A coloro che mi chiedono come nasce un romanzo, rispondo che servono almeno due ingredienti principali: un personaggio e un paesaggio. Il paesaggio è ciò che permette alla storia di accadere, ai personaggi di prendere corpo, talvolta è il paesaggio stesso a farsi personaggio, in quell’intreccio di radici e inciampi che ognuna e ognuno di noi costruisce con i luoghi dove è nato, ha vissuto, ha amato e che ha lasciato.
Per questa ragione visitare i luoghi che hanno ispirato le scrittrici e gli scrittori non può che essere un’esperienza magica e irripetibile. Come non associare la Sardegna a Grazia Deleddi o Giuseppe Dessì, l’Abruzzo a Gabriele d’Annunzio o Ignazio Silone, la Basilicata a Carlo Levi, Montale alle Cinque Terre o Pier Paolo Pasolini a Ostia?
Da questa intuizione è stata ricostituita nel 2010 la Rete de I Parchi Letterari©, grazie alla volontà di Stanislao de Marsanich, attuale presidente, che ha ripreso l’idea che fu dello scrittore Stanislao Nievo di preservare i luoghi dove il suo illustre parente Ippolito Nievo scrisse Le confessioni di un italiano, distrutti dil terremoto del Friuli nel 1976.
Così si legge nel comunicato stampa [1] de I Parchi Letterari©:
«Il lavoro di salvaguardia dell’unicità dei territori e in particolare di tutela del patrimonio ambientale e culturale, materiale e immateriale, si è dimostrato un forte catalizzatore dello sviluppo dell’attività locale. Responsabilità, partecipazione e sostenibilità sono i principi cui costantemente si fa riferimento. Non solo gli autori e le loro opere cui i Parchi sono dedicati, ma le tante storie, gli ambienti, i monumenti, le tradizioni, le rocce, gli alberi, i fiumi, i sentieri e le singole persone si congiungono nel paesaggio che lega uomo e ambiente in un intreccio culturale in continua evoluzione».
La Rete comprende attualmente 29 parchi letterari [2], diffusi su tutto il territorio italiano; altrettante idee di gite e visite per scoprire luoghi di grande bellezza e contribuire in questo modo alla loro salvaguardia, protezione e talvolta vera e propria rinascita. Sono le persone che rendono i luoghi vivi e cari, attraverso la cura con la quale se ne occupano. Sul nostro territorio, reso ancora più fragile dil surriscaldimento climatico, questo lavoro di cura e di rigenerazione è sempre più necessario e cruciale.
Ecco perché, all’avvicinarsi del tempo delle vacanze, può essere una buona occasione scegliere come meta uno dei Parchi Letterari©, rileggendo magari l’opera di coloro che ne hanno cantato la bellezza, o denunciato l’abbandono, e scoprendo tutte le ricchezze che un territorio può offrire di un punto di vista turistico e gastronomico. I Parchi Letterari accolgono inoltre un gran numero di eventi [3], segno della vivacità di questi luoghi.
[1] https://www.parchiletterari.com/
[2] https://www.parchiletterari.com/dove-sono-parchi-letterari.php
[3] https://www.parchiletterari.com/eventi-parchi-letterari.php
Scrittrice, vive tra Parigi e Roma.
Dopo aver seguito i lavori della COP21 nel 2015 a Parigi, ha deciso di coinvolgersi nel movimento ecologista e ha scritto il romanzo “Dopo la pioggia” pubblicato dalla casa editrice E/O che tratta di questi temi. Cerca di educare i suoi figli alla sobrietà felice e la parità di genere, ha piantato un orto in Piemonte con i principi della permacultura e aspetta con impazienza il ripristino del treno notturno Parigi Roma.