Le tecniche più efficaci per essiccare i fiori e renderli eterni

Essiccare i fiori è un’arte antica tornata in voga, utile per conservare bellezza e natura. Diverse tecniche semplici – dall’essiccazione a testa in giù alla pressa o al forno – permettono di creare decorazioni, ricordi e oggetti creativi.

Le tecniche più efficaci per essiccare i fiori e renderli eterni - immagine di copertina

    Essiccare i fiori è una tecnica antichissima e molto diffusa già ai tempi dei Greci e dei Romani, molto amata anche dagli Egizi e nell’India e nella Cina più antiche. Un’arte che trovava impiego all’interno delle cerimonie e nei riti religiosi quale simbolo di bellezza senza fine e di immortalità, e nata dal desiderio di mantenere per sempre i colori e il fascino di fiori e piante.

    Con l’arrivo della bella stagione, e la nascita e crescita spontanea di fiori e piante, diventa quasi d’obbligo preservarne a lungo la bellezza primaverile anche durante le giornate più fredde. Per prolungare questa convivenza basta chiedere aiuto alle varie tecniche dedicate all’essicazione dei fiori, tutte semplici e utili.

    Dell’arte di essiccare i fiori, qualche curiosità

    Mazzo di fiori secchi

    La storia dei fiori essiccati affonda le radici nel passato più lontano e, come accennato, era già in uso ai tempi dei Greci, degli Egizi e dei Romani. In Cina e in India, invece, nasceva l’arte dell’Ikebana che si diffuse rapidamente divenendo parte integrante della cultura giapponese, sia come offerta per gli Dei che come forma artistica. Alla scelta iniziale di utilizzare fiori freschi e recisi oggi, l’Ikebana, si avvale anche della presenza di molti fiori secchi.

    La necessità di seccare fiori e piante ha trovato terreno fertile all’interno del mondo della Botanica del XVI secolo, per mano di Luca Ghini che per primo progetto e realizzò un erbario. Una vera e propria raccolta di fiori, piante, foglie e molto altro, rigorosamente essiccate, quale guida per gli studi e le ricerche scientifiche. I viaggi e le esplorazioni successive hanno fatto il resto permettendo la raccolta e la relativa creazione con catalogazione di moltissimi erbari, mentre per la prima pressa a vite si deve attendere il Settecento e il genio del botanico inglese William Withering. L’arte dei fiori secchi prese piede durante il periodo vittoriano, dove venivano impiegati per realizzare opere creative, come bigliettini o erbari personalizzati.

    Una pratica che è giunta fino a noi, ritrovando smalto e fascino proprio negli ultimi anni, anche grazie alla sempre più crescente necessità di impiegarli all’interno degli ambienti domestici come elementi scenografici e di stile. Per preservare questa bellezza senza tempo si può fare affidamento su una serie di tecniche, semplici e facili da copiare.

    La regola di base da non dimenticare: si seccano solo i fiori raccolti durante la mattina, quando il sole ha asciugato la rugiada sulle corolle. Si scelgono quelli più belli, senza imperfezioni, tagliandoli con le forbici. Ecco allora di seguito le quattro tecniche più utilizzate.

    Fiori secchi a testa in giù

    Rose appese

    Si raggruppano i fiori in piccoli mazzetti da lasciar seccare all’aria, ma rigorosamente appesi a testa in giù. Ciò che conta è che siano ripuliti da foglie e petali rovinati, e sistemati all’interno di una stanza buia priva di umidità. Questa è una strategia utile che impedisce la formazione della muffa. Meglio ancora se l’area risulta riscaldata, l’ideale per accelerare la fase di essicazione in modo che mantengano il colore e la bellezza di sempre.

    Con l’aiuto del forno

    Fiori essiccati

    Una tecnica in apparenza anomala ma del tutto efficace, consiste nel disporre i fiori in verticale all’interno del forno e infilati nella griglia, così che mantengano la posizione. Basta accendere il forno a circa 40°C al massimo, lasciandoli così per qualche ora. L’ideale per fiori con una corolla particolare, come ad esempio i crisantemi.

    Fiori secchi con la tecnica della pressione

    Fiori dalla pressa

    La pressa, magari con le viti, è l’ideale per far essiccare i fiori, in particolare quelli con petali ampi come le viole. Un must have super vintage, che un tempo veniva regalato rendendo poetiche le estati e le vacanze. Ma in mancanza della stessa si possono utilizzare i libri: un classico di sempre, che consiste nello scegliere quelli più grossi e pesanti inserendo i fiori tra le pagine protette da carta di giornale o carta velina. Questa assorbirà l’umidità, e i fiori e le foglie si seccheranno mantenendo l’apertura dei petali e la forma.

    In vaso

    Fiori secchi in vaso

    Alcuni fiori si possono lasciar seccare nel vaso, basta posizionarli come di consueto lasciandovi pochissima acqua. Quando sarà evaporata questi avranno raggiunto l’essicazione. Una strategia perfetta per i fiori con lo stelo rigido, come ad esempio il velo da sposa.

    Qualche suggerimento in più

    Fiori secchi, le tipologie

    Le tecniche per creare fiori secchi sono davvero tante, c’è chi si avvale del gel di silice da versare in un contenitore con i fiori così che assorba l’umidità. In molti coprono i fiori con il sale grosso, e c’è chi utilizza una griglia per migliorare l’essicazione, infilando lo stelo negli spazi per far rimanere il fiore aperto senza piegare i petali. A questo scopo, si prestano perfettamente anche gli spazi delle cassette di plastica o legno o le fessure dei tavoli da esterno.

    I più adatti per l’essicazione sono i fiori a stelo lungo, quelli con più corolle (ad esempio le ortensie) oppure quelli dalla superficie aperta come le margherite. Una volta essiccati si possono stabilizzare con una velatura di lacca spray per capelli. Con i fiori secchi si possono decorare gli angoli della casa oppure, con quelli pressati, creare dei quadretti davvero unici. Ma anche gioielli, inviti, biglietti, segnaposto e carte fatte a mano, o semplicemente raccogliere in un album o un diario come ricordo di un momento speciale.

    tags: fiori how to

    Ti consigliamo anche

    Link copiato negli appunti