L’ecoturismo è un fenomeno in rapida crescita. Sempre più persone decidono di visitare angoli di mondo incontaminati, come parchi nazionali e aree marine protette.
Vediamo insieme quali sono le destinazioni di ecoturismo più gettonate e che si impegnano nella la tutela ambientale.
Che cos’è l’ecoturismo
Prima di parlare delle migliori destinazioni da visitare è necessario fare una piccola premessa, su cosa sia l’ecoturismo.
L‘International Ecotourism Society (IES) lo definisce così:
L’ecoturismo è definito come viaggio responsabile in aree naturali che conserva l’ambiente e migliora il benessere della popolazione locale.
Spesso il termine ecoturismo viene usato come sinonimo di turismo sostenibile, anche se si differenzia da quest’ultimo per la motivazione del viaggio. L’ecoturista infatti, si muove principalmente per apprezzare e osservare le aree naturali e incontaminate. Il turismo sostenibile invece è un modo trasversale di viaggiare, che può essere fatto anche in città o zone urbanizzate.
L’ecoturismo è nato per proteggere l’ambiente e le zone più fragili, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. In queste zone del mondo spesso le aree naturali protette, dopo essere istituite, rimangono tali solo sulla carta formando i cosiddetti paper parks.
Grazie ai progetti concreti di ecoturismo invece, si riesce a portare occupazione per la popolazione locale, controllo dei flussi turistici per evitare i fenomeni dell’overtourism e al contempo fare educazione ambientale per i locali e turisti.
Costa Rica
Questo Paese merita di stare in cima alla lista delle destinazioni top di ecoturismo, perché ha investito tantissimo nella protezione ambientale.
Un quarto della superficie del Costa Rica è stata destinata a parchi nazionali o riserve. Inoltre uno degli obiettivi del Paese è di eliminare i combustibili fossili dal fabbisogno energetico del Paese.
Se visitate il Costa Rica non potete perdervi la Foresta Pluviale di Monteverde, dove vivono numerose specie endemiche di flora e fauna. Inoltre troverete tantissimi percorsi trekking e attività adrenaliniche come i canopy tours.
Isole Galapagos
Riconosciute come primo sito UNESCO al mondo, le Galapagos attraggono ogni anno migliaia di visitatori.
Famose soprattutto per le tartarughe terrestri più grandi al mondo, queste isole hanno ispirato Darwin per la teoria dell’evoluzione. Le isole di origine vulcanica si trovano al largo dell’Ecuador e hanno una biodiversità eccezionale.
Proprio per tutelarle, il loro accesso è riservato a un numero limitato di visitatori ogni giorno e per entrarvi è necessario essere accompagnati da una guida.
Palau
Situato nell’Oceano pacifico, a 500 km circa dalle Filippine, l’arcipelago di Palau è una meta molto attiva nell’ecoturismo.
Dal 2020, sulle isole non è più consentito l’uso di creme solari che contengono ingredienti dannosi per la salute della barriera corallina. Palau infatti, grazie ai suoi fondali incontaminati, è la meta ideale per il diving e lo snorkeling.
Questa inoltre è stata la prima nazione al mondo a modificare le proprie leggi sull’immigrazione in favore della tutela dell’ambiente. All’ingresso, i visitatori devono firmare un passaporto con l’impegno di agire in modo ecologicamente e culturalmente responsabile sull’isola, per il bene dei bambini di Palau e delle sue future generazioni.
Inoltre è stato sviluppato un marchio di qualità Palau Pledge Certified per certificare le attività commerciali che si impegnano per la tutela ambientale.
Indonesia
Sull’isola indonesiana di Sumatra si trova il Parco Nazionale Gunung Leuser, uno dei posti più ricchi di biodiversità del Pianeta. Qui c’è un’altissima concentrazione di oranghi, tigri di Sumatra e rinoceronti, tutte specie in via di estinzione. Il Parco Nazionale Gunung Leuser è oggi un luogo protetto per questi animali e gli abitanti dell’isola si sono eletti a loro guardiani.
Si è sviluppato di conseguenza un turismo attento a proteggere la foresta e la popolazione locale. Inoltre il turismo funge da reddito alternativo, distogliendo molte persone da altre fonti di guadagno, come il disboscamento illegale. Infatti molte delle regioni della foresta pluviale indonesiana sono state distrutte dalla deforestazione da palma da olio.
Kenya
La perla dell’ecoturismo in Africa, il Kenya, offre un paesaggio naturale unico.
Nella parte occidentale troviamo il Lago Vittoria, il più grande lago africano e il monte Elgon, vulcano estinto e secondo monte più alto del continente con oltre 4300 m di altitudine. Il tutto alternato da foreste e altipiani dai paesaggi mozzafiato, visitabili lentamente in sella a un cammello, a piedi o in mountain bike. Ma il Kenya è affascinante anche per il melting pot della sua popolazione, costituita da diversi gruppi etnici e comunità. Tra di loro ricordiamo gli emblematici Masai, pastori seminomadi famosi per le loro silouhette affusolate decorate con abiti colorati, perline e gioielli.
La Riserva di Naboisho in Kenya è un esempio di come si può proteggere l’ambiente e contemporaneamente sfruttare il Paese a vantaggio degli abitanti. I tour operator stranieri qui prendono in affitto la terra dai Masai e, con i proventi dell’ecoturismo, gli assicurano un reddito continuativo.
E per voi qual è la metà imperdibile di ecoturismo?

Tour operator e organizzatrice di eventi da oltre dieci anni, i viaggi hanno sempre fatto parte della sua vita. Si è laureata in Management del Turismo Sostenibile perché è convinta che anche viaggiando si possa fare la differenza, proteggendo l’ambiente e portando beneficio ai popoli che ci ospitano. Nel suo blog Bandhulera.it racconta esperienze di viaggi sostenibili, soprattutto nella sua amata terra di origine, la Sardegna.
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