamente delle distanze variabili, a seconda della propria preparazione, seguendo sentieri e antiche strade non trafficate. Il tutto entrando in contatto con la natura del posto e la popolazione locale, pernottando in piccoli rifugi o alberghi disponibili lungo il tragitto o, ancora, ospiti degli stessi abitanti.
Per gli ecocammini esistono sia tour organizzati, che devono però essere solitamente prenotati con un certo anticipo, che la possibilità di costruire in autonomia il proprio itinerario ideale: una modalità, quest’ultima, ideale per una vacanza last-minute. In alternativa, è possibile organizzare una vacanza simile in bicicletta: i percorsi sono pressoché gli stessi.
Volontariato ambientale, al mare o in montagna

Per una vacanza che sia anche arricchente dal punto di vista umano, e al massimo della sostenibilità dal punto di vista ambientale, l’idea vincente è scegliere il volontariato. Al mare o in montagna, infatti, non mancano le occasioni per rendersi utili e, al contempo, ammirare le bellezze naturali locali.
Le vacanze di volontariato più strutturate, dalla durata di diverse settimane e con itinerari già definiti, vengono solitamente prenotate in primavera. Per questa ragione, chi fosse alla ricerca di soluzioni last-minute potrebbe non trovare più posto. Tuttavia, le associazioni locali hanno sempre bisogno di una mano in più e, per questo, scelta la meta si può provare a contattarle per capire che tipo di aiuto serva. Tra le varie possibilità, le più comuni sono:
- Pulizia delle spiagge dai rifiuti in plastica;
- Tutela delle aree dove nidificano specie protette, come ad esempio il fratino o le tartarughe;
- Attività di pulizia dei boschi e dei corsi d’acqua montani;
- Attività varie da svolgere nei parchi naturali, dal monitoraggio della fauna alle piccole riparazioni;
- Supporto pratico a canili e gattili sparsi sul territorio.
Tra vacanza classica ed ecoturismo

Dopo un anno di stancante lavoro, è più che comprensibile che molti vogliano dedicarsi una classica vacanza, qualche giorno per crogiolarsi sul bagnasciuga, ammirare le stelle in alta montagna o, perché no, visitare le principali città d’arte europee. Se si opta per una vacanza last-minute tradizionale, la si può rendere più amica dell’ambiente organizzando, di tanto in tanto, delle escursioni nella natura. Le possibilità sono d’altronde le più disparate e non necessitano di particolari tempi di prenotazione, l’ideale per chi ha poco tempo per organizzare le proprie ferie:
- escursioni a piedi o in bicicletta: sui sentieri più noti della località che si andrà a visitare;
- forest-bathing: una vera e propria immersione nella natura, con pomeriggi – a volte anche con pernottamento notturno – lontani dalle distrazioni della vita moderna, come i dispositivi elettronici;
- glamping: una modalità glam per fare camping, in strutture che non offrono le classiche tende bensì soluzioni di pernottamento – dai piccoli bungalow fino ai tendoni indiani – dotati di tutti i comfort, a partire dal letto e all’accesso all’energia elettrica;
- tour enogastronomici: durante tutto il corso dell’estate, non è affatto difficile approfittare di tour enogastronomici su tutto il territorio italiano, tra sagre e altre attività organizzate dalle amministrazioni locali;
- tour energia: non solo buona cucina, sullo Stivale sono sempre più popolari anche i cosiddetti tour energia, sempre organizzati a livello locale. Si tratta di visite guidate a impianti per la produzione di energia rinnovabile – fotovoltaico, agrivoltaico, eolico e idroelettrico – solitamente dalla durata di un giorno, per apprendere da vicino il funzionamento di queste tecnologie e la loro sostenibilità.
In definitiva, anche per chi si appresta solo ora a pianificare le vacanze, le alternative di certo non mancano: l’importante è mantenere sempre altra l’attenzione per il rispetto del Pianeta.