Dalle merci alle persone: la situazione attuale.
Fino a qualche anno fa, pensare a dei droni capaci di attraversare i nostri cieli per trasportare merci e persone in modo del tutto autonomo significava superare il limite tra realtà e fantascienza. Oggi invece quello dei droni per il trasporto di merci e di persone è un fatto. E tra qualche anno questa potrebbe perfino diventare la normalità in molte città, a partire da quelle italiane. Sì perché, dati alla mano, sembra che in Italia la corsa verso l’utilizzo dei droni sia più rapida che altrove. Ma com’è la situazione nel concreto? Quanti progetti sono già attivi e quanti lo saranno a breve?
La sostenibilità dei droni confrontata con quella dei camion
A confrontare la sostenibilità dei droni per il trasporto di merci rispetto ai comuni camion alimentati a diesel è un recente studio della Carnegie Mellon University, negli Stati Uniti. Il test in questione è stato effettuato utilizzando dei droni di dimensioni ridotte, a 4 eliche, in grado di trasportare pacchi fino a 0,5 chilogrammi a una velocità compresa tra i 4 e i 12 metri al secondo. Lo scenario in esame, viste queste premesse, è quello delle consegne dell’ultimo miglio, e quindi quelle che si compiono solitamente dai centri di smistamento ai destinatari finali. I risultati dello studio ci dicono che questi droni, se messi a sistema, produrrebbero l’84% in meno di emissioni di gas serra rispetto ai normali camion, usando fino al 94% di energia in meno. Ovviamente i dati relativi all’inquinamento effettivo di questi veicoli a guida autonoma dipendono strettamente dalla modalità con la quale viene prodotta l’energia elettrica per la loro alimentazione. Va anche sottolineato il fatto che – come vedremo tra poco – diversi progetti messi in campo per utilizzare i droni nel settore dei trasporti si concentrano sulla movimentazione di pesi ben maggiori.
I progetti attivi a livello internazionale
Stando ai dati raccolti dall’Osservatorio Droni della School of Management del Politecnico di Milano, attualmente esistono 550 progetti a livello globale per l’utilizzo di droni in modo sistematico. Il 33% sarebbe in fase di sperimentazione, il 30% per un utilizzo sporadico, il 23% pienamente operativo, mentre per il restante 14% si parla di pure dichiarazioni di intenti. Va detto che un buon 42% dei casi presi in esame vede i droni impiegati non nel trasporto, quanto invece in applicazioni relative a sopralluoghi e sorveglianza. Guardando al solo utilizzo di droni per il trasporto di cose e di persone, i casi applicativi censiti tra il 2019 e il 2021 sono invece 205: il 93% per il trasporto di merci, il 7% per quello di persone. A guidare il settore sarebbero gli Stati Uniti, con 57 applicazioni, mentre il secondo posto spetterebbe proprio all’Italia, con 21 progetti.
I droni per il trasporto di merci, oggi
Vale la pena osservare alcuni dei progetti concreti messi in campo. Nel Regno Unito, per esempio, è in corso uno studio per creare la prima “autostrada” urbana dedicata ai droni per il trasporto di merci. Enac, in Italia, ha pubblicato nell’autunno del 2021 il Piano Strategico Nazionale 2021-2030 per lo sviluppo della Mobilità Aerea Avanzata in Italia, portando il nostro Paese a essere uno dei primi ad avere una strategia concreta per l’implementazione di questo servizio.
Collaborando proprio con Enac, Telespazio ha già avviato nel 2020 le prime dimostrazioni per le consegne di generi biomedicali e di campioni biologici, insieme all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. A Venezia c’è un progetto per la consegna via droni di farmaci nelle isole sprovviste di farmacia, già attivo sulle isole di Vignole e di Sant’Erasmo. Il progetto di Leonardo, denominato Sumeri, punta invece a trasportare carichi pesanti oltre i 100 chilogrammi, con alcuni test già effettuati.
I droni per il trasporto di persone, oggi
E qualcosa si sta muovendo anche nel campo dell’utilizzo di droni per il trasporto di persone. A Coventry, in Inghilterra, è già per esempio presente un aeroporto apposito per i taxi volanti autonomi. A Roma, tra il centro città e l’aeroporto di Fiumicino, dovrebbe entrare in funzione il trasporto di persone su droni-taxi già nel 2024, garantendo un collegamento silenzioso ed ecologico in circa 15 minuti di volo. Si punta inoltre a sfruttare ulteriormente il trasporto di persone via drone in vista delle Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026.
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. Quando non viene distratto dalle montagne tentatrici che lo circondano, scrive, spesso e volentieri, di sostenibilità e dei temi a essa collegati. È convinto del resto che sia ormai impossibile (o quasi) parlare in modo approfondito di un qualsiasi argomento senza finire, presto o tardi, a discutere delle cruciali tematiche ambientali.