Permacultura italiana

da | Apr 24, 2023 | agricoltura, ambiente | 0 commenti

Oltre all’Accademia Italiana di Permacultura, di cui ho parlato la scorsa volta, negli ultimi anni sono nate diverse altre aggregazioni, più o meno ufficiali, più o meno strutturate.

Ci sono però anche molte persone appassionate della materia e che la praticano quotidianamente, spesso da autodidatte. Alcune di loro – pur senza il riconoscimento ufficiale del diploma – vantano una notevole esperienza e la traducono nell’attuazione di progetti esemplari.

Reti regionali e reti virtuali

Tra le reti regionali, le più partecipate si trovano – curiosamente – nelle due isole maggiori: sono Permacultura Sicilia e SARPA, Associazione Sardegna Permacultura. Ma esistono gruppi persino in una metropoli, come nel caso di PURO, acronimo di Permacultura Urbana a Roma.

Non mancano poi le reti virtuali: molto seguiti sono i gruppi Facebook Permacultura Italia (con circa venticinquemila membri) e PermaCafè, che organizza ogni mese delle dirette online con un discreto pubblico.

Comunicazione e divulgazione

Tra i soggetti che operano nell’ambito della divulgazione, mi sembra doveroso citare MEDIPERlabLaboratorio di Permacultura Mediterranea, associazione di promozione sociale nata nel 2013 per diffondere la conoscenza della permacultura attraverso corsi, laboratori didattici ed eventi. Ha infatti il grande merito di avere tradotto e pubblicato in Italia il poderoso Manuale di progettazione di Bill Mollison.

Altrettanto apprezzabile è il lavoro che sta portando avanti il progetto di comunicazione Bosco di Ogigia, che pubblica regolarmente sul proprio sito web e canale YouTube video e articoli su pratiche agricole sostenibili, progettazione permaculturale e conoscenza dell’ambiente. Organizza inoltre delle dirette, propone corsi e raccoglie le segnalazioni di realtà esistenti in una mappa della permacultura in Italia.

Un altro nutrito archivio di articoli su argomenti più o meno direttamente collegati al nostro tema, sia tradotti dall’inglese che originali, è consultabile sul magazine “Permacultura & Transizione”.

Nel variegato panorama dell’offerta di corsi, un posto di riguardo per ragioni storiche spetta all’Istituto Italiano di Permacultura, azienda agricola in provincia di Cuneo che ospita un sito sperimentale dal 2010.

Esperienze di permacultura

Anche nel nostro Paese, le realizzazioni pratiche si moltiplicano: alcune sono pubblicizzate e visitabili, altre note solo alla cerchia degli amici. Tra quelle che ho avuto modo di conoscere direttamente, ne voglio ricordare tre che – per motivi diversi – ritengo significative.

La Fattoria dell’Autosufficienza è un centro di ecologia applicata, agriturismo bio e agri-campeggio, che offre un ricco programma di corsi ed eventi. Posto sulle montagne romagnole, al confine con le Foreste Casentinesi, è stato ispirato per la sua progettazione soprattutto dalla permacultura di Sepp Holzer.

Cascina Santa Brera è un’azienda agricola e agriturismo che si trova nel Parco Agricolo Sud Milano, resa particolarmente interessante dalla vicinanza alla grande città. (Come nota personale, mi lega a essa il primo corso sull’orto in permacultura, tenuto da Richard Wade nel 2004, e il mio diploma in quella stessa sede, molti anni dopo.)

L’Ecovillaggio di Torri Superiore, nell’entroterra di Ventimiglia, appare oggi come un borgo medioevale finemente ristrutturato, ma trent’anni fa era un ammasso di ruderi. Il gruppetto di coraggiosi “cittadini” che decisero di andarvi a vivere e ripopolarlo, imbarcandosi in un’impresa titanica, è riuscito nel tempo a trasformarlo in una comunità residente, una struttura ricettiva e un centro culturale. Rappresenta una splendida applicazione di permacultura sociale, oltre ad avere ospitato nel 2000 il primo PDC in Italia.

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