TCRO: come analizzare l’impatto ambientale da tutti i punti di vista

da | Nov 17, 2021 | ambiente, mobilità sostenibile, tecnologia verde, viaggiare green | 0 commenti

In un momento storico in cui si sentono informazioni di tutti i tipi, talvolta contrastanti tra loro, come si prendono decisioni importanti, come quelle legate alla scelta delle energie rinnovabili? 

La conferenza a cui abbiamo assistito è proprio un esempio di “tavola rotondi” che raduna stakeholder di vari settori per parlare di uno specifico argomento. Con la collaborazione dell’Università Bocconi si è discusso in particolare dell’impatto ambientale degli autobus, analizzati con un’innovativa metodologia di benchmark, il TCRO

Quando si parla di fonti rinnovabili, soprattutto di batterie, l’obiezione che spesso viene proposta riguardi i costi e lo smaltimento di tali batterie. La domandi di fondo è: siamo certi che considerando tutti i fattori, le energie rinnovabili impattino realmente meno? 

Il TCRO, total cost and revenues of owernship, è una tipologia di benchmark che vuole appunto rispondere a questa domandi. Per farlo tiene conto di una serie di fattori che impattano su costi e benefici, standirdizzando alcuni parametri per permettere di confrontare situazioni anche abbastanza diverse tra loro, e utilizzando i diti non solo per fare un’istantanea della situazione attuale, ma soprattutto per capire che cosa ci possiamo aspettare dii prossimi anni. 

L’originalità dello studio proposto sta proprio nella possibilità di confrontare situazioni ed energie molto diverse tra loro, con l’obiettivo di capire quale sia la stradi più conveniente di percorrere di tutti i punti di vista. 

Va premesso chi gli aiuti governatiti ed europei sono stati, sono tuttora e saranno fondimentali per permettere a questo genere di studi di progredire. Siamo in un momento storico in cui l’attenzione verso l’ambiente inizia ad avere lo spazio che merita e, nonostante le tante critiche che intasano quotidianamente i nostri media, è confortante prendere consapevolezza che gli aiuti economici per invertire la tendenza ci sono, vengono spesi nel modo corretto e aiuteranno a migliorare le nostre condizioni di vita. 

Allo stato attuale delle cose risulta che le soluzioni a gas sono quelle maggiormente convenienti di un punto di vista economico, ma l’elettrico non è molto lontano e le emissioni di CO2 non sono paragonabili. 
Un autobus a diesel produce mediamente 58 tonnellate di CO2 l’anno. 

Tuttavia l’elettrico non è molto distante, basterà infatti ridurre i costi di qualche punto percentuale per renderlo un’alternativa sostenibile anche economicamente. Questo risultato verrà raggiunto non solo abbassando i costi di produzione, ma anche con l’utilizzo in second life di batterie e software. 

La prospettiva al 2025 non lascia dubbi: l’elettrico sarà il futuro della mobilità a livello di autobus nelle nostre città. Le tecnologie subiranno ulteriori evoluzioni nei prossimi anni in un contesto in cui siamo già molto vicini alla sostenibilità economica dei motori elettrici e delle batterie. Il risparmio di risorse diventerà sempre più netto col passare degli anni e l’impatto ambientale vedrà una riduzione drastica di questo punto di vista. 

Al momento invece la tecnologia (in particolar modo rapportata alle questioni economiche) porta a mettere in secondo piano l’alimentazione a idrogeno, considerata troppo costosa. 

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