A Torino, in questi giorni, ci sono stati gli ATP Finals, il prestigioso torneo dei campioni del tennis che raduna gli otto migliori tennisti del ranking mondiale. Ad alzare la media dell’età dei giocatori del torneo c’è l’intramontabile Novak Djokovic, 36 anni e numero 1 al mondo (e vincitore del torneo di quest’anno).
Non è solo merito del talento naturale e della preparazione atletica impeccabile se il serbo resta ancora tra i giocatori più temibili. Molto del successo di Djokovic sta nella scrupolosa attenzione che dedica alla dieta e al benessere del corpo.
Per mantenere il suo posto nell’Olimpo del tennis mondiale, il campione, a 30 anni, ha abbracciato un regime alimentare rigoroso, dimostrando così che l’alimentazione gioca un ruolo cruciale nella vita degli sportivi.
Scopriamo allora in cosa consiste la dieta da campione di Novak Djokovic.
Nella dieta di Djokovic decisiva è la routine mattutina
La mattina di Djokovic inizia con un rituale mirato a preparare il suo corpo alla giornata che lo attende.
Un bicchiere di acqua calda o a temperatura ambiente con limone è il suo primo gesto al risveglio: il campione evita l’acqua fredda perché il suo organismo sprecherebbe più energia per riscaldarla. La colazione prevede un frullato verde ricco di nutrienti, con sedano, spirulina (ricca di ferro), spinaci e frutta, che gli fornisce il carburante necessario per il suo intenso allenamento mattutino.
Successivamente, passa a una seconda colazione con una ciotola con muesli biologico senza glutine, con avena, frutta varia e due cucchiai di miele di manuka (si tratta di un monofloreale di origine neozelandese con proprietà fitoterapiche e medicamentose).
Il segreto nell’equilibrio nutrizionale
Nella sua speciale dieta, Djokovic assume i primi carboidrati complessi solo a pranzo: niente pasta però, ma patate, quinoa o riso, accompagnati da abbondanti verdure.
Snack leggeri mantengono il suo corpo forte ed energico tra le sessioni di allenamento.
La cena è il momento delle proteine che Djokovic ottiene da fonti esclusivamente vegetali. Niente carne o pesce quindi, ma il tofu, proteico e saziante (8 gr di proteine/100 gr di prodotto), ricco di acidi grassi insaturi, polifenoli particolari, poco sodio e poche calorie e un elevato contenuto di potassio. Al tofu accompagna zuppe e verdure.
La cena non si svolge mai dopo le 19, in modo da garantire al campione tra le 12 e le 14 ore di digiuno.
La disciplina fuori dal campo
La dieta plant-based di Djokovic è solo un elemento di un quadro più ampio di disciplina e dedizione. La sua attenzione ai dettagli si riflette anche nel riposo strategico e nell’assenza di sgarri nell’anno. Oltre a questo, anche una preparazione atletica che, tra le cose, include anche lo yoga (attività che pratica regolarmente con la moglie), un modo per tenere in perfetta armonia corpo e anima.
Non solo una scelta alimentare quindi: la dieta Djokovic è una vera e propria filosofia che ha contribuito a plasmare il suo successo sportivo.
Il campione insegna quindi una lezione importantissima: una dieta bilanciata e mirata può essere un elemento cruciale per raggiungere e mantenere l’eccellenza nel mondo dello sport e non solo.
Photo credit: Super Tennis

Nata a Roma nel 1993, si è laureata in Lettere, con specializzazione in Storia Contemporanea. Attenta al mondo che la circonda, crede fortemente nel potere della collettività: ognuno, a modo suo, può essere origine del cambiamento. Amante del cinema e della letteratura, sogna di scrivere la storia del secolo (o almeno di riuscire a pensarla).