
Marmellata di fragole, una preparazione golosa e saporita, l’ideale per iniziare la giornata con dolcezza, o per rendere più saporita la merenda. Super versatile e molto amata, la marmellata di fragole vanta un sapore inteso e al contempo delicato.
Di sicuro è tra le ricette più amate, perché è facile da realizzare e anche da conservare, per un prodotto che si può gustare da solo, meglio ancora se spalmato sopra una fetta di pane o sopra una fetta biscottata. Oppure per farcire e completare dolci, torte e biscotti, utilizzando fragole fresche e succose.
Tutti la conosciamo come marmellata di fragole, ma in realtà la dicitura corretta è confettura di fragole. Ma quali sono le differenze sostanziali, e perché questa specifica così particolare? Scopriamolo insieme.
Marmellata o confettura, le differenze

Marmellata o confettura? Quali le differenze e la terminologia corretta? Spesso le confondiamo e pensiamo siano la stessa cosa, o che una contenga più frutta dell’altra, ma in realtà sono due preparazioni differenti anche se simili. E per porre fine alla confusione è intervenuta anche la Comunità Europea attraverso la direttiva 2001/113/CE e recepita in Italia con decreto legislativo 20 febbraio 2004, n. 50 che ha posto fine alla diatriba. Secondo la direttiva per marmellata si intende un preparato realizzato unicamente con agrumi, ovvero una mescolanza di polpa, purea, succo, estratti acquosi e scorze con acqua e zuccheri. Un quantitativo preciso di agrumi pari al 20%, e unicamente creato con arancia, mandarino, limone, cedro, bergamotto o pompelmo.
Una preparazione che affonda le sue radici sia nell’antica Grecia dove la preparazione di conserve era una consuetudine, al pari dell’antica Roma dove la frutta veniva immersa in un mix di vino passito, vino cotto, mosto o miele. Durante il Medioevo l’introduzione dello zucchero ha permesso una conservazione più duratura. Di sicuro il termine marmellata vanta legami stretti con il Regno Unito dove la parola marmelade indica unicamente la marmellata di arancia amara.
Per quanto riguarda la confettura la diretta specifica che si riferisce alle conserve a base di frutta mescolate con zucchero e acqua, con una percentuale minima di frutta pari al 35%. Mentre le confetture extra contengono un quantitativo minimo di frutta pari al 45%. Ovviamente per realizzare la confetture si possono utilizzare tutti i tipi di frutta, tranne gli agrumi.
Confettura di fragole, prepariamola insieme

Per realizzare la confettura di fragole bastano pochi ingredienti, per un prodotto sano, goloso e rapido da preparare. Procuratevi:
- 500 grammi di fragole fresche
- 150 grammi di zucchero
- succo di limone
Partite eliminando la parte verde delle fragole, poi lavatele sotto l’acqua fresca. Tagliatele singolarmente per il lungo e poi a pezzetti, procedete versandole in una ciotola capiente con lo zucchero. Spremete un limone, filtrate il succo e aggiungetelo nella ciotola, per poi coprire il tutto con la pellicola per alimenti e lasciare macerare in frigorifero per qualche ora.
Versate tutto in una pentola capiente e fate cuocere per circa un’ora, portando a ebollizione e mescolando così che non si attacchi. Eliminate la schiuma che si formerà sullo strato superficiale e completate la cottura, fino a quando la confettura non risulterà morbida e densa. Travasatela all’interno di vasetti di vetro, che avrete precedentemente sterilizzato, per poi chiuderli ermeticamente con il tappo. Capovolgete i barattoli a testa in giù lasciando raffreddare il tutto, e realizzando così anche il sottovuoto. Una volta pronti riposizionateli in verticale e premete sulla parte centrale del tappo, se non produrrà rumore o spostamento d’aria il vostro sottovuoto potrà considerarsi completato.
La vostra confettura di fragole è pronta, provatela subito spalmandola sopra una fetta di pane caldo magari fatto in casa.