Le api sono il segreto per un buon formaggio. Anche se la connessione tra api e arte casearia non è subito immediata, il lavoro instancabile di questi insetti impollinatori è una componente insostituibile per la creazione dei formaggi.
Il formaggio in sé costituisce la fase finale di un percorso che mette insieme saperi, tecniche, osservazioni e tradizioni e che non può che iniziare proprio dalla terra. L’arte casearia modella il paesaggio ed è essa stessa frutto di quel paesaggio.
In questo processo, assumono un ruolo centrale le api e altri insetti impollinatori: erba e fiori sono gli ingredienti principali del formaggio. Anche in questa prospettiva, dunque, diventa essenziale preservare la biodiversità, proprio per garantire la sopravvivenza dei tanti prodotti made in Italy.
Perché le api sono importanti nella produzione del formaggio
È quindi la presenza delle api il segreto della varietà e della qualità dei prodotti caseari italiani: la filiera conta ben 488 diverse tipologie riconosciute come prodotti agroalimentari tradizionali (PAT), di cui 52 DOP (Denominazione di Origine Protetta).
Questa connessione si deve principalmente all’alimentazione delle mucche – erba fresca o fieno – che influenzerà poi la qualità del latte e successivamente quella del formaggio.
«L’insieme dei foraggi, cioè le piante intere, utilizzate fresche appena sfalciate o dopo conservazione, è determinante per la qualità del latte ed è quindi la base per la creazione di un formaggio, sia per la sua consistenza, sia per il suo sapore. Per questo il mantenimento della biodiversità della flora è una nostra priorità e vogliamo unirci a questa giornata di celebrazione per sensibilizzare sul ruolo essenziale che le api e gli altri impollinatori svolgono nel mantenere la salute e la ricchezza del nostro Pianeta e quindi anche della nostra produzione agroalimentare» ha spiegato Giovanni Guarneri, Coordinatore del settore lattiero caseario di Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, in occasione della Giornata mondiale delle api.
Miele e formaggio: una storia d’amore e di sapori
Passando alla tavola, a consolidare il legame tra la produzione casearia e le api, c’è uno degli abbinamenti più amati per aperitivi e antipasti freddi: formaggio e miele.
Naturalmente, esistono delle piccole regole da seguire per la perfetta combinazione: si può scegliere di abbinarli per contrapposizione oppure per similitudine ed è importante che il gusto del miele non sia troppo forte da coprire quello del formaggio.
Fondamentale per la scelta della composizione sarà la consistenza: più fresco e meno stagionato (quindi morbido) sarà il formaggio, più la nota dolce sarà accentuata.
Il formaggio morbido è di solito quello più dolce. L’abbinamento ideale in questo caso sarà un miele leggero e poco aromatico che non copra troppo il gusto del formaggio, esaltandone il sapore dolce. A un formaggio più stagionato e piccante si potrà accompagnare un miele più robusto, che contrastandone il gusto forte andrà a creare un sapore più aromatizzato.
Se scegliamo di abbinare miele e formaggio per contrasto, invece, sarà preferibile scegliere per i formaggi stagionati un miele molto dolce e floreale. Mentre con un formaggio fresco o dolce, potrebbe essere preferibile un miele dal gusto più amaro.
Miele: le caratteristiche principali
Conoscere alcune caratteristiche chiave del miele, può aiutarci nella scelta degli abbinamenti con il formaggio. Ne esistono svariate tipologie con caratteristiche e gusti differenti.
Vediamone alcuni:
- Miele di acacia: delicato, ricco di fruttosio e molto dolce. L’abbinamento ideale è con formaggi mediamente stagionati, saporiti e leggermente piccanti.
- Miele di castagno: odore intenso e sapore poco dolce, con una nota amarognola finale persistente. La combinazione ideale sarà con formaggi dolci e poco stagionati, che ne contrastino il sapore.
- Miele di agrumi: profumato e floreale, dolce e fresco. Per contrasto, l’ideale sarà un formaggio più strutturato, leggermente piccante o amarognolo.
- Miele di eucalipto: sapore aromatico, che ricorda la liquirizia o il caramello, e leggermente balsamico. Perfetto per formaggi stagionati e particolare con formaggi erborinati.
- Miele di corbezzolo: dal gusto amaro, si abbina bene con formaggi burrosi e dolci, dalla consistenza cremosa o morbida, come la ricotta e il mascarpone.
Nata a Roma nel 1993, si è laureata in Lettere, con specializzazione in Storia Contemporanea. Attenta al mondo che la circonda, crede fortemente nel potere della collettività: ognuno, a modo suo, può essere origine del cambiamento. Amante del cinema e della letteratura, sogna di scrivere la storia del secolo (o almeno di riuscire a pensarla).