15 brand italiani sostenibili da scoprire questo autunno

da | Ott 19, 2023 | Speciale: Vivere Green, vivere green | 0 commenti

L’attenzione alla sostenibilità sta fortunatamente crescendo di anno in anno, le aziende riadattano i propri processi per migliorare l’impatto ambientale e nuovi marchi nascono all’insegna del green. Nell’articolo di oggi vi proponiamo 15 brand sostenibili italiani che nel 2023 hanno spiccato per le proprie caratteristiche.

Non solo Patagonia quindi, sono tanti i brand sostenibili anche a livello nazionale e non solo nel settore del fashion. Se la moda rappresenta il mercato che meglio si presta alla sostenibilità, sono tante le iniziative anche per grandi corporate per dare il proprio contributo all’ambiente.

Ecco a voi 15 brand sostenibili italiani.

Moda: scopri questi brand italiani sostenibili

Il problema del fast fashion è uno di quelli che maggiormente impatta sull’ambiente: sfruttamento della produzione, over consumo, spreco dei materiali, inquinamento ed emissioni sono solo alcune delle conseguenze di un settore che oramai preferisce produrre e distruggere, piuttosto che produrre meno.

Ecco quindi che per combattere questa tendenza nascono marchi che fanno della sostenibilità la propria missione. L’Italia è sempre stata una delle grandi protagoniste a livello mondiale del settore della moda e lo sta diventando anche per la moda sostenibile.

Arturo

Partiamo dai calzini. Arturo è una marca di calzini made in Italy che mette una grande attenzione al cotone utilizzato, l’azienda fa infatti parte dell’iniziative Better Cotton, il più grande programma al mondo di sostenibilità del cotone.

Blue of a kind

Si stima che per produrre un paio di jeans siano necessari 10.000 litri di acqua, uno spreco di risorse enorme per un materiale difficilmente riciclabile. Nobile quindi la mission di Blue of a kind, che mira a produrre jeans da materiali riciclati e di scarto.

CASASOLA

Attenzione alla sostenibilità rimanendo posizionati nel lusso. Sono queste le caratteristiche di CASASOLA, azienda italiana che fa della totale trasparenza dei processi il proprio punto di forza. Visitando il sito internet è possibile trovare informazioni sulla provenienza praticamente di tutti i materiali utilizzati e processati.

Endelea

Interessante il progetto italo-africano di Endelea, che si propone di realizzare abiti e accessori con tessuti wax africani, unendo il design italiano alle texture africane.

Eticlò

Eticlò è uno dei marchi italiani di moda sostenibile che ha riscosso il maggior successo anche all’estero. L’obiettivo di Eticlò è abbastanza chiaro e semplice: puntare su capi di abbigliamento e moda che da sempre rappresentano gli stili maggiormente apprezzati, riproponendo il tutto in un’ottica sostenibile.

flavialarocca

La particolarità di questo brand è basata sul modular fashion, ossia sulla possibilità di smontare e rimontare i vestiti per creare nuove forme e stili, tutto ciò grazie a bottoni e zip che ne caratterizzano i capi.

Folkloore

Progetto italiano dal respiro internazionale, Folkloore è un e-commerce dedicato alla moda sostenibile di tutto il mondo. Un contenitore in cui potete trovare capi di ogni genere, realizzati nel rispetto dell’ambiente.

LAC Milano

LAC, Limited Artisanal Collection: pochi modelli, nello specifico due, realizzati in maniera artigianale e in produzione limitata.

Progetto Quid

Vari marchi, tra cui Progetto Quid, puntano la propria produzione sul recupero del materiale di altre aziende del settore della moda. Un posizionamento estremamente interessante, perché oltre a evitare gli sprechi pone l’attenzione proprio su quelle aziende dello stesso settore di mercato che invece hanno meno riguardo verso la sostenibilità.

Rifò

Rifò è probabilmente uno dei marchi più famosi se si parla di moda sostenibile: l’azienda recupera materiale e ricicla fibre e tessuti che vengono poi messi a disposizione di artigiani locali per dare vita a nuovi indumenti. Oltre alla sostenibilità dei propri processi, l’azienda è anche impegnata dal punto di vista sociale e sono molte le occasioni in cui ha fatto parlare positivamente di sé per il proprio impegno attivo.

Talking Hands

Più che un marchio si tratta di un progetto sociale che dà vita a capi di abbigliamento sostenibile. Rifugiati e richiedenti asilo si mescolano con insegnanti e designer per raccontare, attraverso la moda, le storie, le identità, le culture e le tradizioni di chi dà vita ai capi.

Yatai

Scarpe da uomo completamente sostenibili, dai materiali utilizzati alla filiera produttiva. Riciclo e upcycling di praticamente tutti i prodotti sono alla base dei prodotti Yatai.

Non solo fashion

Non è facile valutare l’impegno e la sostenibilità di aziende di svariati settori, per questo vengono in aiuto i criteri ESG, ossia quei fattori che stanno impegnando le società italiane che vogliono dimostrare la propria volontà di dare un contributo all’ambiente.

I criteri ESG tengono conto non solo dell’impatto in termini ecologici, ma anche di quello sulla società e dei valori stessi dell’azienda.

In quest’ottica, spiccano alcune aziende italiane.

Hera

L’azienda che fornisce sevizi idrici ed elettrici si è classificata nel top 1% nel Sustainability Yearbook 2023 che valuta i criteri ESG.

Poste Italiane

Nonostante l’esperienza dell’utente che usufruisce dei servizi postali non sia sempre delle migliori, Poste Italiane rappresenta da sempre uno dei pilastri della nostra nazione e si sta adattando anche alle sfide e ai cambiamenti ambientali.

Telecom Italia

Altro pilastro nazionale, Telecom Italia è stata classificata nel top 10% delle aziende secondo i criteri ESG.

Tag: autunno | moda

Post correlati

Come accendere le luci di casa con Alexa

Come accendere le luci di casa con Alexa

Vuoi accendere le luci con Alexa? Ti basta scegliere lampadine smart compatibili, configurarle nell’app Alexa e creare routine personalizzate. Un piccolo passo per la domotica, un grande salto per la tua comodità.

Agnelli e Pasqua: cala il consumo ma non abbastanza

Agnelli e Pasqua: cala il consumo ma non abbastanza

L’inchiesta di Animal Equality rivela la realtà brutale dell’industria della carne di agnello in Italia: trasporti disumani, macelli violenti, leggi ignorate. Una tradizione pasquale che merita di essere messa in discussione.

Privacy Policy Cookie Policy Termini e Condizioni