Nativi americani: com’è la situazione oggi

da | Gen 2, 2024 | turismo sostenibile, viaggiare green | 0 commenti

Popolazione originaria del continente americano i nativi americani rappresentano le tribù che abitavano queste terre, prima della colonizzazione da parte delle popolazioni europee. Noti anche come indigeni americani rappresentano i popoli precolombiani, infatti fu proprio Cristoforo Colombo a battezzarli in questo modo. Il navigatore ed esploratore italiano, in viaggio verso l’Asia, certo di aver raggiunto le Indie Orientali finì per approdare in un territorio nuovo e sconosciuto che solo in un secondo momento venne ribattezzato come America.

I nativi americani sono i discendenti di alcune popolazioni che, 13mila anni fa, migrarono verso l’America dall’Asia attraversando la Beringia, un tempo un lembo di terra che univa i due continenti. Gli spostamenti favorirono la successiva formazione di svariati gruppi e civiltà, e tra questi anche i popoli nomadi del Nord America. Ma cosa è successo a queste popolazioni? Qual è il loro percorso storico?

Nativi americani, tra storia e ambiente

Accampamento

Il nome della popolazione dei nativi americani nasce da un errore, come accennato, dallo sbaglio di Cristoforo Colombo certo di essere giunto nelle Indie Orientali e non in luogo nuovo. Non tutte le popolazioni presenti erano a conoscenza delle altre tribù sparse lungo il vasto territorio americano. Di sicuro però la loro è un’origine antica e comune, legata alla presenza dei primi uomini, cacciatori e raccoglitori, in grado di procacciarsi il cibo e parte integrante di svariate ondate migratori datate da 40mila a 12mila anni fa. Si distribuirono lungo il continente americano, popolando sia le zone artiche, quelle della costa, le praterie, gli altipiani, fino alle aree più complesse come le foreste, i deserti e le montagne.

Il numero elevato di rappresentanti era suddiviso in tribù e gruppi con rituali, tradizioni, usi e lingue differenti. Ma alcuni studi avrebbero evidenziato diversi punti in comune come la necessità di vivere di caccia e pesca, l’appartenenza alla Chiesa nativa americana che professava il peyotismo, con un forte spiritualismo legato alla natura e al dialogo con essa, fino a una grande passione per la musica e per l’arte.

Non è solo il legame con la terra a caratterizzare il percorso dei nativi americani ma anche la stessa gestione organizzativa, dove il singolo era parte di Madre Natura e per questo del suo popolo. Una vera democrazia dove ogni tribù era autonoma, ben rappresentata dal membro più anziano e con più esperienza. E con pari ruolo tra uomini e donne.

La colonizzazione dei territori messa in atto dagli europei ha contribuito a ridurre il numero dei nativi americani, attuando veri e propri stermini e massacri di massa, con la relativa perdita delle tradizioni e delle aree abitative, che ha favorito una modifica sostanziale dello stile di vita e anche il propagarsi di malattie. In alcuni casi la violenza perpetrata fu così massiccia da estinguere intere tribù, fino alla creazione delle riserve indiane e che sopravvivono ancora oggi.

Nativi americani oggi, cosa è successo

Danza

Le riserve federali indiane sono ancora del tutto presenti, con 300 tribù riconosciute ufficialmente e circa 100 non riconosciute e per questo senza tutela governativa. Buona parte di queste riserve si gestisce autonomamente seguendo una giurisdizione tribale. La condizioni dei nativi americani che le abitano è sottoposta a una situazione di forte disagio, dove sono molto presenti la disoccupazione, la povertà, l’assenza di tutele, la scarsità di cure sanitarie e l’alcolismo.

Il turismo è una delle fonti principali di guadagno, grazie alla presenza di strutture organizzate che circondano l’area della riserva e necessarie per ospitare i visitatori, ad esempio alberghi, campeggi, ma anche ranch e accampamenti tradizionali. Nel 1944 nasce il National Congress of American Indians attivo presso il Governo di Washington, nato con lo scopo di riprendersi i territorio un tempo appartenenti ai nativi americani. Una popolazione sempre alla ricerca di una riconquista e di una rinascita, come accade durante il Powwow, vero e proprio raduno di tribù tribali dove si mescolano usanze e danze differenti. Un modo per conoscere la tradizione e la cultura dei nativi americani, un incontro tra popoli e non una festa folkloristica. Nonostante tutti gli sforzi, e benché da anni si cerchi di stabilire un’uguaglianza sociale e culturale tra nativi americani e non nativi, questo traguardo non è ancora stato raggiunto.

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